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Articolo di Data Journalism

Passi avanti? La terra avanza ancora: la sicurezza è opzionale!

Il team “Operativi Gioacchino” si sta occupando del monitoraggio civico relativo all’intervento di ripristino delle zone montuose e collinari del comune di Rende Paese, in provincia di Cosenza.

A causa delle costanti piogge e del disboscamento che ha interessato le pendici del centro storico di Rende, nel primo decennio del 2000, diverse frane hanno interessato la zona causando danni alla viabilità, nonché all’impianto ambientale dello stesso comune, e dell’intera zona storica. La sicurezza del territorio e la protezione dei cittadini è stata compromessa in relazione a continui smottamenti di terreno che misto ad acqua, quindi pioggia, hanno piegato l’intera zona storica del rendese. Il comune attraverso i fondi europei e interfacciandosi con la Regione Calabria è intervenuto a partire dal 2007. I lavori nel progetto iniziale prevedevano la costruzione non solo di muri di contenimento, ma in particolare, la realizzazione di: Opere di drenaggio delle acque superficiali e profonde dalla zona medio-alta di frana; Canale per la deviazione delle acque, Opere di drenaggio delle acque superficiali e profonde dalla zona medio-bassa di frana, terrazzamenti.

Le ditte acquisite con regolare bando regionale hanno iniziato i lavori nel maggio del 2007. Il progetto doveva concludersi in meno di un anno. Ecco perché è molto strana la reazione che ci ha accompagnati nell’analisi di questo progetto, in quanto nel febbraio 2021, la zona risulta essere ancora cantierizzata e i fondi non completamente spesi.

Eventi recenti hanno messo in evidenza quanto la Calabria e i suoi beni siano “minacciati “dal dissesto idrogeologico, una piaga che, da anni, colpisce la nostra terra e a cui, servono fondi per poter rendere sicuro non solo il territorio, ma anche tutti i tesori che custodisce. La Calabria, infatti, vive di stagione in stagione, un costante stato d’emergenza in relazione al problema idrogeologico che ad oggi, è diffuso in maniera capillare a causa della sua conformazione geologica e geomorfologica caratterizzata da un’orografia (distribuzione dei rilievi montuosi) complessa e bacini idrografici generalmente di piccole dimensioni, che sono quindi caratterizzati da tempi di risposta alle precipitazioni estremamente rapidi.

In Calabria, in particolare, a rischio molto elevato si trova il 3,6 % del territorio, mentre per quanto riguarda i beni culturali, sono 408, circa l’8,3 %. Un quadro preoccupante, che fa emergere un’emergenza che non si può più ignorare, soprattutto a seguito dell’alluvione che il 21 Novembre ha provocato danni ingenti a Crotone e alla sua provincia. Consapevolezza di questa piaga è stata mostrata dall’ Assessore Regione all’ istruzione, Sandra Savaglio che ha promosso una serie di seminari sul dissesto idrogeologico, perché bisogna sollevare le coscienze e educare i ragazzi alla tutela del territorio. Un impegno che deve essere amplificato nel 2021, in modo da permettere ai cittadini di vivere in un territorio più sicuro.