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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Team blog 1516_015

Team Classe Quarta F. Liceo scientifico Corradino D'Ascanio Montesilvano (Pescara) 1516

Report Lezione 3

Breve descrizione dell'evento realizzato

Il 14 marzo 2016 nell’aula magna del liceo scientifico Corradino D’Ascanio a Montesilvano, si è tenuto un convegno su un tema più che scottante, quello del fiume Pescara. Il fiume infatti è al centro di molte polemiche, riguardo agli scarichi da cui purtroppo e interessato, e riguardo alla necessità di tutelare l’incolumità dei cittadini con opere di rafforzamento degli argini. Al convegno hanno partecipato, oltre alle rappresentanti degli Europe direct di Teramo e Chieti, anche il presidente della provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, e Marco Presutti capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Pescara. Noi della Quarta F abbiamo presentato il nostro lavoro, ma importante è stato ascoltare le posizioni dei politici presenti. L’introduzione è stata affidata al presidente Di Marco che ha fatto notare la centralità del problema del fiume sulla vita della città, e quanto l’evoluzione dipenda dalla presa di coscienza sia dei cittadini sia dei pubblici poteri. Enzo del Vecchio ha inoltre riconosciuto le responsabilità della politica nella storia del fiume Pescara, e di come esso sia stato sfruttato e rovinato dall’atteggiamento predatore della comunità, ma soprattutto dall’incuria delle autorità. Da parte sua Marco Presutti ha dedicato spazio al compito della comunità, mostrando che il potere politico può sicuramente tanto e deve fare, ma altrettanto possono i cittadini nel comportarsi secondo principi dela convivenza e della responsabilità civile. Successivamente durante le interviste, abbiamo coinvolto anche Giovanni Damiani, direttore tecnico dell’Arta, esperto del fiume Pescara. Nell’intervista Damiani ha completato il quadro evidenziato dai politici, offrendo però delle informazioni tecniche di non poco conto. Ad esempio è emerso che il rifacimento degli argini (il progetto che stiamo seguendo) potrà avere successo solo se mirerà a ripristinare l’antica vegetazione, che era quella che faceva da filtro e garantiva dalle alluvioni.

Titolo del Report di Monitoraggio

LA BUONA POLITICA Il fiume Pescara e la presa di coscienza

Link a Report di monitoraggio pubblicato su Monithon.it

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Blog Post di racconto

Il 14 marzo 2016 nell’aula magna del liceo scientifico Corradino D’Ascanio a Montesilvano, si è tenuto un convegno su un tema più che scottante, quello del fiume Pescara. Il fiume infatti è al centro di molte polemiche, riguardo agli scarichi da cui purtroppo e interessato, e riguardo alla necessità di tutelare l’incolumità dei cittadini con opere di rafforzamento degli argini. Al convegno hanno partecipato, oltre alle rappresentanti degli Europe direct di Teramo e Chieti, anche il presidente della provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, e Marco Presutti capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Pescara. Noi della Quarta F abbiamo presentato il nostro lavoro, ma importante è stato ascoltare le posizioni dei politici presenti. L’introduzione è stata affidata al presidente Di Marco che ha fatto notare la centralità del problema del fiume sulla vita della città, e quanto l’evoluzione dipenda dalla presa di coscienza sia dei cittadini sia dei pubblici poteri. Enzo del Vecchio ha inoltre riconosciuto le responsabilità della politica nella storia del fiume Pescara, e di come esso sia stato sfruttato e rovinato dall’atteggiamento predatore della comunità, ma soprattutto dall’incuria delle autorità. Da parte sua Marco Presutti ha dedicato spazio al compito della comunità, mostrando che il potere politico può sicuramente tanto e deve fare, ma altrettanto possono i cittadini nel comportarsi secondo principi dela convivenza e della responsabilità civile. Successivamente durante le interviste, abbiamo coinvolto anche Giovanni Damiani, direttore tecnico dell’Arta, esperto del fiume Pescara. Nell’intervista Damiani ha completato il quadro evidenziato dai politici, offrendo però delle informazioni tecniche di non poco conto. Ad esempio è emerso che il rifacimento degli argini (il progetto che stiamo seguendo) potrà avere successo solo se mirerà a ripristinare l’antica vegetazione, che era quella che faceva da filtro e garantiva dalle alluvioni.

Immagine in evidenza

Domanda 1

Presidente della Provincia Antonio Di Marco Quali sono i finanziamenti e i progetti attualmente in atto riguardo al proble-ma delle sponde del fiume Pescara? Vi sono dei lavori già iniziati e se no quando si prevede che possano cominciare? Se sì a quando i primi risultati ef-fettivi?

Risposta 1

Gli interventi riguarderanno la manutenzione delle sponde del fiume Pescara a partire da Pescara e fino a Chieti Scalo (loc. Madonna delle Piane) e la realizzazione di opere di difesa del suolo laddove in seguito alle recenti piogge il fiume è tracimato. Verrà messa a dimora nuova vegetazione con lo scopo di creare una barriere di difesa che avrà quanto meno lo scopo di proteggere le sponde nel caso di altri rovinosi eventi atmosferici. Soluzioni non risolutive ma che saranno di grande supporto alla rinaturalizzazione delle sponde e contrasteranno le conseguenze di altre future esondazioni. Il tutto in un’ottica di salvaguardia ambientale che è strettamente collegata al progetto di utilizzazione delle sponde del fiume Pescara a scopi paesaggistici e turistici.

Domanda 2

Direttore tecnico Arta Giovanni Damiani Il fiume Pescara il nostro fiume è dilaniato da due gravi problemi: l’inquinamento e il rischio alluvioni. Sul versante delle alluvioni a che punto siamo con la messa in sicurezza degli argini?

Risposta 2

Le condizioni degli argini sono in fase evolutiva per esempio quelli della città di Pescara sono stati rifatti e innalzati di un metro si sta provvedendo con d elle porte di ferro che in caso di alluvione dovrebbero permettere alle acque di defluire. Ma c’è un discorso a monte da fare oggi noi siamo costretti a difenderci dalle acque del fiume per due motivi. Il primo motivo è che noi abbiamo invaso l’alveo del fiume Normalmente ci si comporta nell’amministrazione del territorio come se il fiume fosse solo dove vediamo l’acqua scorrere. Non si capisce che invece il fiume ha un suo bacino idrogeologico e ha delle piene ricorrenti mediamente a partire da ogni venti anni. Se noi all’interno di vent’anni vediamo che il fiume se ne sta tranquillo e attorno facciamo costruire fabbriche opifici magazzini o addirittura abitazioni ci ritroviamo poi nella necessità di difenderci.

Domanda 3

Direttore tecnico Arta Giovanni Damiani Cosa si può dire invece in relazione all’inquinamento?

Risposta 3

L’agenzia di cui sono direttore tecnico fa dei monitoraggi ogni anno su tutti i fiumi della regione e non poteva mancare il Pescara. L’inquinamento c’è ed è forte ma vorrei dire una cosa che va in controtendenza. Sui giornali si parla dell’inquinamento anche in maniera enfatica quando questo cozza con le attività turistiche ma oltre all’inquinamento dovuto a batteri di origine fecale ce n’è un altro più grave. Se il fiume potesse parlare non ci direbbe che i suoi problemi derivano da un po’ di “cacca” degli umani che lui riesce ad eliminare e a metabolizzare. Il vero problema è l’inquinamento chimico da sostanze estranee alla vita che poi si sono rivelate cancerogene ebbene questo è il vero pericolo e il vero problema del nostri fiume.

Video del Monitoraggio Civico

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Edizione ASOC: 1516

Scuola di appartenenza:

Liceo Scientifico "Corradino D'Ascanio"

MONTESILVANO (PE)