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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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Alla scoperta di Sportify

Abbiamo scelto un progetto che presenta un tema vicino al nostro percorso di studi, che consiste nella realizzazione di piste ciclabili di collegamento lungo il fiume Brenta con la Provincia di Venezia e l’anello dei Colli Euganei e il fiume Bacchiglione. Ci sembrava adeguato proporre un progetto che andasse a trattare un tema strettamente legato al nostro indirizzo.

Allo stesso modo anche il nome del nostro gruppo è stato pensato seguendo questa logica. Infatti, Sportify, dall’unione delle due parole Spotify e sportivo, oltre a richiamare alla famosa piattaforma musicale e dunque riuscire a suscitare curiosità da parte dei vari utenti, è chiaramente un riferimento all’indirizzo della nostra classe. L’idea è nata dalle nostre esperienze personali: quante volte si ascolta musica facendo attività fisica? Ci siamo confrontati e abbiamo fatto delle ricerche e quello che abbiamo trovato è che è stato dimostrato da degli esperti che ascoltare e suonare musica ha benefici sia per la salute mentale sia per quella fisica. Ci tenevamo a precisare che Sportify non è solo il nome del nostro team ma è soprattutto un gruppo di studenti curiosi e con tanta volontà di scoprire e approfondire il progetto scelto insieme.

Anche la scelta del logo è stata ponderata sui nostri interessi e su quanto ritenessimo importante attirare l’attenzione a chi vi pone un rapido sguardo. Il logo realizzato dai nostri designer rappresenta in primo piano un cerchio con all’interno una bicicletta stilizzata e il nome del team in modo da identificare fin da subito il progetto; all’esterno di esso invece sono raffigurati dei piccoli fulmini che rappresentano la componente elettronica di musica in streaming e gli input che il nostro cervello deve dare per far sì che i nostri muscoli si muovano. L’unione di queste componenti crediamo si sposi perfettamente con il nostro nome e le motivazioni che stanno dietro ad esso. Questo per quanto riguarda l’aspetto prettamente grafico. Se vogliamo invece guardare il nostro logo sotto un punto di vista filosofico i fulmini presenti nello sfondo stanno ad indicare l’impeto con cui vogliamo agire. La semplicità con cui le forme sono state delineate vuole indicare come procederemo, ovvero in maniera semplice ed efficace. Anche i colori non sono stati scelti a caso, infatti il viola, colore del mistero e della metamorfosi, è stato pensato in quanto quest’avventura è ancora da scoprire e il nostro percorso nel viverla ci porterà sicuramente a dei cambiamenti che ci porteranno a maturare. Il blu, considerato il colore della stabilità e della tranquillità, è stato scelto per la funzione psicologica che ricopre, oltre che per il grande impatto visivo di chi visualizza. E infine la scelta del bianco, il colore della libertà, dell’ordine mentale e della chiarezza. È stato optato come il più opportuno per la bicicletta disegnata. Infatti, il bianco, indossato da una bicicletta, è il simbolo che esprime maggiormente il concetto di libertà!

Per quanto riguarda la scelta di aderire a questo progetto ci è stata suggerita dalla nostra Professoressa di diritto ed economia, che ci ha illustrato l’importanza delle politiche di coesione a cosa servono e l’impatto che essi hanno sul territorio nazionale ed europeo, e come essi mirano a incrementare lo sviluppo armonioso tra le regioni. La partecipazione a ASOC è stata unanime da parte dell’intera classe.

Dopo aver visualizzato attentamente tutte le pillole didattiche, la docente ci ha divisi in due gruppi con il compito di analizzare il sito OpenCoesione e di proporre almeno due progetti da presentare alla classe per la decisione finale.

Successivamente abbiamo curiosato nella lista dei vari progetti presenti nel nostro territorio, Regione Veneto, che ci ha portato alla scelta di un progetto che prevede la realizzazione di piste ciclabili di collegamento lungo il fiume Brenta con la Provincia di Venezia e l’anello dei Colli Euganei e il fiume Bacchiglione.

Una volta che si è deciso il progetto ci siamo divisi i ruoli secondo la nostra propensione e i compiti secondo homework della lezione.

Il nostro progetto avrà come destinazione direttamente il benessere della popolazione e il miglioramento di certi aspetti naturalistici del nostro territorio, valori che secondo noi sono fondamentali.

Sicuramente la costruzione di una pista ciclabile può portare benefici sia alle persone sia all’ambiente; non vogliamo che la natura si trasformi, vogliamo cercare di utilizzare al meglio le risorse nostro Paese e soprattutto renderle disponibili anche per le generazioni future; pensiamo, quindi, che una pista ciclabile in mezzo al verde possa essere uno stimolo per le persone per andare a fare passeggiate all’aperto oppure utilizzare le biciclette e non le automobili, salvaguardando la natura.

Noi speriamo che dalla costruzione di questa pista ciclabile, con una reazione a catena, se ne possano costruire altre in tutta la regione per renderla un luogo più accogliente e con diversi luoghi di svago. Essa deve guardare al futuro rispettando l’ambiente e le persone che vogliono usufruire della struttura devono usarla nel rispetto delle generazioni successive.

Il nostro progetto potrà essere utile per tutte le persone: gli anziani potranno andare a camminare in un posto sicuro in mezzo al verde, le famiglie potranno incontrarsi e portare i figli a giocare e gli atleti potranno svolgere le loro attività sportive all’aperto.