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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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L'INIZIO DEL VIAGGIO

La nostra avventura in ASOC è iniziata il 19 novembre. Durante la prima lezione i docenti tutor, Maria Rosaria Sarnelli e Gianluca Ianniello ci hanno fatto comprendere il significato di ASOC, a Scuola di OpenCoesione, un progetto finalizzato al monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici. I professori ci hanno mostrato la piattaforma di cui ci saremmo serviti in futuro per la ricerca dei dati, il portale di opencoesione.gov.it, in cui sono reperibili tutti i progetti finanziati dalla Comunità Europea.

Divisi in gruppi abbiamo esplorato il portale e individuato progetti rispondendo alle quattro domande proposteci:

Qual è la natura dei progetti che trovi sul portale?

Quali sono i temi dei progetti che trovi sul portale?

Quali sono i territori dei progetti che trovi sul portale?

Cerca un progetto finanziato nella regione Campania.

La seconda lezione è iniziata con la visione dell’elaborato finale di una classe della nostra scuola  nell’edizione 2018/2019 e ciò ci ha fatto comprendere ancora meglio il percorso che ci accingevamo a compiere. In seguito in piccoli gruppi abbiamo navigato nel portale alla ricerca del progetto. Diversi progetti hanno catturato la nostra attenzione e non è stato semplice decidere subito su quale focalizzarci. Nella scelta del progetto la principale preoccupazione era quella di scegliere qualcosa che non interessasse tutti e vista la moltitudine di progetti da consultare siamo giunti alla considerazione di impiegare più tempo per trovare il compito più adatto a noi, ai nostri interessi e ai luoghi che abitiamo. Con molta pazienza e accuratezza abbiamo continuato a cercare, tante altre idee sono emerse, molti progetti sono stati scartati e alla fine due lavori sono stati messi a confronto: “TOD - Terapie Oncologiche Domiciliari”, “Rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata nell’ambito dell’accordo in materia di sicurezza, legalità e coesione sociale in Campania-beni parco Faber e bene ex Natale”. Tra i due la scelta è caduta sulla rifunzionalizzazione di un bene confiscato e così lo abbiamo iniziato ad analizzare. Il primo passo è stato quello di assegnare i ruoli tra i seguenti: manager, designers, storytellers, bloggers, analist/coder e social media. Subito dopo abbiamo iniziato a lavorare, ci siamo dedicati alla scelta del logo e del nome per il nostro gruppo. Il nostro designer Andrea ha avuto subito l’intuizione giusta per il logo, una mano sollevata da una corda tricolore dalle acque del laghetto artificiale del complesso riqualificato e oggi ribattezzato parco Faber. Il nome del team è stato più difficile da scegliere, perché anche qui le idee erano tante, ma nessuna ci soddisfaceva a pieno fino a quando un nostro compagno ha proposto “ANIME SALVE”, titolo di una canzone di Fabrizio De André. Dopo aver scelto nome e logo, ci sono stati altri compiti da svolgere, i social hanno aperto le pagine di Facebook, Twitter e Instagram e finalmente siamo stati pronti a partire