Con il progetto “Another Brick in the Palacoscioni” ci siamo impegnati a valorizzare le infrastrutture del nostro territorio, il quale troppo spesso viene ingiustamente criticato e sottovalutato. Proprio per questo motivo la ristrutturazione del Palacoscioni si è dimostrata un esempio lampante della rivincita del nostro territorio. Infatti esso ha ricevuto una ristrutturazione per ospitare le Universiadi di Napoli 2019 ed è, ad oggi, un centro che offre numerosi servizi per la società sportive locali e grandi opportunità per i giovani atleti. La somma totale di fondi stanziati per la ristrutturazione é di €618.321,56... tuttavia abbiamo scoperto che solo il 69% dei fondi sono arrivati a destinazione e nel corso del nostro monitoraggio abbiamo cercato di scoprire dove questi soldi siano finiti.
Il processo di indagine e scoperta è stato un passo significativo, anzi fondamentale, nel nostro percorso di monitoraggio dei fondi stanziati per la ristrutturazione del Palacoscioni. Per un lungo periodo ci siamo trovati in una situazione di stallo, non avendo nessuno che ci potesse dare ulteriori informazioni. Così abbiamo deciso di metterci in contatto con il consigliere regionale e siamo riusciti anche a parlare con il nostro sindaco, che si è mostrato subito disponibile ad aiutarci. Tuttavia, non siamo riusciti ad ottenere queste informazioni: questo è stato solo uno dei tanti ostacoli che hanno caratterizzato il nostro duro percorso. Così la frase che ci ha spinti ad andare avanti é stata: “le sfide sono ciò che rende la vita interessante, superarle e ciò che le dà significato!”.
In futuro, ci auguriamo di poter organizzare un incontro che ci permetta di continuare questo percorso e di assicurarci che la ristrutturazione della struttura del Palacoscioni venga portata a termine con il fine di poter essere utilizzata al massimo delle sue potenzialità, sia da giocatori professionisti, organizzando altri incontri anche a livello nazionale, sia da noi i giovani. Continueremo a tenerci in contatto con il sindaco e incoraggeremo i nostri coetanei ad utilizzare questa struttura ogni volta che sia possibile…
Se non valorizziamo noi il nostro territorio, chi lo farà?