Fenomeni franosi tra social media politiche di coesione

Il progetto affronta il dissesto idrogeologico in contrada Costa della Gaveta, un’area alla periferia di Potenza. L’intervento ha riguardato la “Regimentazione delle acque, drenaggi, briglie, gabbioni “con lo scopo di mitigare una frana in una zona che è ad alto rischio idrogeologico. Il lavoro è stato svolto e terminato da alcuni mesi, ha ricevuto 450.000€ tramite la Delibera CIPE 8/2012 (Gazz. Uff. del 25/05/2012), è stato scelto perchè il tema dell’ambiente è inerente il nostro corso di studi e perché la nostra è una delle regioni a forte rischio idrogeologico. Sul sito Opencoesione non c’erano molti dati, con ricerche su internet e con l’aiuto degli Open Data siamo risaliti al CUP: J33B10000640001, alla ditta che ha svolto i lavori, quando questi sono cominciati e terminati, nel resoconto annuale del Commissario Straordinario Rischio Idrogeologico abbiamo verificato tutto l’iter burocratico del progetto, manca il certificato di collaudo per cui non si potrebbe considerare concluso.

Il Comm. Straord. Delegato ci ga detto che il certificato di corretta esecuzione dei lavori è stato redatto a marzo 2016, non siamo riusciti a trovarlo in rete. Gli è stata posta la seguente domanda: “Perché non sono stati svolti prima i lavori di mitigazione di rischio idrogeologico e poi date le concessioni edilizie? Risposta: “A volte non vengono fatte indagini geologiche e geotecniche per valutare la possibilità o meno di costruire.” Dal sopralluogo con la prof.sa Di Maio abbiamo verificato che il canale di scolo principale era in parte deteriorato nonostante i lavori fossero terminati da pochi mesi e dai drenaggi fuoriusciva acqua che si riversava a valle. Possiamo concludere che i lavori fatti non sono stati risolutivi perché non si è tenuto conto delle indagini geotecniche.

Manterremo il contatto con gli esperti dell’università e con il Comm. Straor. sia per conoscere le ulteriori indagini geotecniche della frana, o se ci sarà un’altra eventuale progettazione per mettere in sicurezza la zona franosa, tenendo anche conto che lì le frane sono tre e a nostro giudizio andrebbero fatti interventi di mitigazione completi. Continueremo i sopralluoghi sul posto per osservare se il deterioramento continua o se si è intervenuti. Terremo informati i cittadini attraverso comunicati stampa. Continueremo a verificare gli aggiornamenti del progetto sul sito di Opencoesione incitando la PA a mettere online tutti i dati che qualsiasi cittadino può consultare. Useremo i social media per coinvolgere quante più persone possibili, dai residenti nella zona a quanti operano sugli Open Data. Avendo acquisito delle conoscenze approfondite sui rischi, divulgheremo quello che abbiamo imparato agli altri studenti della nostra scuola affinché sappiano come affrontare le situazioni in

Fenomeni franosi tra social media politiche di coesione

L'evento consisterà nella presentazione del nostro progetto in collaborazione con gli esperti dell'UNIBAS che hanno tenuto dei seminari divulgativi nella nostra scuola con la presenza della Magnifica Rettrice prof.sa Aurelia Sole.

presentazione pubblica organizzata anche con altre scuole ASOC del territorio

Università degli Studi di Palermo, Viale delle Scienze

2016-05-28