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WASTEBUSTER

Lo smaltimento dei rifiuti, ancora oggi, risulta una delle maggiori piaghe sociali e ambientali; infatti non è raro sentir parlare di problemi legati a questo fenomeno ormai diffuso. Un progetto ambizioso coordinato dall’agenzia territoriale della regione Puglia per il servizio della gestione dei rifiuti non riciclabili, ha individuato una maniera per valorizzare i rifiuti affinché potessero portare un compenso economico, sociale e ambientale. L’iniziativa, avviata il 01/08/2023 e con scadenza il 31/08/2025, si pone l’obiettivo di convogliare in un unico centro di smaltimento i rifiuti provenienti dalle città di Molfetta, Ruvo, Bisceglie, Corato e Terlizzi mediante condutture sottomarine. Tale centro, che avrebbe sede a Molfetta, si occuperebbe della polverizzazione e separazione in base alla granulometria di suddetti rifiuti; le polveri rappresenterebbero una materia prima in ambito edilizio e la loro vendita potrebbe dare vita ad un processo di economia circolare. Il nostro gruppo WasteBusters, che riprende il nome del tema affrontato, ovvero i rifiuti, ha voluto indagare e approfondire il motivo per il quale tale progetto non sia stato portato a termine. Non appena scelto il nome della nostra squadra, ci siamo subito adoperati per la formazione di gruppi con diverse competenze, quali: - Analisti: Rappresentano il motore della nostra indagine, dove per alimentarlo vengono utilizzati i dati, che sono alla base di tutte le pubblicazioni del nostro gruppo; - Blogger: Mediante la stesura di articoli, divulgano le scoperte fatte riguardanti il progetto analizzato, mettendo in chiaro i fatti con trasparenza; - Storyteller: Decidono i metodi di divulgazione delle scoperte fatte, che possano catturare l’attenzione; - Social&Grafica: Si preoccupano di dare un volto e uno stile innovativo al nostro gruppo, portandoli sui nostri schermi mediante l’utilizzo dei social. Tali gruppi vengono coordinati dai nostri docenti di riferimento e due Caposquadra, che hanno il compito di dirigerli in modo tale da garantire comunicazione e il giusto adempimento delle loro funzioni in maniera diligente. Ogni team ha svolto un lavoro autonomo: - Analisti: Si sono adoperati per la ricerca dei dati consultando numerosi siti ministeriali andando a creare diversi collegamenti tra essi, affinché sia possibile utilizzarli per divulgare informazioni basate su informazioni concrete; - Blogger: Si sono riuniti al fine di ricavare quante più informazioni possibili sull’impatto dei rifiuti sul nostro territorio, sul relativo comportamento delle persone e sulle motivazioni per le quali il Nord sostiene che il sud sia “un territorio molto sporco”; - Storyteller: Si sono riuniti per decidere i metodi di divulgazione da adottare e stilare un articolo introduttivo riguardante le funzioni e gli obiettivi del gruppo WasteBusters, inoltre lo scopo di questo gruppo è di accrescere l’informazione cercando di dare il necessario per creare un’opinione pubblica dei fatti accaduti; - Social&Grafica: Hanno realizzato il logo per il nostro gruppo che riprende l’immagine simbolo del noto film “Ghost Busters” dal quale abbiamo preso ispirazione anche per il nome del nostro team. Il loro compito è stato quello di creare vari profili sui principali social per facilitare ed ampliare il raggiungimento del pubblico italiano, sfruttando l’algoritmo a proprio vantaggio. Le principali piattaforme online sulle quali è possibile trovare i WasteBusters sono: TikTok (@wastebusterss), Instagram (@wastebusterss), Twitter (X) (@wastebusterss), Facebook (Waste Busters) e Reddit (r/WasterBusters). In conclusione, il nostro gruppo si è prefissato di portare alla luce problematiche legate all’ambiente, spesso sconosciute e trascurate dalla comunità e dalle autorità. Di conseguenza il nostro progetto è rivolto a tutta la comunità cittadina e non, in modo tale da incrementare la consapevolezza sulle questioni ambientali del proprio paese affinché questi possano avere una propria visione sui fatti di ordine pubblico potendo fare così una scelta consapevole, basandosi su dati reali contrastando la possibilità di incombere in fake news che causano la disinformazione e l’ignoranza.