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Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Vi presentiamo "San Miceli"

Come è iniziata la nostra ricerca? Da bravi "Cacciatori d'Arte", abbiamo cercato di capire quale "preda" potesse essere quella più adatta per la nostra ricerca. Abbiamo così deciso di puntare il nostro "mirino" verso l'ambito "cultura e turismo"; il nostro territorio, infatti è ricco di attrative artistiche e culturali che, opportunamente valorizzate potrebbero rappresentare una grande risorsa anche in termini di economia. E così abbiamo deciso di monitorare  un progetto finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), il cui obiettivo operativo "Promuovere la qualificazione, la tutela e la conservazione del patrimonio storico-culturale, favorendone la messa a sistema e l'integrazione con i servizi turistici, anche al fine di aumentare l'attrattività  dei territori" rappresentava perfettamente le finalistà che ci siamo proposti. Il progetto riguarda la valorizzazione turistica dell'are di San Miceli. Il sito è particolarmente interessante in quanto nell'area è presente l'unico esempio di Basilica paleocristiana dell'area della Sicilia occidentale; inoltre nel terreno circostante, sono stati effettuati lavori di scavi archeologici che hanno portato alla luce resti di abitazioni di cui sono state conserrvate le strutture murarie e pavimenti in coccio pesto o mosaico. La Basilica sembra essere databile tra la fine del IV e il VI -VII sec. d.C. ed è dedicata a San Michele Arcangelo. Il sito fu scoperto nel 1893 da Antonio Salinas e, a causa del ritrovamento di una moneta d'oro, nella convinzione di trovare oggetti preziosi, si cominciò a scavare in modo indiscriminato, rovinando i mosaici che ricoprivano i pavimenti e profanando le tombe. Dopo un periodo di silenzio, il sito è stato rivalutato e il suddetto progetto è stato fondamentale per avviare la rivalorizzazione del sito: Successivamente, infatti ci sono stati altri finanziamenti pubblici Regione Sicilia - Comune) che hanno consentito di continuare i lavori di scavo dai quali è stata sempre più evidente l'importanza storica, culturale ed archeologica del sito. Questo però non è servito ad aumentarne la visibilità e la fruizione dal momento che sembra risultare sconosciuto ai più.

Punto di partenza per procedere al monitoraggio del progetto sono i dati proposti dalla scheda di progetto che abbiamo trovato nel sito opencoesione.gov, tale sito ci ha fornito i seguenti dati di contesto:  Il costo pubblico ammonta a € 497.206,86; i pagamenti effettuati sono pari a € 495.010,33 cioè il 99,55% del costo pubblico totale con una differenza pari a € 2.196,53 (costo rendicontabile). I pagamenti sono avvenuti per l’88% in data 30/06/2009 come emerge dal file excel “pagamenti_1SI339” mentre la rimanente parte è stata pagata nel dicembre del 2016. Il finanziamento è esclusivamente di natura pubblica effettuato in prevalenza con Fondi dell’Unione Europea e in minima percentuale coinvolge lo Stato e la Regione Sicilia. Lo stato di avanzamento del progetto risulta “concluso”. L’inizio è previsto il 03/07/2008 che coincide con l’inizio effettivo 03/07/2008; la fine è prevista il 03/07/2008 mentre la fine effettiva risulta avvenuta il 03/11/2010. Il Soggetto programmatore, attuatore e beneficiario coincidono nel soggetto unico della Regione Sicilia. L’Ambito di programmazione rientra nel: “Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Fondi Strutturali relativi alla programmazione 2007-2013” - Programma POR CONV FESR SICILIA - Asse Valor. ident.culturali ris.paes-amb. attr.turistica sviluppo. Dopo aver analizzato i dati del sito Opencoesione.gov siamo passati all’analisi dei dati che ci hanno fornito gli “Open data”. Il primo approccio ai dati contenuti nel file non è stato semplice, ma pian piano siamo riusciti a venirne a capo e a estrarre informazioni preziose per l’osservazione e la comprensione della storia del progetto. Dall’analisi emerge un finanziamento totale pubblico pari a € 520.300,00; la composizione del finanziamento è prevalentemente un Finanziamento UE-FESR, come già si evinceva dalla scheda di progetto, ma gli "open data" ci hanno permesso di conoscere i dettagli del finanziamento e comprendere meglio i numeri. Il finanziamento netto risulta pari a € 497.206,86, ciò determina delle economie totali pari a € 23.093,14. Il totale pagamenti è di 495.010,33 pari a 99,55% del costo realizzato di € 497.206,86 e un costo rendicontabile di 2.196,53. Lo stato finanziario risulta “liquidato”, lo stato del progetto “concluso” e lo stato procedurale “eseguito”. I dati consultati risultano aggiornati al 31/12/2020. Le informazioni raccolte attraverso il sito www.opencoesione.gov e attraverso gli "open data" sono sicuramente un buon punto di partenza ma sono necessari anche altri dati che ci facciano comprendere meglio come sono stati utilizzati  i Fondi europei. Ulteriori informazioni e dati verranno raccolti cercando di contattare le persone che, a vario titolo, sono state coinvolte in questo progetto e che ci potranno raccontare la loro esperienza.

La nostra attività, come avete capito, non si limiterà ad una semplice analisi dei dati del progetto ma sarà finalizzata ad aumentare la visibilità del sito stesso ed a farne comprendere l'immenso valore artistico e culturale. Così, attraverso gli strumenti che ci offre l'informazione digitale, abbiamo intenzione di far conoscere a quante più persone possibili la bellezza di questo bene per spingere tutti a visitarlo e farlo diventare una risorsa che potrebbe anche dare una risposta in termini di economia e lavoro. Allora..... cosa aspettate?  Seguiteci e provate anche voi l'ebbrezza di "andare a caccia dell'arte".