Durante quest’inusuale anno scolastico, abbiamo avuto l’opportunità di scoprire e partecipare al progetto “A Scuola di Open Coesione". L’adesione del nostro team all’attività di monitoraggio civico ci ha permesso di sviluppare importanti conoscenze e competenze in materia di cittadinanza attiva. Inoltre, ci ha aiutato a comprender meglio come vengono impiegati i fondi pubblici e se le opere con essi realizzate inducono benefici per la collettività. Il gruppo Anime Salve ha scelto di accendere i riflettori sulla riqualificazione di due beni, Parco Faber e ex Natale, confiscati a Castel Volturno di Caserta, alla criminalità organizzata. Ritenendo l’educazione alla legalità un tema estremamente importante, eravamo curiosi di apprendere come la rifunzionalizzazione avrebbe favorito l’integrazione sociale.
Siamo partiti dal portale “OPENCOESIONE”, dove abbiamo avuto modo di scegliere il progetto da analizzare. Dal momento che i dati trovati sul sito non erano del tutto esaustivi, abbiamo effettuato ulteriori ricerche e interviste. Il nostro primo ospite è stato il consigliere comunale Giuseppe Scialla, che ci ha informati circa gli enti beneficiari e le condizioni degli immobili. In seguito abbiamo incontrato la dott.ssa Antonella La Faci che, essendo funzionario amministrativo presso ISTAT, ci ha aiutato ad analizzare tutti gli elementi reperiti.
Dopo aver incontrato il RUP della regione Campania, con cui abbiamo ampiamente discusso di finanziamenti, siamo riusciti ad effettuare un sopralluogo dei beni a Castel Volturno. Anche durante quest’ultima fase siamo stati accompagnati dal dott.Giuseppe Scialla.
La ristrutturazione dei beni è stata completata , l'erogazione del finanziamento è circa al 66% dell'intera somma. Il comune dovrà proseguire con l'arredo delle villette e con i bandi per l'assegnazione alle associazioni beneficiarie.
Nonostante gli enti beneficiari delle strutture siano no-profit, pertanto esonerati da qualsiasi forma di guadagno, occorre mantenere attive le proposte sociali al loro interno e verificare che l’interezza dei fondi sia devoluta al rispettivo progetto di inclusione sociale. Inoltre, sarebbe necessario svolgere i bandi con rapidità, al fine di prevenire eventuali atti vandalici e criminali frequentemente presenti sul territorio. Per concludere, pubblicizzare le strutture potrebbe risultare utile per garantire un’utenza stabile e costante.