Contatti

Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

“La grande cornice verde”: i ragazzi e le ragazze del Liceo Carducci e le mura di Ferrara

“La grande cornice verde”: i ragazzi e le ragazze del Liceo Carducci e le mura di Ferrara

 

A novembre 2021 gli studenti e le studentesse della classe 4 H del Liceo Carducci di Ferrara hanno ricevuto un riconoscimento dalla Camera di Commercio, nell’ambito del premio “Storia di alternanza”. Quando intervengono all’appuntamento, trasmesso da TeleEstense, sono emozionati: raccontano il loro percorso di monitoraggio civico di un progetto per il recupero delle mura della città emiliana finanziato dalla politica di coesione. Si tratta di un intervento che, in particolare, mira a recuperare alcuni baluardi medievali insieme a Porta Paola, per consentire l’apertura di nuovi itinerari turistici, museali e di percorsi ciclo-pedonali. Per i ragazzi che ci hanno lavorato nell’anno scolastico 2020-2021 nell’ambito di A Scuola di OpenCoesione, il monitoraggio civico è come una “scintilla” capace di muovere i cittadini. Il team Moenia Green ha vinto il terzo premio. “La Camera di Commercio ha voluto riconoscere il loro impegno per un bene comune della città, un lavoro di rivalutazione rivolto a un patrimonio che rappresenta l’identità di Ferrara, la spinta verso un turismo responsabile” racconta la professoressa Lorenza Cenacchi, referente del team.

“All’interno della scuola, abbiamo raccontato agli studenti e alle studentesse delle classi terze ‘Ferrara antica’ e ‘Ferrara nuova’, presentando le mura, il passaggio tra ieri e oggi” racconta Valentina, una delle studentesse di Moenia Green. Oggi studia Giurisprudenza a Bologna. “Scoprirne la storia e poi vederle un po’ trascurate mi aveva colpito. Mi rende felice il fatto che il Comune stia intervenendo sulle mura. Hanno ascoltato anche la nostra parola” dice.

Secondo la professoressa Cenacchi, il lavoro di diffusione all’interno del Liceo Carducci da parte degli studenti e delle studentesse di Moenia Green ha fatto sì che “molti ragazzi e ragazze hanno sviluppato un interesse nei confronti delle mura delle città e alcuni di loro si sono proposti per fare podcast sulla storia delle mura. Qualcosa è avvenuto anche se abbiamo lavorato durante il periodo delle ‘zone rosse’, quindi non è stato facile”. La classe in diversi incontri ha stimolato anche l’impegno degli amministratori, in linea con una sensibilità presente a partire dalla presentazione del programma del sindaco Fabbri, eletto nel 2019, che aveva “dichiarato che avrebbe speso un milione all’anno per ristrutturare le mura” spiega Cenacchi.

 


La visita di monitoraggio del team Moenia Green

Dal Comune inviano un elenco degli interventi realizzati e programmati sulle mura, uno dei beni che hanno garantito alla città di Ferrara l’iscrizione alla World Heritage List UNESCO. Misurano circa 9 chilometri, rappresentano una fortificazione eretta a partire dal Medioevo. Tra le azioni ci sono "Un chilometro di mura all'anno", per il restauro conservativo e progressivo di un chilometro di mura all'anno. La nuova Casa dell'Ortolano, per il recupero di un'antica residenza bracciantile realizzata tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo che sarà a servizio del sistema cicloturistico delle mura. I lavori sono stati consegnati a gennaio 2023, per un investimento di 1,3 milioni di euro. C’è poi il nuovo punto di  accoglienza e informazione turistica a Porta Paola, che è gestito dalla Strada dei Vini e dei Sapori: il recupero dell’ingresso monumentale, danneggiato dal sisma del 2012, è uno degli interventi realizzati nell’ambito del progetto “La grande cornice verde” finanziato a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione nel ciclo 2014-2020. E ancora: apertura di un nuovo locale incastonato nel complesso delle mura e affacciato su piazzale Donatori di Sangue; indagine archeologica (in corso) sulle mura meridionali, a ridosso della Fortezza. 

“A settembre scorso sono terminati i lavori di consolidamento del baluardo di Sant'Antonio, contestualmente lavori sono stati realizzati anche al baluardo di San Pietro, dove è stato effettuato il disboscamento e la rimozione della vegetazione infestante, e dannosa per l'integrità delle mura” spiegano dal Comune. Hera intanto ha rinnovato l'intero impianto luci lungo l'anello delle mura, con l'installazione di supporti - condivisi con la soprintendenza - e di luci led a basso impatto energetico. Gli interventi continueranno con i fondi Pnrr (1,5 milioni di euro), che prevedono la riqualificazione dell'accesso Est della città, anche con la creazione di un percorso ciclo-pedonale attorno alle fortificazioni.

 


Il Team presenta la ricerca di monitoraggio svolta

 

“Con la classe - ricorda Cenacchi - abbiamo contattato una decina di esercizi commerciali affacciati sulle mura, che ci hanno spiegato come dal loro punto di vista questo progetto aveva riqualificato la zona. Non sappiamo se anche noi abbiamo dato un contributo, non riesco a misurarlo, ma so che c’è un grande fermento intorno alle mura” spiega la professoressa, che nell’anno scolastico 2022-2023 con il team City Lung ha avviato un’altra azione di monitoraggio civico su un progetto che riguarda la mobilità sostenibile e lo sviluppo turistico della città, che ha riqualificato l’Ex teatro Verdi trasformato in open lab.

In continuità, perché anche il progetto monitorato da Moenia Green prevede di fare delle mura le protagoniste di nuovi itinerari turistici. “Un patrimonio che Ferrara aveva un po’ trascurato, perché era diventata una zona selvaggia, pericolosa” spiega Cenacchi. Il primo a rivolgere un pensiero al recupero delle mura fu Giorgio Bassani, lo scrittore ferrarese tra i fondatori di Italia Nostra.

Tra le ricadute civiche del monitoraggio realizzato dagli studenti e dalle studentesse (il loro giudizio sul progetto, espresso nel report Monithon, è che si tratti di un intervento molto utile ed efficace) è la pubblicazione di tutto il materiale sul portale del CDS, un’istituzione culturale delle città di Ferrara, nato nel 1972 all’interno del Consiglio di Fabbrica della Montedison, prima come strumento di comunicazione e documentazione a favore dei lavoratori, per diventare successivamente una iniziativa editoriale e quindi un centro di iniziative di ricerca, di studio e di dibattito su una vastità di temi che andavano ben oltre l’ambito sindacale e il contesto locale. CDS nel frattempo è diventato Centro Documentazione Ricerca e Studi.
Tra i materiali disponibili c’è anche il video L’ultima firma, l’elaborato creativo finale del team, che offre un’interpretazione originale della storia delle mura, in uno scenario distopico ma non troppo. “Il messaggio che abbiamo voluto dare - spiega Valentina, una delle studentesse del team - è di non trascurare mai qualcosa di così importante e che anche in uno scenario apocalittico si trova la scintilla che può far rinascere tutto”.

Per visualizzare il contenuto Video devi accettare i cookie Video cliccando sul banner dei cookie in fondo alla pagina e poi aggiornare la pagina