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Articolo di Data Journalism

I musei come risorsa per gli italiani

Il progetto del restauro del complesso Massari è parte di un più ampio progetto denomi­nato “Ducato Estense”, che secondo il sito ufficiale della regione (www.emiliaromagna.beniculturali.it) è incluso nel Piano Cultura e Turismo del Ministero, finanziato per un importo pari a 70 milioni di euro e si prefigge di realizzare alcuni inter­venti strutturali per il restauro di beni architettonici estensi, esteso al patrimonio artistico anche alle città di Modena, Reggio Emilia e dell’area della Garfagnana: tutti territori  in passato appartenuti alla famiglia estense.

In base al report riguardante il 2017, realizzato dall’Istat, che fornisce dati relativi al nu­mero di visitatori e di clienti degli esercizi ricettivi dei comuni di maggiore attrazione, il nu­mero medio di visitatori per museo/istituto delle province italiane, permette di evidenziare come Ferrara riesca a posizionarsi al trentesimo posto a livello nazionale e al terzo posto a livello regionale, se messa a confronto con le province di Bologna, Ravenna, Modena e Parma, più popolose e più dotate di spazi espositivi.

Oggetto di questa ricerca è il restauro della Palazzina dei Cavalieri di Malta, parte del Complesso Massari che comprende il Palazzo Massari e il parco annesso, già sede del Museo G. Boldini e il Museo dell’Ottocento fino al 2012, anno in cui un sisma ha causato notevoli danni in tutta la regione Emilia Romagna. Il complesso è inaccessibile da allora, nonostante ne siano stati iniziati lavori di consolidamento e restauro, in ragione del fatto che il complesso museale ha sempre richiamato un considerevole numero di visitatori nella città di Ferrara attirati dalla sezione del Museo dell’Ottocento che ospitava le opere di Giovanni Boldini, ritrattista particolarmente apprezzato ai suoi tempi, soprattutto in Francia, e rivalutato anche in Italia in anni più recenti. Il complesso di Palazzo Massari ora si pre­senta rinnovato  nell’assetto e nei colori delle due facciate e ciò è quanto attualmente ri­sulta possibile rilevare per il permanere delle disposizioni governative in merito all’emergenza sanitaria in atto.

È stato necessario ricercare dati specifici che documentassero l’importanza del ripristino del complesso per la comunità ferrarese e, consultando sia il sito Istat sia l’ufficio comu­nale di statistica della nostra città, è stato tenuto in particolare considerazione  il numero dei visitatori dei musei civici di Ferrara negli anni tra il 2003 ed il 2011, data ultima alla quale risalgono i dati disponibili inerenti il totale dei visitatori per ogni anno che, inoltre, non sempre comprendono tutti i musei a gestione comunale della città. Tuttavia, mettendo a confronto i numeri dell’affluenza ai musei civici con quelli degli spazi espositivi affidati ad altre amministrazioni, l’anno 2007 presenta il valore più elevato nel numero totale dei visi­tatori in occasione della mostra degli artisti ferraresi Cosmè Tura e Francesco del Cossa che si è tenuta presso il Palazzo dei Diamanti dal 23 Settembre 2007 al 6 Gennaio 2008. In riferimento al Museo G. Boldini si è rilevato un aumento del numero dei visitatori in cor­rispondenza del biennio 2009/2010, anni in cui al Palazzo dei Diamanti  si è svolta la mo­stra “Boldini nella Parigi degli Impressionisti” e le due esposizioni prevedevano un biglietto cumulativo: ciò dimostra che la fama dell’artista abbia contribuito all’incremento di visitatori anche per quanto riguarda i dati del Museo G. Boldini. Inoltre, l’interesse per il pittore con­tinua ad attirare un'elevata affluenza anche nell’anno 2019, quando, alla più recente mo­stra “Boldini e la moda”, organizzata dalla fondazione Ferrara Arte, tenutasi presso il Pa­lazzo dei Diamanti tra il 16 Febbraio e il 2 Giugno, si sono registrati 84673 visitatori.

I dati esaminati, per quanto limitati all’affluenza di visitatori alle diverse esposizioni, con­sentono di dedurre anche un incremento economico per le attività ricettive della città, che verrebbe  favorito dal completamento del restauro e dal ripristino della fruibilità del com­plesso museale di Palazzo Massari e Palazzina dei Cavalieri di Malta.