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Articolo di Data Journalism

Il binario che non c'è

La metro 1, infrastruttura sostenibile, comoda e veloce che collega i territori e promuove la diffusione della cultura, non è stata ancora completata. Perché mai? È questa la domanda alla quale vogliamo rispondere.

Noi del team “Binario 9 ¾” di ASOC, abbiamo monitorato il “GRANDE PROGETTO. COMPLETAMENTO LINEA 1 DELLA METROPOLITANA DI NAPOLI”. La nostra ricerca ha avuto inizio con lo studio dei dati trovati su “Opencoesione”, che hanno generato in noi una serie di quesiti ai quali abbiamo provato a rispondere raccogliendo informazioni sul sito dell’ANM e contattando esperti del settore. Ma non ci siamo fermati a questo: abbiamo anche organizzato un sondaggio, per raccogliere informazioni sull’interesse e le conoscenze che gli alunni della nostra scuola hanno delle linee metropolitane di Napoli e, in particolare, della Linea 1. Molto interessante è stato l’incontro tenutosi presso il nostro istituto con l’ingegnere De Risi Antonello, ex direttore tecnico e attuale consulente di Metropolitana Napoli S.pa, la società esecutrice dei lavori per la realizzazione delle linee metropolitane 1 e 6. Grazie a quest’incontro siamo riusciti a raccogliere informazioni su molti aspetti del progetto anche inimmaginabili riguardanti le tecniche costruttive e la sinergia intercorsa tra il mondo della burocrazia, della progettazione e dell’arte. L’ingegner De Risi ci ha spiegato che il progetto è vicino alla fine, i lavori non sono fermi ma proseguono lentamente, si prevede che avranno termine nell’anno 2021. I tempi di realizzazione della linea 1 della metropolitana di Napoli, il cui termine era previsto per l’anno 2014, si sono allungati sia per motivi finanziari legati alle erogazioni dei fondi, sia per la scoperta di nuovi siti archeologici. In quest’ultimo caso era necessario trovare nuove soluzioni per garantire il proseguimento dei lavori, coinvolgendo anche la sovrintendenza dei beni archeologici e culturali, il più delle volte, è stato necessario estrarre i reperti archeologici dai siti e portarli altrove per poi ricollocarli in sede o, in alcuni casi, deviare il percorso. Durante gli scavi per la costruzione della stazione di Toledo, ad esempio, sono stati ritrovati: un ampio reperto di “Campi arati” risalente al Neolitico, un quartiere residenziale, risalente all’età imperiale con terme e una fortificazione, risalente all’età Aragonese. Tutti sono stati “salvati” e gli operai hanno potuto riprendere i lavori.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, fino ad ora, per questo progetto sono stati erogati complessivamente 573.127.931,85€ (vedere Grafico 1), derivati per il 31.24% da fondi europei, per il 18,91% dai fondi comunali, il 4,64% dai fondi regionali, il 5,77% dai fondi di rotazione e il restante 39,43% da fondi di altre fonti pubbliche (vedere Info grafica dinamica 1 e 2).

 Inoltre, dai risultati del sondaggio che abbiamo sottoposto agli studenti, abbiamo rilevato che il 58,7% degli studenti non usufruisce della linea 1 e il 49% di essi la utilizza nel tempo libero (vedere info grafica 2 e 3). Gli studenti, inoltre, ritengono che, una volta completata tutta la linea del trasporto integrato progettata per la città metropolitana di Napoli, potranno usufruire della metro 1 più frequentemente anche per motivi di studio o di lavoro.

Quando utilizziamo la metropolitana, non ci soffermiamo su tutto quello che c’è dietro quei treni che prendiamo così velocemente, ma, dopo aver analizzato questo progetto, ci siamo resi conto di quanto impegno ci sia stato nella realizzazione di quest’ultimo. Abbiamo scoperto nuove realtà e nuove tecniche costruttive. Ad esempio, per la realizzazione del tratto Dante-Garibaldi, è stato utilizzato dell’azoto liquido per congelare il terreno e, successivamente, creare le gallerie dei treni e le gallerie per le banchine di servizi.

Insomma, è stata proprio una bella esperienza: non possiamo che complimentarci con gli ingegneri, gli architetti e gli artisti, i quali hanno realizzato la cosiddetta “metropolitana delle tre A ” (Architettura, Archeologia, Arte), che attira numerosi turisti e affascina i cittadini di Napoli.  

Il nostro lavoro non terminerà qui, continueremo a “monitorare” con inchieste, visite guidate, sopralluoghi, nuove interviste e eventi, come l’incontro che avverrà durante la settimana dell’amministrazione aperta presso il nostro istituto.