Open Data Day - Palermo, 7 team di 6 scuole si confrontano con la Pubblica Amministrazione

Giorno 5 Marzo noi ragazzi delle classi quarte A, I e P dell’Istituto “L.Einaudi” di Palermo ci siamo recati, con i nostri docenti, all’ex Chiesa di S. Mattia ai Crociferi per partecipare all’ evento Open Data Day 2016

SICILIA

PA

GLI OPEN DATA: CHE GRANDE SCOPERTA

Giorno 11 febbraio 2016 ci siamo riuniti presso l’aula di informatica dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Palermo a noi destinata per seguire la lezione n. 3 “analizzare” relativa al progetto “a scuola di opencoesione”. A conclusione della lezione n. 2 ci eravamo lasciati con la consapevolezza che in merito al tema sotto indagine esiste una grossa anomalia che risiede nella discrepanza fra un dato di fatto tanto oggettivo quanto allarmante - la gravissima emergenza ambientale legata alla inadeguatezza della rete fognaria della città di Palermo - e la lentezza con cui l’amministrazione comunale sembra affrontare il problema. Questa convinzione scaturiva - come ampiamente descritto nel report della lezione n. 2 - dall’esame di alcuni atti dell’amministrazione comunale e da diversi articoli di giornale e poco ci consolava il fatto di non essere un caso isolato nel panorama nazionale essendo parte di una compagnia abbastanza nutrita di Comuni localizzati prevalentemente nelle aree meridionali che presentano analoghe situazioni di degrado. Tornando alla lezione n. 3 dopo averne visionato le pillole sul sito ASOC e averle discusse con i professori e con il nostro tutor dott. Caeti abbiamo compreso al meglio cosa avremmo dovuto affrontare per proseguire il nostro lavoro.Prima di tutto come suggerito dalla pillola 3.3 abbiamo deciso in classe insieme all’esperto quale analisi dati portare avanti per avere un’idea più chiara sulla tematica che dall’inizio del progetto stiamo studiando.L’obiettivo era quello di ricercare i dati utili alla nostra indagine raffinarli e pulirli per passare successivamente alla loro analisi e rappresentazione grafica in modo da trarre dai dati grezzi utili informazioni e interpretazioni corrette riguardo la tematica da noi scelta nonché per poter redigere l’articolo di data journalism. Durante la lezione abbiamo potuto approfondire le nostre conoscenze sugli open data ovvero quei dati accessibili gratuitamente a tutti via internet che hanno la caratteristica di essere riutilizzabili anche a fini commerciali e che pertanto vengono rilasciati con licenza di uso e riuso col solo obbligo di citarne la fonte. Tali sono by default quasi tutti i dati pubblicati dalle PP.AA. dello Stato italiano e questo già dal 2012 in obbedienza al principio di trasparenza degli atti della P.A..Successivamente abbiamo reperito tutte le informazioni di nostro interesse presenti sul sito www.opencoesione.gov.it.In particolare abbiamo ricercato innanzitutto tutti i progetti simili a quello su cui stiamo indagando che lo ricordiamo concerne “Lavori di costruzione della rete fognaria a sistema separato in via Messina Marine (dal fiume Oreto a Piazza Sperone) e del relativo impianto di sollevamento Romagnolo” del Comune di Palermo. Tra gli open data messi a disposizione da opencoesione è stato di fatto abbastanza agevole trovare nella sezione ambiente tutti i progetti simili al nostro afferenti all’intera nazione. Tali informazioni sono state variamente aggregate in modo da potere scoprire se quelle criticità riscontrate intorno al progetto su cui è caduta la nostra attenzione (si veda al riguardo il nostro report della lezione n. 2) fossero tipiche di tutti i progetti simili o piuttosto rappresentassero delle sue specifiche peculiarità. A tale scopo i dati sono stati aggregati su base nazionale a livello della regione Sicilia ed infine scegliendo come ulteriore termine di paragone l’area territoriale comprendente le regioni settentrionali. Per ciascuno dei suddetti tre ambiti territoriali i progetti sono stati distinti in due categorie: quelli finanziati dai fondi strutturali (per i quali è rilevante se non preponderante il contributo della comunità Europea) e quelli finanziati dal fondo per lo sviluppo e la coesione (cioè finanziati in misura rilevante dalle casse comunali); all’interno delle due categorie è stata fatta un’ulteriore suddivisione tra progetti non avviati progetti in corso progetti conclusi e progetti liquidati. Grazie a questa organizzazione delle informazioni in nostro possesso è stato possibile procedere all’analisi ed alla rappresentazione grafica dei dati così raggruppati nonché alla costruzione di opportuni indici sintetici. Tali elaborazioni ci hanno permesso di operare i voluti confronti e mettere in luce in tal modo le differenze territoriali riguardo alla ”efficienza operativa” delle Amministrazioni responsabili della realizzazione dei progetti. I risultati del nostro lavoro e le questioni da essi sollevate sono stati infine oggetto dell’articolo di Data Journalism che abbiamo successivamente redatto.