Il 17 luglio 2022 si presenta alla cittadinanza di Sora (FR) "Dentro/fuori", documentario che racconta in maniera intima ed esaustiva le sensazioni dei ragazzi in rapporto alla pandemia. Lo hanno realizzato i ragazzi del liceo scientifico della cittadina laziale, con la regia di Guido Massimo Calanca, nell'ambito del progetto “Cinema e Scuola. Visioni Fuori luogo”, promosso dagli allora MIUR e MIBACT in collaborazione con l’Associazione Centro Internazionale CinemAvvenire. Quando lo racconta, la professoressa Angela Bianchi definisce gli studenti “i nuovi Dream Warriors”, e fa riferimento al team del liceo “Da Vinci” che nell’anno scolastico 2015-2016 ha preso parte al percorso didattico A Scuola di OpenCoesione. “È una sorta di passaggio del testimone: tutti i ragazzi del liceo sono ‘cittadini attivi’ e sono riconosciuti come Dream Warriors” racconta Bianchi.
Facciamo un passo indietro. Nel 2015 a Sora, città natale di Vittorio De Sica, uno dei più importanti cineasti italiani, non c’era un cinema, perché la sala locale non era stata selezionata per il processo di digitalizzazione in corso.
“Era una ferita per il territorio” dice Bianchi, che con i suoi guerrieri del sogno decise di affrontare il tema intraprendendo il monitoraggio civico del progetto che aveva coinvolto il cinema in un paese vicino, Isola Liri, all’interno del percorso ASOC 2015-2016. Gli studenti e le studentesse del quarto anno, scelgono di non fermarsi al monitoraggio e passano all’azione. È il Comune a bussare alle porte del liceo, nel settembre del 2016: chiede supporto per rispondere a un bando della Regione Lazio per promuovere il cinema, e i Dream Warriors, con l'associazione CinemAvvenire e il coordinamento della professoressa Bianchi, scrivono e vincono questo bando, che ottiene anche il supporto all'Accademia del Cinema italiano.
Così, a Sora (FR) arriva per la prima volta una rassegna, a cui partecipano anche attori e registi come Matteo Rovere, Paolo Virzì, Edoardo Leo, Stefano Fresi, Valerio Mastandrea. “Abbiamo scritto email in cui dicevamo loro che avevamo bisogno del supporto del mondo del cinema per sensibilizzare la cittadinanza su quel che stavamo facendo” sottolinea Bianchi. Gli studenti e le studentesse introducono le proiezioni e intervistano attori e registi sul palco.
“Da quel momento, sono diventati promotori culturali della città” aggiunge la professoressa Bianchi, che oggi dirige un Istituto scolastico della provincia di Roma, ma continua a lavorare con i nuovi Dream Warriors.
Nel 2017, i ragazzi collaborano con il Comune per la realizzazione della rassegna Cinema sotto le stelle, e dal 2017 al 2018 organizzano anche due corsi di ripresa e montaggio a scuola con Tiziano Rea e Andrea De Sica, uno dei nipoti di Vittorio. Nel 2019 presentano alla Regione Lazio il progetto Back to Dream, e nel dicembre di quell’anno organizzano una nuova rassegna cinematografica a Sora.
“Nel 2017 i ragazzi del corso, utilizzando gli scarti di una fabbrica di materassi di Sora, hanno costruito una sala cinema in un’aula del liceo. Mancavano però schermo e proiettore, che un’altra classe ha potuto acquistare partecipando al progetto della Regione Lazio ‘Video Contest - un’idea di classe’, vincendo il secondo premio. La sala cinema del liceo scientifico è attualmente l’unica sala cinematografica della città” racconta Bianchi.
Alessio Porretta è uno dei Dream Warriors. Oggi studia Architettura all’Università di Firenze, è all’ultimo anno. “Il lavoro di monitoraggio civico che abbiamo fatto -racconta- ci ha aperto un mondo e ci ha dato la possibilità di far tornare l'usanza del cinema nella città”. È lui ad aver disegnato il logo del team, indicativo del percorso che i Dream Warriors stavano realizzando: #cinevolution. L’evoluzione legata al cinema. “È stato importante mettermi alla prova e sviluppare questa mia creatività, un’esperienza che ho portato anche all’Università. Quando siamo usciti, abbiamo fatto un passaggio di testimone con la classe dopo di noi, collaborando con loro e supportando i nuovi Dream Warriors”.
Tra le sue compagne di classe c’è anche Ludovica Francesconi, che racconta: “Per vedere film al cinema dovevamo andare a Frosinone, il che significa 40 minuti di macchina, una cosa impossibile per degli adolescenti”. Oggi Ludovica è diventata attrice professionista e riconosce l’importanza dell’esperienza fatta nei Dream Warriors per il suo percorso di formazione. “Per me è stata una grande opportunità: volevo diventare attrice, ma arrivando da un piccolo paese e studiando al liceo scientifico, per me era molto difficile capire come approcciarmi a questo mestiere. Mi è servito incontrare attori e registi, parlare con loro e confrontarmi con questo mestiere realmente. È stato fondamentale per la mia carriera”.
L’esperienza con i Dream Warriors, spiega Ludovica, l’ha aiutata a comprendere anche il potenziale del cinema, capace di “aggregare le persone, come si è visto nel momento in cui abbiamo organizzato il festival quando la città è accorsa a vedere il film e a incontrare queste persone. Lì mi sono resa conto della potenza del mezzo audiovisivo”.
La fiaccola della settima arte a Sora è ancora accesa grazie a un sogno, quello dei Dream Warriors, che continua a trasformarsi in realtà, frutto dell'innesco di ASOC e della passione messa in campo dagli studenti e dalla loro docente.