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Articolo di Data Journalism

Villa Belvedere una bellezza sfiorita

Nostalgia, gioventù, spensieratezza: tre parole per descrivere ciò che è la Villa Belvedere, punto d’incontro per i cittadini acesi e luogo di ricreazione per tutte le età. La Villa è stata selezionata dalla classe ID per ASOC 19-20. Essa nasce nel  1848 con l’ausilio del Cav. Mariano Scuderi Figueroa e di Pietro Paolo Nicolosi; da questo momento in poi la Villa, che domina il mare e prospetta l’Etna, le Madonie e la Calabria, è stata protagonista di eventi teatrali e musicali, specialmente nella stagione estiva, all’interno della Villa Eden (ex ‘’Cafè Chantant’’ Eden) e sede di attività ludiche adatte a tutti. La Villa viene chiusa al pubblico nel 2012 per lavori di ristrutturazione e verrà riaperta dopo ben 2 anni; il progetto appartiene al catalogo di rinnovamento urbano e rurale e i pagamenti sono stati appoggiati dalla FESR (Fondo di Sviluppo Europeo Regionale); questi, adibiti al progetto, sono iniziati il 22/12/2011 con un censimento di € 0 e sono terminati il 30/12/2015 con un pagamento di € 2.295.25; secondo il sito opencoesione.gov.it/it/ i pagamenti sono stati effettuati al 99%, poiché mancano € 2 per completare, nonostante la loro condizione, ovvero liquidata. Si propagano per ben 4 anni: il 23/12/2012 si ha un pagamento di € 130.095,59, ma il 10/10/2013, da un versamento così alto, si passa ad un pagamento di € 2, anche dopo 11 giorni. Il 31/10/2013 si ha uno dei pagamenti più proficui: € 301.842,36; da qui in poi un alternarsi di alti e bassi, da poche centinaia di euro (o meno) fino a centinaia di migliaia di euro.

Lo Stato ha finanziato € 1.120.000, mentre la Regione Siciliana € 480.000, con un totale di € 706.707,16 di economie; lo stato finanziato risulta liquidato, quello

del progetto concluso e lo stato procedurale eseguito: strano per essere l’1 % ancora necessario da pagare.

Prima dell’inizio del progetto nel 2012, la Villa vantava numerose presenze (secondo una nostra supposizione circa 50.000 all’anno più i turisti) con le sue strutture ricreative e le sue fontane ben curate, arricchiti da animali, piante potate frequentemente e un rispetto più attento nei confronti dell’ambiente. Dopo un periodo di silenzio e confusione, la Villa ancora presenta molte pecche, come brecciolino sull’asfalto inadatto per passeggiate con bici e passeggini, meno cura per le fontane e l’ambiente, strutture ricreative chiuse al pubblico e un pessimo lavoro del mosaico per il quale sono state impiegate due categorie di lavoro , con un costo di circa € 55000.Nel  muro perimetrale della parte interna (lato Piazza Indirizzo) non è stato realizzato l’intonaco, erano inoltre stati previsti degli scavi a mano, sia in sezione obbligata che in sbancamento (per un importo di più di € 68000) ma nulla di tutto ciò è stato individuato.

Secondo Angela Foti, parlamentare del M5S, mancano

tutte le liste settimanali dei lavori in economia dove si dovrebbero evincere le lavorazioni e gli interventi effettuati , ma l’unica lista in nostro possesso descrive dei lavori che non sono mai stati eseguiti. La parlamentare conclude dicendo che la pavimentazione in cocciopesto presentava un costo eccessivo e nonostante questo era stata prevista un ulteriore maggiorazione di prezzo per le parti in pendenza (più di € 39000) ed infine le cunette laterali in ciottoli (nonostante il costo di € 4.425,62) non sono state restaurate a regola d’arte.

Dai dati raccolti, abbiamo dedotto che nonostante l’enorme quantità di soldi spesi, la Villa Belvedere non viene preservata come dovrebbe, diventando molto più triste, buia e degradata. Noi ragazzi di ID abbiamo molte domande per le quali ci aspettiamo ancora dei chiarimenti, ma con dedizione e pazienza riusciremo a scavare a fondo e ottenere le risposte.