Open Data, Monitoraggio Civico,
Politiche di Coesione nelle scuole italiane
Il diritto all'accesso civico semplice riguarda la possibilità di accedere a documenti, informazioni e dati oggetto di pubblicazione obbligatoria sulla sezione “Amministrazione trasparente” dei siti internet delle pubbliche amministrazioni (secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 33 del 2013). Può essere esercitato da chiunque in caso di mancata pubblicazione degli stessi da parte dell'amministrazione. Il diritto si esercita inviando via PEC una richiesta al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’amministrazione di riferimento.
L'Accordo di Partenariato è il documento che ogni Stato membro predispone e che viene successivamente approvato dalla Commissione. Serve a definire la strategia e le priorità di tale Stato membro nonché le modalità di impiego efficace ed efficiente dei fondi SIE al fine di perseguire la Strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Ad oggi è possibile consultare sia quello relativo alla programmazione 14-20 che quello della più recente programmazione 21-27.
Insieme di attività con cui un insieme di persone, ad es. un’organizzazione o un gruppo di interessi, cerca di dare sostegno ad un’idea, a un modello di comportamento, a una specifica iniziativa di carattere politico o sociale, al fine di influenzare gli indirizzi delle politiche pubbliche, l’allocazione delle risorse o altre decisioni che hanno un impatto concreto sulla vita dei cittadini.
È la sezione dei siti internet delle pubbliche amministrazioni (Comuni, Regioni, Ministeri, Aziende sanitarie, Prefetture, Società partecipate ecc.) in cui sono pubblicati tutti i dati e le informazioni inerenti l’attività degli Enti, la loro organizzazione, quante risorse spendono e il modo in cui lo fanno: un ottimo punto di partenza per iniziare una ricerca di monitoraggio civico. La pubblicazione di questa pagina è prevista dal decreto legislativo n. 33 del 2013, che ne definisce i contenuti. Tramite lo strumento dell’accesso civico semplice ogni cittadino può richiedere la pubblicazione di eventuali informazioni mancanti.
L'Autorità di Gestione è un organismo pubblico o privato, nazionale (es: un Ministero), regionale o locale, nominato e approvato da uno Stato membro della UE per gestire e attuare un programma operativo (Programma Nazionale - PN o Programma Regionale - PR per il 2021-2027). Le sue principali responsabilità sono:
assicurare che le attività selezionate per il finanziamento corrispondano ai criteri indicati dal programma operativo
garantire che i prodotti e i servizi cofinanziati siano conformi alle normative nazionali ed europee
registrare e archiviare dati e informazioni sul finanziamento
assicurarsi che i risultati ottenuti dal programma operativo siano adeguatamente valutate
Un organismo pubblico o privato, un soggetto dotato o non dotato di personalità giuridica o una persona fisica, che è responsabile solamente dell’avvio oppure sia dell’avvio che dell’attuazione delle operazioni.
È la base di partenza della ricerca di monitoraggio civico, uno schema grafico con il quale si raccolgono e sintetizzano i dati, le informazioni e gli aspetti principali del progetto da monitorare scelto a seguito della Data expedition.
Il quadro di riferimento della politica di coesione prevede cicli di 7 anni, cui si aggiungono 3 anni per la conclusione effettiva degli interventi che, altrimenti, vengono definanziati (per il ciclo 2007-2013, gli anni aggiuntivi erano 2). Vi è quindi una sovrapposizione tra i cicli: la conclusione degli interventi del ciclo 2014-2020 è prevista per il 2023, nel frattempo è stato avviato il nuovo ciclo 2021-2027.
Le risorse delle politiche di coesione sono allocate secondo un criterio territoriale che favorisce le aree più svantaggiate. Per quanto riguarda le risorse europee, le regioni con un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria sono le maggiori destinatarie dei fondi. Nel corso dei periodi di programmazione le regioni italiane sono state suddivise in: “Obiettivo 1/Obiettivo 2” (fino al 2000-2006), “Convergenza/Competitività” (nel periodo 2007-2013), “Regioni meno sviluppate/Regioni in transizione/Regioni più sviluppate” (nei periodi 2014-2020 e 2021-2027). Per il ciclo 21-27 la suddivisione è la seguente:
Per quanto riguarda la politica di coesione finanziata con risorse nazionali, il criterio di classificazione non cambia rispetto al ciclo precedente.
Il concetto di coesione territoriale è stato inserito dal più recente Trattato sull'UE, il Trattato di Lisbona firmato nel 2007 ed entrato in vigore il 1° dicembre 2009, come obiettivo generale della politica europea accanto a quelli di coesione economica e sociale; la coesione territoriale indica uno sviluppo armonioso ed equilibrato tra i territori e le Regioni che formano l’UE, volto a ridurre e prevenire gli squilibri e le disuguaglianze.
È un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, fondata negli Stati Uniti nel 2001, che ha lo scopo di rendere più agevole la concessione di licenze sulle opere protette da diritto d’autore e copyright. Tramite le licenze Creative Commons si sostituisce la tipica dicitura di diritto d’autore e copyright «tutti i diritti riservati» (all rights reserved) con quella più elastica di «alcuni diritti riservati» (some rights reserved), allo scopo di rendere davvero universali e accessibili, anche alla modifica, i contenuti prodotti.
Le licenze CC si possono applicare sia su opere online che offline e sono di sei tipi:
Attribuzione (CC BY): è il modello di licenza più ampio, in cui l’autore permette a chiunque di copiare l’opera, distribuirla, pubblicarla, creare delle opere derivate dall’originale, anche per usi commerciali, ma con l’obbligo di indicarne la paternità.
Attribuzione - Condividi allo stesso modo (CC BY-SA): l’autore autorizza chiunque a copiare, distribuire e pubblicare l’opera, anche per usi commerciali, indicandone la paternità, ma a patto che i lavori derivati dall’opera siano a loro volta condivisi con la stessa licenza. Questa licenza è quella utilizzata dall’iniziativa Wikipedia.
Attribuzione - non opere derivate (CC BY-ND): l’autore autorizza chiunque a copiare, distribuire e pubblicare l’opera, anche per usi commerciali, sempre indicandone la paternità, ma non ne permette la modifica e l’elaborazione.
Attribuzione - non commerciale (CC BY-NC): l’autore autorizza chiunque a copiare, distribuire e pubblicare l’opera, sempre indicandone la paternità, ma solo per scopi non commerciali.
Attribuzione - non commerciale - condividi allo stesso modo (CC BY-NC-SA): l’autore autorizza chiunque a copiare, distribuire e pubblicare l’opera, indicandone la paternità e solo per scopi non commerciali, a patto che i lavori derivati dall’opera siano a loro volta condivisi con la stessa licenza.
Attribuzione - non commerciale - non opere derivate (CC BY-NC-ND): l’autore autorizza chiunque a copiare, distribuire e pubblicare l’opera, indicandone la paternità e solo per scopi non commerciali, ma non ne permette la modifica e l’elaborazione.
Il CUP identifica univocamente in Italia un progetto di investimento pubblico ed è composto da una stringa alfanumerica di 15 caratteri. Ad ogni CUP corrisponde un set di dati (c.d. corredo informativo) che fotografa la decisione dell'ente di realizzare lo specifico progetto e comprende al suo interno le informazioni necessarie per identificare e classificare tale intervento.
La data expedition è una vera e propria spedizione nel mondo dei dati, in cui si può mappare territori inesplorati, scoprire storie nascoste e risolvere misteri irrisolti nella Terra dei dati (https://bit.ly/3u3SVBW). Durante una data expedition si va "a caccia di dati" per indagare su un progetto finanziato sul proprio territorio, prendendo spunto dal portale OpenCoesione. I ruoli principali della data expedition sono:
Project Manager: Il project manager deve seguire tutte le fasi del progetto, avere sempre tutto sotto controllo e coordinare il lavoro degli altri. Deve inoltre avere un alto grado di problem solving, poiché si troverà a gestire situazioni complesse.
Blogger: Il blogger crea e aggiorna il blog per la diffusione del progetto. Scrive post mai troppo lunghi, ma in grado di attirare subito l’attenzione dei lettori e tenerli attaccati allo schermo
Social media manager: il social media manager crea e mantiene una presenza online riconoscibile e ipnotica, monitorando e rispondendo ai vari commenti che arrivano sui differenti profili social (like, tweet, share, DM, ecc.).
Designer: il designer è in grado di trasformare in un’immagine quello che gli altri spiegano a parole, trasformando idee in schizzi e diagrammi con l'aiuto di font, layout e colori. Trasforma un’idea complessa in una creazione leggera come una nuvola di zucchero filato.
Analista: l’analista cerca, trova e si diverte a “smanettare” con i dati, traduce le sue intuizioni in ipotesi che possono essere seguite e approfondite dagli altri.
In italiano detto anche “giornalismo dei dati o di precisione”, è una forma di giornalismo che utilizza numeri e dati quantitativi per realizzare inchieste e reportage soprattutto grazie alle nuove tecnologie. Ad esempio, un articolo di data journalism può basarsi sulla ricerca e sull’elaborazione di dati da diverse fonti e la loro rappresentazione in forma di grafici, mappe e infografiche. In molti casi, il data journalism può essere un esempio di giornalismo civico o partecipativo.
È un contenitore che raccoglie in tempo reale, organizza e conserva dati in multipli dataset.
È una collezione di dati strutturati estratti da un database. Nei casi più semplici si presenta sotto forma di tabella, dove i dati sono distribuiti su righe e colonne. Un dataset può essere anche un insieme di immagini o di file audio. Strumenti per gestire o creare un dataset sono, ad esempio, i fogli di calcolo.
I dati primari sono quelli raccolti attraverso attività svolte direttamente in prima persona, attraverso strumenti come il questionario, l’intervista, l’osservazione, il registro o il focus group. I dati secondari sono invece quelli già raccolti da altre persone, organizzazioni o amministrazioni, come nel caso di vari tipi di documenti, diari, statistiche ufficiali e altre ricerche.
In italiano “ricerca a tavolino”, indica l’attività di ricerca, valutazione ed elaborazione di dati e informazioni già disponibili e raccolte da fonti ufficiali (es. Istat).
Sono i soggetti – ad esempio, gli utenti di un servizio o gli appartenenti ad una determinata comunità locale – che ultimamente subiscono gli impatti (che si assume siano positivi, ma potrebbero essere anche negativi) dei progetti finanziati. Il monitoraggio civico normalmente assume la prospettiva dei beneficiari per valutare l’efficacia degli interventi.
È il diritto di ciascun individuo a chiedere ed ottenere la cancellazione dei propri dati personali nel momento in cui viene meno l'interesse pubblico a conoscere la notizia (ad esempio: il proprio nome e cognome in relazione ad un’inchiesta giudiziaria). Il diritto all’oblio non è però senza limiti, è il giudice che valuta ogni caso concreto in Tribunale. La normativa di riferimento (art. 17 del Regolamento europeo generale per la protezione dei dati personali n. 2016/679) prevede l'obbligo per i titolari di informare della richiesta di cancellazione altri titolari che trattano i dati personali rimossi.
In italiano “ricerca sul campo”, indica l’attività di creazione di nuove informazioni attraverso interviste, sondaggi, questionari ecc.
In informatica un foglio elettronico, chiamato anche foglio di calcolo, è un software che consente di operare in maniera efficiente su una più o meno grande mole di dati con calcoli, funzioni aritmetico-matematiche e relativi grafici. Il principio su cui si basa è quello di fornire una tabella, detta anche foglio di lavoro, formata da celle in cui si possono inserire dati, numeri o formule. Le formule possono essere definite a mano oppure facendo uso di funzioni predefinite e rese disponibili all'utente. Le celle sono la base fondamentale del foglio di calcolo. Esse, per essere riconoscibili, sono costituite da una lettera e un numero. Le colonne sono indicate dalle lettere, le righe dai numeri.
Il foglio di lavoro permette di:
I software più diffusi sono:
Il Freedom of Information Act (FOIA), diffuso in oltre 100 paesi al mondo e introdotto in Italia dal decreto legislativo n. 97 del 2016, è la normativa che garantisce a chiunque il diritto di accesso totale alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni, salvo i limiti a tutela degli interessi pubblici e privati stabiliti dalla legge.
Sono i fondi specifici con cui si realizza la politica di coesione, cui è destinato circa un terzo del; questi sono gestiti congiuntamente dalla Commissione europea e dai paesi dell’UE e sono:
L’utilizzo di questi fondi richiede un necessario cofinanziamento da parte dei singoli Paesi.
Le risorse nazionali dedicate alla politica di coesione per effettuare “interventi speciali” in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni sono affidate al Fondo di Sviluppo e Coesione (ex Fondo Aree Sottoutilizzate) e ad altri fondi complementari la cui dotazione non è fissa nel tempo ma dipende da decisioni del Parlamento nel corso degli anni.
Sono dati, persone, istituzioni o documenti in grado di fornire informazioni sui fatti e fenomeni. Nel report di monitoraggio civico, è necessario citare la fonte per ogni informazione riportata.
Il format della narrazione è la modalità, la forma con cui si sceglie di raccontare una storia. Di seguito alcuni esempi di format, per ulteriori approfondimenti consultare il Vademecum di supporto alle attività di monitoraggio civico, a questo link.
È la tecnica che permette di associare a un dato, in formato digitale, delle coordinate che ne fissano la posizione sulla superficie terrestre. Per fare esempi conosciuti, un sistema in cui gli elementi vengono georeferenziati è Google Maps, in cui è possibile cercare località di interesse delle quali viene fornita, oltre alle tipiche informazioni ricavabili da un motore di ricerca, la posizione geografica sulla mappa.
È una forma di giornalismo in cui sono i cittadini stessi a raccogliere dati e informazioni sul territorio per realizzare notizie e inchieste, mettendole a disposizione di tutti (pubblicandole ad esempio su un blog online o un social network) e permettendo a chiunque di poter commentare e contribuire, dopo aver fatto ovviamente una verifica preliminare dei contenuti proposti.
È una forma di giornalismo “collaborativo” in cui il giornalista realizza inchieste e reportage con la collaborazione di cittadini o comunità civiche, particolarmente interessate o appassionate al tema, danno il proprio contributo attivo, ad esempio, raccogliendo e analizzando dati e informazioni, o scambiando notizie e idee.
È un codice numerico che identifica un team-classe partecipante al percorso A Scuola di OpenCoesione. Si trova nella sezione in alto a sinistra della pagina del team, dedicata ai dati di anagrafica del gruppo classe.
È una raccolta di dati effettuata seguendo un processo produttivo complesso che ha come obiettivo la produzione di informazione statistica, cioè la produzione di descrizioni riassuntive di carattere quantitativo riguardanti un fenomeno collettivo. Un’indagine statistica si compone di diverse fasi, le principali sono: progettazione, realizzazione, elaborazione, presentazione e diffusione.
È il risultato di differenze e rapporti tra le variabili raccolte, aiuta a descrivere in modo sintetico un fenomeno statistico. Per esempio: il tasso di occupazione di una popolazione è un indicatore statistico del mercato del lavoro che si calcola come rapporto percentuale tra il numero di persone occupate e la popolazione.
Indica l'entità e l'avanzamento della fase di realizzazione fisica dell'intervento (es. Km di percorsi ciclabili previsti e realizzati, mq di superficie riqualificata, ecc.).
È il risultato della combinazione di diversi indicatori, magari mediante l’uso di operatori matematici. Per esempio: l’indice di matrimonialità maschile è il rapporto tra numero di coniugati maschi e la totalità della popolazione maschile: l’indice di massa corporea (BMI) è il rapporto tra il peso corporeo (kg) e la statura (metri) al quadrato.
È la rappresentazione, tramite l’utilizzo combinato di testi ed elementi grafici (come diagrammi a torta, mappe, tabelle ecc.), di dati, statistiche, informazioni, notizie. La parola è la fusione di due termini inglesi (information e graphic, “informazione” e “grafico”). Lo scopo delle infografiche è quello di riassumere in uno spazio ridotto e in una forma più “accattivante” un numero considerevole di dati e informazioni, al fine di ottenere una semplificazione della comunicazione e della interpretazione dei concetti.
È l’Istituto nazionale di Statistica, l’ente di ricerca pubblico il cui compito è la realizzazione di statistiche ufficiali e il coordinamento delle attività degli enti e degli uffici che fanno parte del Sistema statistico nazionale.
La linea narrativa è la catena degli eventi (o degli atti) principali di una vicenda o di un racconto. Per ricostruire la linea narrativa di una storia che si vuole raccontare, bisogna individuare i tre momenti (o atti) principali:
È lo stile da privilegiare nella descrizione del progetto monitorato e nel racconto dei risultati ottenuti, all’interno del report di monitoraggio civico. La scrittura giornalistica mira ad essere comprensibile alla vasta maggioranza dei potenziali lettori, oltre ad essere nel contempo completa, coinvolgente e sintetica. Lo scopo in questo senso è quello di rispondere alle cinque domande canoniche, ritenute fondamentali per essere esaurienti: chi?, cosa?, dove?, quando? e perché?
È la diffusione di informazioni legate a un evento attraverso la pubblicazione di vari tweet in tempo reale.
Monithoner è il termine utilizzato per indicare la persona o il gruppo di persone che conducono un’attività di monitoraggio civico su progetti finanziati da risorse pubbliche, producono il report e lo pubblicano sulla piattaforma Monithon.
Monithon è una piattaforma indipendente di monitoraggio civico di progetti finanziati da risorse pubbliche. Si occupa in particolare delle risorse delle politiche di coesione in Italia, ed è basata sulla disponibilità di dati aperti sui singoli progetti finanziati. Al suo interno sono raccolti e liberamente consultabili i Report di Monitoraggio Civico caricati dai gruppi di monitoraggio.
Il monitoraggio civico delle politiche pubbliche è una forma di partecipazione attiva alla vita pubblica e di cittadinanza consapevole, in cui gruppi di cittadini condividono metodi, strumenti e attività per verificare come i soldi pubblici vengono spesi, a partire dai dati e dalle informazioni pubblicate in formato aperto dalle Amministrazioni responsabili. Fare monitoraggio civico su progetti che ricevono il sostegno di risorse pubbliche vuol dire raccogliere dati, evidenze, informazioni, news, intervistare gli attori coinvolti nell’ideazione e attuazione degli interventi, visitare luoghi e cantieri, favorire la trasparenza e la collaborazione, formulare proposte per il miglioramento dei progetti finanziati e delle politiche pubbliche.
Si riferisce alla visita esplorativa di progetti in corso, dove è possibile visitare fisicamente i cantieri o, più in generale, i “lavori in corso” e verificarne lo stato di avanzamento.
MoniTutor è una guida al monitoraggio civico dei progetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia elaborata dalla redazione di Monithon, che si attiva quando si comincia a compilare il report di monitoraggio sulla piattaforma www.monithon.eu. La guida contiene una serie di domande e suggerimenti che accompagnano il team di monitoraggio nelle proprie attività. Le informazioni e i suggerimenti della guida sono basate sulle caratteristiche del progetto scelto (es. stato di avanzamento, tipologia, ambito tematico, etc). Questo perché la MoniTutor ha lo scopo di interpretare e agevolare la lettura dei dati di OpenCoesione (anche quelli non pubblicati sulle pagine web del portale) o di altra fonte.
Rispetto agli 11 obiettivi tematici per il periodo 2014-2020 (vedi voce successiva), la nuova politica di coesione individua cinque priorità di investimento nei settori in cui l'UE può dare il massimo. Con il nuovo ciclo di programmazione 21-27, la politica di coesione rilancia cinque grandi obiettivi di policy: un’Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale, più vicina ai cittadini.
Per il ciclo di programmazione 2014-2020, rappresentano i temi e le aree a cui sono destinati i contributi dei fondi europei della politica di coesione. I fondi della politica di coesione per il periodo 2014-2020 sono concentrati su undici obiettivi tematici, si basano sulle priorità dettate dalla Strategia “Europa 2020” e sono indicati nel Regolamento UE n.1303/2013.
Gli Open Data (o dati aperti) sono dati accessibili, disponibili online e che possono essere liberamente riutilizzati e distribuiti senza nessuna restrizione. I requisiti tecnici di disponibilità e accessibilità richiedono che i dati debbano poter essere scaricati in formati non solo leggibili ma anche modificabili. Gli Open Data contribuiscono a rendere le amministrazioni pubbliche più aperte e trasparenti, nel rispetto però della normativa sulla privacy, che tutela il diritto alla riservatezza.
L’Open Government (o governo aperto) è la strategia di “apertura” del Governo, e quindi anche dei dati pubblici, avviata nel 2009 dall’ex presidente degli U.S.A. Barack Obama e, a seguire, da altri Paesi, Italia compresa, allo scopo di rendere procedimenti e decisioni pubbliche più trasparenti e aperti alla partecipazione dei cittadini.
OpenCoesione è l’iniziativa di governo aperto che promuove i principi di trasparenza, collaborazione e partecipazione nell’ambito delle politiche di coesione in Italia. Sul portale www.opencoesione.gov.it si possono navigare i dati pubblicati in formato aperto relativi ai singoli progetti finanziati sull’intero territorio nazionale con i fondi delle politiche di coesione nazionali ed europei, a partire dai quali si può avviare una ricerca di monitoraggio civico. Con l’avvio del ciclo di programmazione 2021-2027 OpenCoesione ha avviato un processo di rinnovamento del sito, che è stato confermato come portale unico sulla trasparenza delle politiche di coesione anche per il periodo in corso.
Sono politiche di investimento che finanziano programmi o singoli progetti per cambiare qualcosa in meglio, riducendo le disuguaglianze tra i territori e supportando chi è più indietro. Hanno come obiettivi principali quelli di sostenere la crescita economica, la creazione di posti di lavoro, la competitività delle imprese, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell'ambiente. Le politiche di coesione si distinguono da quelle ordinarie per l’intenzionalità dell’obiettivo territoriale e per l’addizionalità delle risorse, in quanto sono finanziate non solo da risorse europee ma anche nazionali. Per approfondire rispetto alle politiche di coesione europee: https://ec.europa.eu/regional_policy/it/faq/#7
Con il termine privacy si intende il diritto alla riservatezza e alla protezione dei propri dati personali, diritto fondamentale dell'individuo ai sensi della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (art. 8) ed è tutelato, in particolare, dal Regolamento europeo generale per la protezione dei dati personali (General Data Protection Regulation - GDPR) n. 2016/679. Secondo questa norma, ogni individuo può scegliere liberamente a chi rivelare le proprie informazioni personali e le modalità di trattamento di tali informazioni. Di conseguenza, è illecita qualsiasi divulgazione di dati personali del soggetto interessato in assenza di un suo esplicito consenso.
I Fondi inclusi nell’Accordo di Partenariato 2021-2027 devono essere attuati mediante Programmi Operativi elaborati dagli Stati membri o da un’autorità da essi designata. Si suddividono in Programmi Regionali (PR) e Programmi Nazionali (PN) attuativi dei Fondi Strutturali (FESR e FSE), i cui contenuti specifici sono stati valutati ed approvati dalla Commissione Europea. Ciascun programma definisce le priorità, gli obiettivi specifici, le dotazioni finanziarie del sostegno dei Fondi e il corrispondente cofinanziamento nazionale. Questi Programmi sono affiancati dai cosiddetti programmi complementari finanziati da una quota di risorse destinate al cofinanziamento nazionale.
Il punto di vista narrativo è la prospettiva dalla quale si sceglie di narrare una storia, che appare diversa a seconda di chi la racconta (il soggetto narratore). Per esempio, si può raccontare una storia in prima persona (racconto da protagonista), o in terza persona (racconto da osservatore).
È un documento ufficiale del ciclo 2007-2013 che ha lo scopo di fornire un quadro esauriente dell’esecuzione del programma operativo (PO). Veniva trasmesso dall’Amministrazione responsabile alla Commissione europea entro il 30 giugno di ogni anno. Conteneva informazioni sullo stato di avanzamento del programma operativo, la sua esecuzione finanziaria ed eventuali problemi riscontrati durante la sua attuazione. Le Relazioni di attuazione sono report che, per il ciclo 14-20 e a partire dal 2016 fino al 2023 compreso, lo Stato membro/autorità di gestione trasmette annualmente alla Commissione europea con finalità di monitoraggio dell’esecuzione del Programma operativo, in sostituzione della RAE del ciclo precedente. Esse contengono informazioni chiave sull’attuazione del Programma e delle sue priorità con riferimento ai dati finanziari, agli indicatori comuni e specifici per Programma, nonché, a partire dalla relazione di attuazione annuale da presentare nel 2017, ai target intermedi definiti nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione.
Con il nuovo ciclo di programmazione 21-27, la Relazione di attuazione sparisce e le autorità di gestione sono tenute solo all’invio dei dati sulle operazioni che comprendono strumenti finanziari, sulla base di modelli previsti dai regolamenti.
È il report da pubblicare sulla piattaforma Monithon che contiene una descrizione del progetto monitorato e altri dati importati dal portale OpenCoesione. Ci sono inoltre il giudizio degli utenti sui risultati raggiunti dal progetto monitorato, i suggerimenti su come migliorare, oltre a una sezione metodologica finale. Il report di Monithon quindi riassume in un formato standard e comparabile, e facilmente fruibile dagli utenti esterni, i principali risultati delle ricerche condotte dai Team di ASOC.
È una registrazione video di ciò che l'utente visualizza sul proprio schermo. Normalmente si usa per effettuare tutorial o mostrare materiali digitali presenti nel proprio dispositivo e si accompagna lo screencast con una voce audio che spiega o presenta ciò che si vede a video. Talvolta è inclusa anche una finestra con il volto di chi sta parlando, oppure può esserci una colonna sonora.
È un'immagine corrispondente a ciò che viene visualizzato in un determinato istante sullo schermo di un monitor, di un televisore o di un qualunque dispositivo video. L'immagine diventa screenshot quando viene copiata e salvata come file, e può rappresentare anche solo una porzione dello schermo. In italiano potrebbe essere tradotto con “immagine dello schermo” o “cattura dello schermo”, ma il termine inglese viene utilizzato maggiormente.
È il soggetto responsabile dell’attuazione del progetto, ossia il soggetto che percepisce il contributo finanziario.
È il soggetto pubblico o privato responsabile dell’avvio e/o dell’attuazione delle operazioni legate al progetto finanziato. Può corrispondere o meno al soggetto attuatore. A titolo di esempio, nel caso di un aiuto a un’impresa il beneficiario è l’impresa che riceve l’aiuto e nel caso della realizzazione di una infrastruttura il beneficiario è il soggetto (ad es. il Comune) che appalta i lavori.
È il soggetto che decide di finanziare il progetto. Si tratta generalmente di un'amministrazione pubblica centrale o regionale. (Fonte: OpenCoesione)
È il soggetto che realizza effettivamente il progetto. Nel caso di opere e lavori pubblici coincide con la società titolare del contratto di appalto che esegue materialmente l'opera. Per un progetto di acquisto di beni o servizi, il realizzatore è la società titolare del contratto di appalto chiamata a fornire i beni o ad erogare il servizio. (Fonte: OpenCoesione)
Il termine significa “Scienza dello Stato” e nasce nel sedicesimo secolo per indicare lo studio dei dati utili all’amministrazione degli Stati. La scienza statistica studia i fenomeni “di massa”, cioè i fenomeni collettivi, sia naturali che sociali, che possono essere studiati con metodi matematici, misurati e descritti quantitativamente.
Termine inglese usato per indicare l’atto del narrare, di raccontare una storia, al fine di promuovere e rafforzare concetti, valori o idee.
Il principio della trasparenza, inteso come accessibilità totale alle informazioni che riguardano l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, è stato affermato con il decreto legislativo n. 33 del 2013 e ampliato con il Freedom of Information Act (decreto legislativo n.97 del 2016), con l'obiettivo di favorire la partecipazione e il controllo diffuso da parte dei cittadini sull'operato delle istituzioni e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. In particolare, la pubblicazione dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni intende promuovere la partecipazione dei cittadini allo scopo di: assicurare la conoscenza dei servizi forniti, le caratteristiche quantitative e qualitative e le modalità di erogazione; prevenire fenomeni di corruzione e promuovere l’integrità; sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento.
L'Unione europea è un’unione politica ed economica che oggi coinvolge 27 Paesi (definiti “Stati membri”) del continente europeo. E’ stata istituita nel 1957 col nome “Comunità economica europea” (CEE) per rafforzare la collaborazione economica tra 6 Paesi (Belgio, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi e Lussemburgo). Nel 1993 il suo nome è stato sostituito con quello di “Unione europea” (UE).
La grande estensione e la diversità territoriale dell’Unione comportano differenze non solo geografiche e culturali, ma anche economiche e sociali, tra i diversi Stati membri e all’interno degli Stati stessi (è il caso delle Regioni, in Italia). Da qui è nata la necessità di una politica di solidarietà che potesse assicurare la coesione territoriale e lo sviluppo equilibrato in Europa.
È l'oggetto dell'osservazione di ogni fenomeno individuale che costituisce il fenomeno collettivo, per es: individui, famiglie, aziende. L’insieme delle unità statistiche prende il nome di “popolazione statistica”.
È una caratteristica che varia, o che può variare, di un fenomeno oggetto di osservazione. Può essere di due tipi: qualitativa (quando le modalità sono espresse da parole, aggettivi, avverbi, locuzioni, ecc., per es: Comune di residenza, colore dei capelli, professione, titolo di studio) o quantitativa (quando le modalità sono espresse da numeri: età, peso, reddito, altezza, numero aziende, ecc.). Ad esempio, se osserviamo il fenomeno collettivo “gruppo di studenti”, possiamo prendere in considerazione come variabili qualitative i loro Comuni di residenza, mentre è una variabile quantitativa la loro età.
Si riferisce all’analisi di progetti non ancora iniziati, dove cioè lo stato dei pagamenti risulta su OpenCoesione al 0%. Una volta verificato che il progetto non è effettivamente iniziato, l’obiettivo di questa analisi è quello di intercettare i motivi per i quali i lavori non sono ancora iniziati e suggerire possibili soluzioni. Inoltre, specialmente se la fase di progettazione non è ancora ultimata, è possibile anche verificare l’utilità del progetto “sulla carta” e fornire contributi su come rendere la futura realizzazione più efficace.
È l’atto del narrare con l’aiuto di elementi visivi e creativi come immagini, disegni, infografiche, video ecc., con lo scopo di coinvolgere meglio il pubblico e raccontare una storia più interattiva ed efficace. Per approfondire quali sono gli strumenti da utilizzare per realizzare visual storytelling (es: Canva, Timetoast, Infogram), consultare il Vademecum di supporto alle attività di monitoraggio civico, a questo link.