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Palazzo Nola: un luogo per custodire passato, presente e futuro

Palazzo Nola: un luogo per custodire passato, presente e futuro

Il patrimonio culturale di un territorio costituisce una risorsa molto importante per la comunità che vi abita, in quanto testimonianza ed espressione dell’adattamento e dell’utilizzo dell’ambiente in cui la popolazione ha vissuto e continua a vivere. La valorizzazione di tale patrimonio può generare nuove e interessanti forme di cultura e sviluppo socio economico. Memoria, comprensione del passato e consapevolezza del presente possono trasformare l'eredità culturale in produzione di nuove conoscenze e nuove attività per il futuro. È questo il motivo dominante dell’intervento progettuale “Valorizzazione attrattore religioso e Palazzo Nola di Cassano allo Jonio” nell’ambito dei Progetti Strategici, con i quali  la Regione Calabria, di concerto con il MiBact (Ente attuatore e beneficiario) e il Dipartimento Istruzione e Cultura, intende  garantire la tutela, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale relativo ai grandi attrattori religiosi, al fine di salvaguardare i valori identitari, aumentare l’attrattività turistica del territorio, promuovere opportunità di sviluppo delle comunità locali. Il progetto, monitorato dal team “Vento di Rinascita” delle classi terza e quinta AFM dell’IISS “Erodoto di Thurii” di Cassano, è nato grazie all’iniziativa di S. E. Mons. Francesco Savino, Vescovo della Diocesi,  che, nel 2016, ha colto l’opportunità di acquistare Palazzo Nola con l’idea di trasformarlo nel Nuovo Museo della città, e, grazie al lavoro condotto dall’arch. M. Cinelli, specialista in Beni Culturali e del Paesaggio presso il Politecnico di Bari, che ne descrive ampiamente l’ipotesi progettuale nel testo “Palazzo Nola: Il nuovo Museo di Cassano allo Ionio”.  Per il monitoraggio del progetto, il team si sta avvalendo del supporto del geom. A. Di Cicco che ha messo a disposizione i rilievi fotografici del suo archivio privato, e, dell’arch. M. R. Innocente del Dipartimento Istruzione e Cultura della Regione Calabria. Grazie alle interviste rilasciate e al materiale messo a disposizione, è possibile avere una descrizione dettagliata dello stato di fatto del palazzo per comprendere sia gli interventi relativi al consolidamento e al restauro che funzionali. L’edificio, risalente al secolo XIX e situato in via Giuseppe Mazzini, nel centro storico del paese, presenta una tipologia tipica della residenza suburbana, con tre livelli (piano terra, piano nobile e piano mezzanino sottotetto) e scalone d'accesso al piano nobile sulla facciata esterna. Il cattivo stato di conservazione del manufatto è stato causato principalmente dalle diffuse mancanze del manto di copertura, dall'assenza di infissi e di sistemi di regimentazione delle acque meteoriche, che hanno esposto la struttura agli agenti atmosferici, compromettendo seriamente le caratteristiche meccaniche degli elementi in legno, dei solai e delle strutture di copertura. Le murature esterne presentano diffusi fenomeni di erosione, polverizzazione, fessurazioni superficiali e lesioni. All'interno della struttura si riscontrano danni relativi al distacco e alla mancanza degli intonaci dovuta a fenomeni di umidità e presenza di lesioni strutturali. Il bene non è stato oggetto di precedenti finanziamenti pubblici. Attualmente sono stati stanziati tre milioni di euro. Tale importo verrà diminuito a fronte dei ribassi di gara e delle ulteriori economie realizzate sulle opere, sulle forniture e sui servizi, con aggiornamenti del quadro economico in fruizione dei costi effettivamente sostenuti. L’Ente beneficiario provvederà, pertanto, secondo la convenzione firmata con la Regione a settembre 2019 e valida fino al 31/12/2023, allo svolgimento di tutte le attività progettuali, di direzione lavori e accessorie, necessarie per pervenire all’appalto dell’intervento e alla corretta esecuzione delle opere, dei servizi o delle forniture finanziate. L’importo complessivo delle spese generali e tecniche non potrà superare il 12% dell’importo a base d’asta. Rientrano nel limite del 12% anche le spese tecniche interne. Cassano si candida, così, ad essere un centro di sviluppo del turismo regionale, in grado di intercettare la domanda di nuove forme di turismo che soddisfino il bisogno umano di diversità, tendente ad innalzare il livello culturale degli individui ed aumentare la conoscenza, l'esperienza e gli incontri. L'intervento, potrà generare flussi economici sufficienti al recupero dell'investimento e quindi alla sua sostenibilità economica, attraverso la vendita del ticket d'ingresso e/o sponsorizzazioni per l'uso del bene; ci potrà essere, inoltre, una ricaduta economica indiretta all’interno della comunità locale in termini di mobilità, ricettività e merchandising. Tuttavia, l’impatto della pandemia da Covid-19, e non solo, sta ritardando notevolmente l’inizio dei lavori, previsti per il 12 febbraio 2020 e che dovrebbero finire per il 31/12/2021. Ed allora? Non ci resta che attendere!