Nella fase iniziale della nostra ricerca, relativa alla riqualificazione delle mura della Fortezza del Poggio Imperiale, abbiamo raccolto i dati relativi agli importi e alla periodicità dei pagamenti erogati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013. A tal fine abbiamo consultato gli open data disponibili sul sito di Opencoesione e abbiamo verificato lo stato di avanzamento del progetto, che risulta iniziato nel gennaio 2014 e concluso, in anticipo rispetto ai tempi previsti, nel maggio 2015. L’andamento dei pagamenti risulta avvenuto regolarmente con cadenza annuale; per quanto riguarda l’entità, abbiamo notato che, dopo una serie di erogazioni pressoché equivalenti, c’è stato un incremento notevole della somma versata a ridosso della conclusione del progetto. Al termine dei lavori, l’importo stanziato risulta erogato quasi interamente (99%). Per valutare il rilievo che tale intervento ha rivestito a livello locale e nazionale, abbiamo poi cercato dati di contesto relativi all’impatto che i beni culturali, e specialmente i parchi archeologici, hanno sulla vita di una comunità. Abbiamo quindi consultato le diverse banche accessibili dal sito ufficiale dell’Istat, riferibili agli anni 2017-2018, quindi vicini all’intervento in oggetto. Per quanto riguarda l'andamento dei pagamenti, possiamo osservare che: nel 2010 vengono effettuati i primi pagamenti, per un importo di 8790 euro; nel 2011 si è avuta un’erogazione più consistente, pari a 68435,72 euro; nel 2012 risultano versati 90346,72 euro e un pagamento del medesimo importo risulta ripetuto nel 2013. La percentuale maggiore dei finanziamenti risulta invece erogata nel 2014, per un totale di 4495303,07 euro; nel 2015 è avvenuto il saldo della somma rimanete, pari a 5817892,77 euro (Grafico 1). In questa fase della ricerca la nostra ipotesi di lavoro è che gli importi consistenti erogati negli anni finali del progetto siano stati destinati al pagamento delle imprese che hanno realizzato l’opera. Per quanto riguarda gli enti erogatori, la percentuale più consistente dell’importo risulta versata dal Comune di Poggibonsi (53%); una quota rilevante proviene dai Fondi di Rotazione (41%) e in misura minore (ca. 6%) dall’Unione Europea (Infografica 1). Dalla consultazione delle banche dati Istat abbiamo estratto informazioni relative alla distribuzione e natura dei luoghi di interesse culturale sul territorio nazionale e regionale (Infografica 2). Abbiamo notato che le aree e i parchi archeologici rappresentano una percentuale ridotta sul totale dei luoghi di interesse culturale in tutta Italia: nel 2017 infatti risultano censiti 287 istituti di questo tipo rispetto a 4489 luoghi di cultura. La concentrazione maggiore risulta però essere localizzabile nel Sud e isole e, in secondo luogo, nel Centro Italia. Per quanto riguarda la Toscana, su 528 musei e istituti similari risultano presenti 7 parchi archeologici, 3 dei quali localizzati nella provincia di Siena (Parco Archeologico della Preistoria del Monte Cetona, Area archeologica delle tombe di Dometaia e l’Archeodromo di Poggibonsi). I dati evidenziano dunque l’importanza del sito di cui ci stiamo occupando. Per quanto invece il numero di visitatori, la Toscana risulta la regione italiana che nel 2017 ha fatto registrare il maggior numero di presenze nelle strutture museali. Tra le varie province, quella di Siena ha attratto il 20% circa dei visitatori, seconda solo a quella di Firenze. Un dato interessante, disponibile a livello nazionale, è che una buona fetta (ca. 25%) di coloro che ha visitato nel 2017 almeno un museo, ha preferito un’area o un parco archeologico. Ciò dimostra il potenziale di attrattività del complesso monumentale di Poggibonsi. Come risulta dal grafico relativo ai pagamenti, l’interesse da parte delle istituzioni e dai finanziatori per la ristrutturazione delle mura della Fortezza è cresciuto notevolmente nel biennio 2013-2015. L’accelerazione nello svolgimento delle ultime fasi del progetto, che ha portato alla sua conclusione con alcuni mesi di anticipo, denota un crescente interesse dell’amministrazione nel dare risposta all’esigenza di restituire alla città la possibilità di godere di un bene artistico e culturale che rappresenta la storia e la memoria di Poggibonsi, reso più agevolmente fruibile. La ristrutturazione della Fortezza del Poggio Imperiale rappresenta una possibilità di ampliare il numero di turisti, sia italiani che stranieri, che visitano ogni anno i vari siti d’interesse culturale del nostro territorio. Per ampliare la nostra conoscenza del Parco, delle sue potenzialità turistiche e didattiche (in relazione soprattutto all'Archeodromo, la ricostruzione del villaggio medievale all'interno delle mura: vedi foto in alto) e valutare gli efficacia del progetto di ristrutturazione, ci riserviamo (se la situazione sanitaria lo consentirà) di organizzare una visita sul posto e di intervistare sia gli archeologi che gestiscono il parco sia gli utenti che lo frequentano.