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Articolo di Data Journalism

Il progresso continua

Per descrivere e comprendere adeguatamente il progetto che stiamo monitorando,denominato “Medicina personalizzata per strategie innovative in malattie neuropsichiatriche e vascolari”,abbiamo intanto approfondito  la storia della medicina personalizzata e  abbiamo poi comparato le caratteristiche dei progetti relativi a questo campo d’indagine che sono stati finanziati dall’Unione Europea nel ciclo 2014-2020.

Nell’ottocento il medico canadese William Osler affermò: “È molto più importante sapere quale tipo di paziente ha una malattia che quale malattia ha un paziente”, con questa affermazione egli inconsapevolmente iniziò ad introdurre il concetto di medicina personalizzata. La medicina personalizzata è nata nel 1957, periodo in cui ha preso avvio la farmacogenetica, una branca emergente della farmacologia che si occupa dei fattori genetici ereditari che determinano un differente impatto dei farmaci sui pazienti.Il primo articolo in cui compare la dicitura “medicina personalizzata” è firmato da Robert Langreth e Michael Waldholz (1999), nel contesto scientifico del programma di sequenziamento del genoma umano.  La ricerca scientifica da allora  si è concentrata sul significato funzionale di tutte le differenze che definiscono i caratteri genetici di ciascuno di noi. Da qui si è scoperto che malattie che sono in apparenza identiche possono dipendere da geni diversi, che le rendono più o meno suscettibili a determinati trattamenti. Nel 2013 è nata la “Science-Based Approach To Genome Edited Products” per studiare l’adattamento dei trattamenti alle caratteristiche anatomiche e fisiologiche del paziente posto che ciascun essere umano è portatore di tre milioni di variazioni. Molte case farmaceutiche americane hanno dunque provato a brevettare singoli geni in modo da trarre profitto dalle royalties, vale a dire, il compenso dovuto (in caso di brevetto) per la ricerca di terapie personalizzate.Tuttavia, nel 2013 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito la non brevettabilità dei geni umani.Nel 2016 Mila Makovec, una bambina di soli 6 anni, è stata la prima a ricevere un farmaco personalizzato poiché affetta da una rara malattia degenerativa, la malattia di Batten i cui sintomi iniziali sono capacità ridotta di linguaggio, regressione a livello sociale, goffaggine e poca stabilità. La ricerca sull’uso della medicina personalizzata in campo medico è stata potenziata, grazie ai fondi europei,  dagli enti che si occupano di condurre le ricerche in questo campo. Dai dati raccolti risulta che: alla Società Biomedica-Bioingegneristica Campana (Baronissi,SA) è stato effettuato un pagamento di 989.415 euro; a AXXAM SPA (Bresso,MI) un pagamento di 235.000 euro; all’Università degli Studi di Milano un pagamento di 211.592 euro; all’Università degli Studi di Salerno (Baronissi, SA) un pagamento di 193.715 euro; al Laboratorio Cesare Pandolfi & C.SAS Di Biase Dottor. Sebastiano (NA) un pagamento di 103.748 euro; all’Università degli Studi di Brescia sono stati stanziati 94.000 euro. Per i progetti gestiti dall'Università Telematica San Raffaele di Roma con sede ad Acireale e  dalla società Bio Check Up SRL (NA)  non è stato stanziato alcun fondo.

Nel corso della ricerca gli analisti hanno rintracciato un altro progetto di “ricerca e innovazione”, applicata però al campo agroalimentare, registrato anch’esso sul sito di OpenCoesione, che vede coinvolti la società Bio Check Up SRL (NA) e l’ Università telematica San Raffaele di Roma. Il progetto in questione è il CD.PRO-CON, un progetto finanziato dal POR CAMPANIA FESR 2014/2020 che ha come scopo la messa a punto di un sistema di tracciabilità di prodotti agroalimentari, basato sull’applicazione di opportune tecnologie informatiche, e di imaging, che consente di garantire l’origine dei prodotti (“Made in Campania”) attraverso un packaging innovativo e un sistema evoluto di “etichettatura”.Per quest’ultimo progetto, è stato già stanziato il 79% dei fondi previsti. Infatti il contributo concesso è di 1.149.669,00 euro e tra il 2019 e il 2020 è stato effettuato un pagamento di 893.792,03 euro.

Considerando, quindi, che la società Bio check up e l'Università Telematica San Raffaele sono gli unici beneficiari, tra i progetti finanziati dall’Unione Europa riguardanti la medicina personalizzata citati in precedenza, a non aver ricevuto alcun contributo,rimane aperta l’indagine sullo stato del progetto che ha un costo pubblico di 282.000,00 euro con chiusura alla data del 1/11/2020.