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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

Alziamo la voce!

Noi siamo i ragazzi dell’istituto superiore Asproni-Fermi di Iglesias, frequentiamo l’indirizzo informatico e attualmente siamo nella classe Quinta sezione B. Abbiamo preso parte all’iniziativa di OpenCoesione (un progetto di open government sulle politiche di coesione in Italia con lo scopo di promuovere l'efficacia degli interventi attraverso la pubblicazione dei dati sui progetti finanziati e una diffusa partecipazione civica) scegliendo il progetto del Centro Intermodale della nostra città Iglesias.

Abbiamo scelto questo progetto perché è cruciale per rendere più agevole la mobilità generale dei viaggiatori, poichè il sevizio attualmente offerto è scadente. Il nostro obiettivo è quello di informare i cittadini dei progressi riguardanti la realizzazione dell’infrastruttura.

Il nome del nostro Team è “Viaggiatori senza Voce”, perchè spesso chi usufruisce dei trasporti pubblici non riceve l’attenzione e il rispetto che merita (per questo “senza voce”). Non ci è voluto molto per metterci d’accordo sul nome, mentre per quanto riguarda il logo ci è voluto un po’ di più. La scelta finale, nonchè quella in utilizzo attualmente, è stata unanime in quanto il logo rappresenta un pendolare che guarda attraverso le porte di un treno un paesaggio composto da grattacieli illuminati.

Abbiamo svolto la maggior parte del lavoro in classe, a partite dalla suddivisione dei compiti. Ognuno si è proposto per un ruolo specifico e poi a votazione abbiamo deciso chi avrebbe fatto cosa. Successivamente la sezione dei Social Media Manager ha provveduto alla creazione degli account nei vari social (Facebook, Instagram, Twitter, Youtube). Oltre a questi i coder hanno provveduto alla creazione del sito web (www.viaggiatorisenzavoce.it) riprendendo i colori del logo come grafica proncipale.

Il nostro obiettivo è quello di informare i cittadini di Iglesias e dintorni su come procedono i lavori del centro Intermodale esollecitare chi di dovere la conclusione dei lavori ancora in corso.

La ricerca è rivolta a tutti i cittadini interessati allo sviluppo infrastrutturale della città, perché questo progetto è senza ombra di dubbio un punto fondamentale in tutto ciò.

É rivolta a chi è interessato a sapere come e perché buona parte della spesa pubblica del comune è stata indirizzata a questo progetto.

 É, infine, rivolta a tutti i pendolari desiderosi che quest’opera venga completata nei tempi prefissati.

Abbiamo deciso di cercare di partecipare ad una seduta di un consiglio comunale, per avere lo spazio necessario per porre le giuste domande a cui noi tutti vogliamo risposta.

Speriamo di non incontrare ostruzionismo dall’apparato burocratico della città, ma nel caso ci fosse non ci spaventiamo e cercheremo metodi alternativi per avere le risposte dovute ai cittadini.

Il nostro principale obbiettivo è proprio questo, fare chiarezza su questa cortina fumogena chiamata burocrazia. Vogliamo che il nostro progetto sia d’esempio per la comunità, così da rendere i cittadini consapevoli che hanno il diritto di sapere, di fare domande, di capire la cosa pubblica.

I coder e gli analisti si sono innanzitutto soffermati sull’analisi dei pagamenti e degli impegni del comune fissati in fase progettuale. Si è riscontrato sin da subito un enorme ritardo nei pagamenti, aggravato da una quantità di denaro molto inferiore rispetto a quanto dovuto.