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Report Lezione 3

Breve descrizione dell'evento realizzato

Finalmente siamo sul luogo dell’aviosuperficie. Non siamo tutta la classe, una buona metà è rimasta a casa in compagnia dell’influenza. Con noi invece ci sono il rappresentante dell’Associazione che ci affianca in questo percorso, A. Serio, e la prof.ssa Paolino, referente del progetto. Ad accoglierci troviamo l’ing. Ortolani, direttore della struttura, e l’ing. trozzo, direttore del cantiere. Immediatamente ci impartiscono lezioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, consegnandoci il gilet e il casco. Poi ci accompagnano all’interno, presentandoci gli spazi pubblici, come l’area check-in o il bar ristoro. Qui l’ing. Ortolani ci fa accomodare e ci spiega il progetto, rispondendo volentieri alle nostre domande. Ci ha detto, ad esempio, che l’aviosuperficie sarà terminata entro il 2017, che vi potranno atterrare anche aerei fino a 200 passeggeri, che dista solo 7’ dall’aeroporto di Lamezia Terme e 40’ da quello di Napoli o Atene. Nello stesso tempo, dalla discussione emergono alcune nostre perplessità: a noi che risiediamo a Scalea e paesi limitrofi l’opera non è sembrata attiva in questi anni, l’ing. ha parlato di un movimento costante di piccoli aerei privati ma tutti invece al di fuori ironizzano sui gabbiani e gli aironi che l’hanno scelta come dimora abituale. Eppure pare che ci sia sempre qualcuno che la sorvegli e che, se necessario, risponde al telefono! E’ come se tutto l’impianto fosse avulso dal contesto. Noi stessi abbiamo avuto questa impressione nell’entrarvi: non l’immaginavamo così come l’abbiamo visto, c’è perfino una torre di controllo e un distributore di carburante. Ma per il circondario non esiste. Probabilmente nei cittadini è subentrata la sfiducia: negli anni passati l’aviosuperficie era stata presentata come il classico volano dello sviluppo del territorio, poi tutto si è fermato. Ora se ne ricomincia a parlare grazie a questo nuovo finanziamento, a un rilancio mediatico, a una nuova gestione. cartellonepistalavorilavori 2visita 1visita 2L'ing Ortolani ci spiega che effettivamente nella ciò che manca nella zona è il sistema impresa, il raccordo tra le varie offerte turistiche e le infrastrutture. Ma una volta che sarà terminata, una buona campagna pubblicitaria e i contatti con agenzie nazionali e straniere faranno sì che finalmente decolli e, con essa, tutto il comprensorio. Noi tutti lo speriamo davvero. L’ingegnare ne è convinto. Eppure ce ne andiamo con alcuni dubbi: se il nostro territorio, ad esempio, avesse veramente bisogno di una simile struttura e se sia capace di “reggerla” e governarla. Dopo decenni di speculazione edilizia e di politiche turistiche legate prevalentemente alle seconde case, lo stesso ingegnere ci ha detto che una volta gli è stato difficile trovare alloggio a 400 persone. Non capiamo cioè se il cosiddetto sviluppo debba venire dopo o se dovesse essere una premessa necessaria alla struttura. Intanto, nel cantiere lavorano circa sette operai e abbiamo visto una sola ruspa. Icaro dalla visita di monitoraggio una cosa l’ha capita bene: l’Europa non è così vicina come sperava…

Titolo del Report di Monitoraggio

ICARO ISPEZIONA IL POSTO. MA L’EUROPA GLI SEMBRA ANCORA LONTANA…

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Blog Post di racconto

Finalmente siamo sul luogo dell’aviosuperficie. Non siamo tutta la classe, una buona metà è rimasta a casa in compagnia dell’influenza. Con noi invece ci sono il rappresentante dell’Associazione che ci affianca in questo percorso, A. Serio, e la prof.ssa Paolino, referente del progetto. Ad accoglierci troviamo l’ing. Ortolani, direttore della struttura, e l’ing. trozzo, direttore del cantiere. Immediatamente ci impartiscono lezioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, consegnandoci il gilet e il casco. Poi ci accompagnano all’interno, presentandoci gli spazi pubblici, come l’area check-in o il bar ristoro. Qui l’ing. Ortolani ci fa accomodare e ci spiega il progetto, rispondendo volentieri alle nostre domande. Ci ha detto, ad esempio, che l’aviosuperficie sarà terminata entro il 2017, che vi potranno atterrare anche aerei fino a 200 passeggeri, che dista solo 7’ dall’aeroporto di Lamezia Terme e 40’ da quello di Napoli o Atene. Nello stesso tempo, dalla discussione emergono alcune nostre perplessità: a noi che risiediamo a Scalea e paesi limitrofi l’opera non è sembrata attiva in questi anni, l’ing. ha parlato di un movimento costante di piccoli aerei privati ma tutti invece al di fuori ironizzano sui gabbiani e gli aironi che l’hanno scelta come dimora abituale. Eppure pare che ci sia sempre qualcuno che la sorvegli e che, se necessario, risponde al telefono! E’ come se tutto l’impianto fosse avulso dal contesto. Noi stessi abbiamo avuto questa impressione nell’entrarvi: non l’immaginavamo così come l’abbiamo visto, c’è perfino una torre di controllo e un distributore di carburante. Ma per il circondario non esiste. Probabilmente nei cittadini è subentrata la sfiducia: negli anni passati l’aviosuperficie era stata presentata come il classico volano dello sviluppo del territorio, poi tutto si è fermato. Ora se ne ricomincia a parlare grazie a questo nuovo finanziamento, a un rilancio mediatico, a una nuova gestione. cartellonepistalavorilavori 2visita 1visita 2L'ing Ortolani ci spiega che effettivamente nella ciò che manca nella zona è il sistema impresa, il raccordo tra le varie offerte turistiche e le infrastrutture. Ma una volta che sarà terminata, una buona campagna pubblicitaria e i contatti con agenzie nazionali e straniere faranno sì che finalmente decolli e, con essa, tutto il comprensorio. Noi tutti lo speriamo davvero. L’ingegnare ne è convinto. Eppure ce ne andiamo con alcuni dubbi: se il nostro territorio, ad esempio, avesse veramente bisogno di una simile struttura e se sia capace di “reggerla” e governarla. Dopo decenni di speculazione edilizia e di politiche turistiche legate prevalentemente alle seconde case, lo stesso ingegnere ci ha detto che una volta gli è stato difficile trovare alloggio a 400 persone. Non capiamo cioè se il cosiddetto sviluppo debba venire dopo o se dovesse essere una premessa necessaria alla struttura. Intanto, nel cantiere lavorano circa sette operai e abbiamo visto una sola ruspa. Icaro dalla visita di monitoraggio una cosa l’ha capita bene: l’Europa non è così vicina come sperava…

Domanda 1

Quali sono i punti di debolezza e di forza dell’aviosuperficie? E di conseguenza qual è il problema che l’aviosuperficie riscontra maggiormente con il territorio?

Risposta 1

Scalea è sempre stata soggetta ad uno sviluppo economico basato sul turismo ma da un po’ di anni a questa parte tale settore non offre più una certa stabilità e sicurezza economica: a causa della stagionalità corta (concentramento di varie attività in un breve periodo) e del territorio che non riesce ad accogliere una mentalità innovatrice come quella imprenditoriale. E’ necessario trasformare Scalea da area turistica ad area industriale perché la funzione fondamentale dall’aviosuperficie è quella di integrarsi in un sistema complesso di comunicazione con altre regioni e nazioni creando così possibilità lavorative per i giovani affinché restino nel loro territorio natio. L’aviosuperficie di Scalea può ospitare fino a 200 lavoratori i quali devono essere completi nell’ambito delle competente e delle conoscenze in poche parole devono essere “pronti a qualsiasi operazione”! Inoltre essa rappresenta un “trampolino di lancio” un’opportunità per risvegliare le potenzialità di un territorio oramai abbandonato e in decadenza e soprattutto una “porta aerea” per il mediterraneo. Al contempo però non bisogna sottovalutare l’impatto ambientale che comporta una struttura così articolata come ad esempio una vicinanza a stretto contatto con la flora e la fauna dell’ambiente circostante oltre che inquinamento ambientale quindi potrebbe causa anche inquinamento acustico agli abitanti che risiedono nelle vicinanze.

Domanda 2

Sull’aviosuperficie di Scalea quale tipo ti veicolo può atterrare?

Risposta 2

Può atterrare un veicolo di max 200 passeggeri perché la pista d’atterraggio possiede le opportune caratteristiche tecniche.

Domanda 3

La popolazione è stata bene informata sugli altri progetti legati all’aviosuperficie?

Risposta 3

La popolazione è a conoscenza di poche cose riguardanti l’aviosuperficie: essa crede che il servizio sia inattivo in standby mentre non è così. Prima che iniziassero i lavori di questo progetto il traffico aereo era intenso si trattava soprattutto di apparecchi privati Un altro importante ruolo lo ha l’amministrazione che non sempre riesce a seguire i progetti presentati dal soggetto gestore.

Video del Monitoraggio Civico

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Edizione ASOC: 1516

Scuola di appartenenza:

Liceo Scientifico "Pietro Metastasio"

SCALEA (CS)