Abbiamo scelto una tematica attuale per descrivere e far comprendere al meglio la realtà che ci circonda. I centri di riabilitazione per donne vittime di violenza non sono da sottovalutare, specialmente nell’ultimo anno in cui sono verificate tante tipologie di violenze. Per noi del team ‘’scarpette rosse’’ è essenziale far cogliere il messaggio che intendiamo mandare. Riteniamo importante la conoscenza di questi centri, e garantire che tutte le vittime che si concedono a queste associazioni abbiamo il meglio, la migliore riabilitazione psicologica. Proprio per questo motivo tentiamo di sensibilizzare e diffondere tramite i social media, mezzo più efficacie per le nuove generazioni, situazioni che ci permettano di comprendere atteggiamenti che assumono queste vittime in cerca di aiuto.
Durante il nostro percorso abbiamo fatto diverse ricerche e scoperte: abbiamo cercato inizialmente di individuare in percentuale quante sono le donne che subiscono violenza; dopo ci siamo soffermati e soffermate sui tipi di violenza e sui modi differenti con cui questa viene messa in atto; poi abbiamo scoperto che purtroppo molte donne non denunciano e abbiamo provato ad individuare le cause; infine ci siamo informati sui mezzi messi a disposizione dello stato per aiutare queste donne. Attraverso grafici e post abbiamo riassunto tutto quello che abbiamo scoperto e lo abbiamo reso pubblico. Successivamente abbiamo fatto un’intervista con l’assessore della città di Palermo per avere dei chiarimenti riguardo i servizi residenziali per le donne vittime di violenza, successivamente il tutto è stato caricato sui social in modo tale da poter fare sensibilizzazione su un argomento così tanto importante.
Il progetto in esame è un progetto che non smetteremo mai di monitorare perché purtroppo le donne vittime di violenza sono ancora tante. Per questo motivo è importante continuare a parlare di case rifugio e continuare a sensibilizzare su questo tema, spesso messo in secondo piano.
Noi continueremo a seguire questo progetto, informandoci e cercando diffondere queste informazioni a più persone possibili. Seguiremo la vicenda e gli eventuali progressi che potranno essere attuati per tutelare le donne.