Il 14 Marzo 2016 noi Lumi del Mezzogiorno ci siamo recati finalmente al centro CHAB per intervistare il responsabile della struttura e dare un'occhiata alla situazione in cui versano i laboratori.  Esso è situato nell'edificio accanto al Dipartimento di Fisica dell'Università degli studi di Palermo. Una volta che il nostro gruppo era al completo il nostro manager ha provveduto a distribuire ad ognuno di noi i compiti suddivisi per ruoli e le domande che avremmo dovuto fare per l'intervista. Il Dr. Giulio Ghersi (responsabile del centro) ci ha raggiunto pochi minuti dopo e ci ha guidati all'interno del CHAB. Una volta entrati ci siamo subito accorti della grandezza del centro, che è diviso in 3 piani. Ma abbiamo anche notato subito che molti laboratori non erano ancora in funzione e che molte strumentazioni e macchine erano ancora imballate. Abbiamo allora chiesto il motivo di ciò al Dr. Ghersi, il quale ci ha risposto che vi era stato un ritardo a causa della mancanza di fondi e di personale specializzato. Dopo aver visitato il primo piano siamo scesi a quello inferiore e siamo rimasti tutti a bocca aperta quando abbiamo visto i macchinari presenti all'interno dei vari laboratori. Strumenti e macchine all'avanguardia che come ha affermato il responsabile sono costate  più di 24 milioni di euro! Ma ancora non avevamo visto neanche l'ombra di un professore o di un ricercatore che lavorava all'interno del centro finché non abbiamo incontrato due studentesse di Ingegneria dei Materiali che lavorando alla loro tesi di laurea si trovavano in uno dei tanti laboratori. Una di loro ci ha spiegato nei dettagli di che cosa si occupasse e ha definito il CHAB come un centro all'avanguardia che in futuro potrà in modo competitivo affermarsi come una delle migliori realtà scientifiche d'Europa. Abbiamo poi proseguito il nostro tour e ne abbiamo approfittato per porre alcune domande al Dr. Ghersi, il quale si è dimostrato disponibile e ''open'' nel fornire risposte precise ai nostri interrogativi. La nostra visita si è infine conclusa con l'incontro con un professore che dirigeva uno dei laboratori. Il quale ci ha presentato i macchinari di ultima generazione per quanto riguarda le biotecnologie e la microbiologia. Siamo rimasti molto soddisfatti dalle spiegazioni ricevute tanto che alcuni componenti del nostro team hanno mostrato un elevato interesse verso questo settore e sperano in futuro di potere addirittura  lavorare in un centro di cosi' grande prestigio. In conclusione possiamo affermare di essere rimasti molto colpiti da questo centro sia positivamente che negativamente. Si tratta infatti di una realtà che ha bisogno dell'aiuto di tutto il territorio nazionale per emergere e  speriamo che il nostro lavoro possa aiutare concretamente questo centro perché non possiamo lasciarci sfuggire una risorsa di cosi' grande importanza per la nostra terra. Noi Lumi ci stiamo impegnando  al massimo per riuscirci e voi? Ci date una mano? ;)  

I Lumi scendono in campo

Il 14 Marzo 2016 noi Lumi del Mezzogiorno ci siamo recati finalmente al centro CHAB per intervistare il responsabile della struttura e dare un'occhiata alla situazione in cui versano i laboratori.  Esso è situato nell'edificio accanto al Dipartimento di Fisica dell'Università degli studi di Palermo. Una volta che il nostro gruppo era al completo il nostro manager ha provveduto a distribuire ad ognuno di noi i compiti suddivisi per ruoli e le domande che avremmo dovuto fare per l'intervista. Il Dr. Giulio Ghersi (responsabile del centro) ci ha raggiunto pochi minuti dopo e ci ha guidati all'interno del CHAB. Una volta entrati ci siamo subito accorti della grandezza del centro, che è diviso in 3 piani. Ma abbiamo anche notato subito che molti laboratori non erano ancora in funzione e che molte strumentazioni e macchine erano ancora imballate. Abbiamo allora chiesto il motivo di ciò al Dr. Ghersi, il quale ci ha risposto che vi era stato un ritardo a causa della mancanza di fondi e di personale specializzato. Dopo aver visitato il primo piano siamo scesi a quello inferiore e siamo rimasti tutti a bocca aperta quando abbiamo visto i macchinari presenti all'interno dei vari laboratori. Strumenti e macchine all'avanguardia che come ha affermato il responsabile sono costate  più di 24 milioni di euro! Ma ancora non avevamo visto neanche l'ombra di un professore o di un ricercatore che lavorava all'interno del centro finché non abbiamo incontrato due studentesse di Ingegneria dei Materiali che lavorando alla loro tesi di laurea si trovavano in uno dei tanti laboratori. Una di loro ci ha spiegato nei dettagli di che cosa si occupasse e ha definito il CHAB come un centro all'avanguardia che in futuro potrà in modo competitivo affermarsi come una delle migliori realtà scientifiche d'Europa. Abbiamo poi proseguito il nostro tour e ne abbiamo approfittato per porre alcune domande al Dr. Ghersi, il quale si è dimostrato disponibile e ''open'' nel fornire risposte precise ai nostri interrogativi. La nostra visita si è infine conclusa con l'incontro con un professore che dirigeva uno dei laboratori. Il quale ci ha presentato i macchinari di ultima generazione per quanto riguarda le biotecnologie e la microbiologia. Siamo rimasti molto soddisfatti dalle spiegazioni ricevute tanto che alcuni componenti del nostro team hanno mostrato un elevato interesse verso questo settore e sperano in futuro di potere addirittura  lavorare in un centro di cosi' grande prestigio. In conclusione possiamo affermare di essere rimasti molto colpiti da questo centro sia positivamente che negativamente. Si tratta infatti di una realtà che ha bisogno dell'aiuto di tutto il territorio nazionale per emergere e  speriamo che il nostro lavoro possa aiutare concretamente questo centro perché non possiamo lasciarci sfuggire una risorsa di cosi' grande importanza per la nostra terra. Noi Lumi ci stiamo impegnando  al massimo per riuscirci e voi? Ci date una mano? ;)  

Che cosa ne pensa del CHAB?

Studentessa: Si tratta di un centro all'avanguardia. Sappiamo infatti tutti che il Sud è visto come l'ultima spiaggia per quanto riguarda la ricerca in ambito scientifico e questo centro potrebbe invece dimostrare il contrario. Ha soltanto bisogno di ingranare ma sono ottimista.

Perchè il centro non è ancora stato completato?

Dr. Giulio Ghersi: Il CHAB non è ancora completamente in funzione a causa della mancanza di fondi. Esso dipende infatti dall'Università di Palermo il che è una forte limitazione. Speriamo di trovare una nostra autonomia in futuro.

Che possibilità può offrire questo centro ai giovani?

Dr. Giulio Ghersi: Abbiamo già attivato degli accordi per far rientrare persone che in questo momento lavorano al'estero che hanno finito il loro dottorato e vogliono lavorare in un loro laboratorio. Noi forniamo tutto il supporto logistico e strumentale per farli venire a lavorare qua dentro. Per cui diventerà il responsabile di un'attività e possibilmente di un servizio all'interno del centro.