La lotta ai tumori è in continua evoluzione: giorno dopo giorno, la ricerca individua metodi sempre nuovi per combattere questa malattia, che poco meno di un secolo fa sembrava impossibile da sconfiggere.
Il progetto ADVISE-Antitumor Drugs and Vaccines from the Sea ha come obiettivo quello di individuare cure e vaccini per la sua prevenzione e per la cura dei tumori.
Gli enti beneficiari dei fondi sono: la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli; Servimed Industrial S.P.A; Innovery S.P.A; il consorzio italbiotec; il CNR e Altergon Italia S.R.L.
Sino ad ora il progetto è stato finanziato solo per il 38% della somma finale, pari a €4.603.323,20 su €12.004.158,00. I finanziamenti derivano in gran parte dal fondo per lo sviluppo e la coesione, dal fondo di Rotazione e dall'unione Europea Ulteriori contributi sono stati forniti da privati.
L’importanza del progetto è legata al fatto che l'identificazione precoce dei tumori potrebbe essere, in molti casi, l'unico modo per sconfiggerli, infatti non tutti i ti tipi di cancro sono facilmente rilevabili se non in fase terminale, quando è troppo tardi per una cura.
Se fino a 10 anni fa, dire di poter curare un tumore era quasi considerato come un'eresia, ai giorni nostri sono molte le persone che riescono a sconfiggere la malattia o almeno a conviverci. Attualmente, le cure sono:
- chemioterapia: la somministrazione di farmaci che bloccano la riproduzione cellulare e quindi anche la riproduzione delle cellule tumorali. Tale terapia, purtroppo, danneggia anche le cellule sane;
- radioterapia: la somministrazione di radiazioni in grado di distruggere le cellule tumorali. Anche queste danneggiano le cellule sane dell'organismo;
- immunoterapia: terapia in grado di bloccare il meccanismo per il quale le cellule tumorali si nascondono al sistema immunitario;
- terapia target: terapia efficace contro alcuni tipi di tumore. Essa agisce mediante il riconoscimento di bersagli espressi soltanto dalle cellule tumorali;
- terapia ormonale: agisce contro i tumori ormono-sensibili. Puó alterare i livelli ormonali dell'organismo;
- farmaci biologici o a bersaglio molecolare: sostanze in grado di riconoscere la cellula tumorale e provocarne la distruzione da parte del sistema immunitario. tra questi farmaci vi sono i cosiddetti inibitori delle kinasi, che interferiscono con i messaggeri chimici utilizzati dalle cellule per crescere e riprodursi.
- terapia chirurgica: consiste nella rimozione del tumore per intero o in parte. E’ efficace contro tumori solidi, di solito combinata alla chemioterapia.
La lotta al cancro è cambiata notevolmente di anno in anno:
- agli inizi del '900 e per oltre 50 anni, sono state utilizzate solo la chirurgia e la radioterapia.
- Un primo importante cambiamento è avvenuto nel 1947, quando è stata scoperta una sostanza in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali, la “mostarda azotata”. Essa modificava il DNA delle cellule che, attraverso innumerevoli mutazioni tornavano a compire l’apoptosi;
- Nell'86 la ricerca individuò tra i tumori al seno quelli ormono-sensibili e fu scoperto un farmaco capace di combatterli;
- nel 1997 l'approvazione del primo farmaco a bersaglio molecolare costituisce un’ulteriore accelerazione alla lotta contro il cancro;
- nel 2004 si ha l’approvazione del primo farmaco a bersaglio molecolare antiangiogenico che agisce bloccando la formazione di nuovi vasi sanguigni intorno al tumore, togliendogli il nutrimento necessario per crescere;
- nel 2020, si ha la scoperta delle cellule T efficaci contro molti tipi cancro
Dall’indagine effettuata risulta che un capitolo a parte è costituito dallo vaccinoterapia, altrimenti detta immunoterapia attiva specifica; essa rappresenta un trattamento che mira ad indirizzare l’attività del sistema immunitario del paziente affetto da cancro contro le proprie cellule tumorali. Tale approccio terapeutico, largamente utilizzato in clinica, rappresenta un trattamento in continua evoluzione grazie alle sempre più approfondite conoscenze dei meccanismi immunologici che regolano l’interazione tumore-ospite, cioè l’interazione tra la malattia ed il sistema immunitario del paziente affetto da tumore.
i vaccini antitumorali si dividono in:
- vaccini preventivi che servono a prevenire lo sviluppo di tumori specifici (vaccino anti epatite-B, per la prevenzione del tumore al fegato, vaccino anti HPV, per la prevenzione di molti tumori del collo dell’utero e dei condilomi anogenitali);
- vaccini terapeutici che mirano a curare i tumori mediante una stimolazione delle difese immunitarie, stimolando in particolare i leucociti (HSPPC-96, per la prevenzione del tumore al rene, sipuleucel-T, per la prevenzione del tumore alla prostata)
Ulteriori informazioni saranno richieste direttamente agli enti partner del progetto mediante interviste specifiche.