L’INTEGRAZIONE: UN PUNTO D’INCONTRO
Dall’incremento della popolazione straniera presente a Regalbuto, e l’esigenza di avere un campo sportivo non distante dal centro urbano, nasce il progetto di ristrutturazione del campo sportivo sito in c/da Acquamara. L’intenzione del progetto è quello aumentare il grado di coesione ed integrazione dei migranti nella nostra comunità, implementando pratiche di condivisione e scambio interculturale e favorire una maggiore sensibilità sull’immigrazione, favorendo meccanismi virtuosi di comunicazione ed azione.
Siamo degli studenti dell’I.T.C “S. Citelli” di Regalbuto e, grazie all’opportunità offerta dal programma nazionale ASOC (A scuola di open coesione) del MIUR, abbiamo costituito il team “L’integrAZIONE scende in campo” con l’obiettivo di avviare un’iniziativa di monitoraggio civico sul progetto di riqualificazione del Campo di calcio a 7 in c.da Acquamara sito nel nostro Comune.
I lavori, finanziati con il PON Legalità, hanno un costo pubblico di €500.000,00 di cui €375.000,00 forniti dall'Unione Europea e i restanti €125.000,00 forniti dal fondo di rotazione.
Da dove nasce l’idea di realizzare un campo di calcio a 7 per l’integrazione dei migranti?
Il progetto della ristrutturazione del campo nasce da diverse esigenze che diventano opportunità: da un lato l’amministrazione comunale, osservando un’area poco sfruttata ma con un alto potenziale decide di impegnarsi per il suo recupero; allo stesso tempo, tale area da anni abbandonata, comincia ad essere luogo di incontro e ritrovo per i migranti che sfruttano il preesistente campo da calcio in condizioni di degrado. Nasce così l’idea di attuare un progetto di rigenerazione urbana: in una parte dell’area è stato realizzato un parcheggio e per la restante parte il Comune ha partecipato ad un Avviso del Ministero dell’Interno sul programma PON Legalità (2014-2020), per recuperare il campo da calcio e realizzare – al contempo – un progetto di integrazione dei migranti.
Per conoscere meglio la popolazione straniera presente nel nostro territorio abbiamo fatto una ricerca ed analisi dei dati, nonché interviste ad attori chiave del nostro territorio. Monitorando i dati, abbiamo scoperto che gli stranieri presenti a Regalbuto al 31/12/2019 sono 316 e rappresentano il 4.4% della popolazione residente. Gli uomini rappresentano il 70% e le donne il 30%. Inoltre la maggior parte dei migranti proviene dalla Romania con il 49,4%, dalla Tunisia con il 34,6 % e dalla Gambia con il 16%.
Nel centro SPRAR/SIPROIMI comunale di Regalbuto – in Sicilia tali centri nascono con la funzione di promuovere un’accoglienza «integrata» su tutto il territorio regionale che ospita 4.493 centri – sono ospitati al momento solo maschi, c’è un solo migrante nato nel 1975, uno nato nel 1985, uno nel 1987, due nel 1988, due nel 1993, due nel 1997, cinque nel 1998, tre nel 1999, sei nel 2000, uno nel 2001 e uno 2002.
A Regalbuto la popolazione straniera presente ha avuto un incremento netto e costante nel tempo: nel 2014 (186), nel 2015 (234), nel 2016 (264), nel 2017(280) e nel 2019 (316).
Abbiamo voluto indagare la percezione che i nostri concittadini hanno sulla presenza dei migranti predisponendo un questionario che abbiamo pubblicato sui nostri social: abbiamo scoperto che il 40% pensa che i migranti residenti siano meno di 100, il 50% tra 100 e 300 e il 10% più di 300.
Dall’approfondimento del progetto, sui tempi e sui costi, è poi emerso uno slittamento dell’inizio dei lavori, a causa dell’emergenza sanitaria attuale che, anche a livello centrale, ha causato alcuni ritardi, al momento il Comune ha appaltato i lavori che dovrebbero iniziare nelle prossime settimane.
Abbiamo approfondito la nostra ricerca indagando quali sono le prospettive future per il progetto di riqualificazione del campo. I migranti saranno sicuramente coinvolti per l’evento di inaugurazione del campo e l’ente gestore – sia che lo gestisca direttamente il comune od un ente terzo mediante convenzione – vi sarà l’obbligo di promuovere l’integrazione e realizzare attività di coinvolgimento dei migranti.
In conclusione, della comparazione dei dati raccolti abbiamo rilevato il costo del progetto, l’aiuto finanziario dato al comune, il numero di migranti presenti a Regalbuto, i centri SPRAR che si trovano in Sicilia e la loro funzione.
Nelle prossime settimane e mesi continueremo le attività di monitoraggio civico, siamo infatti in attesa della data di inizio dei lavori e della loro realizzazione. Continueremo – poi – la nostra attività collaborando con l’amministrazione comunale per organizzare l’evento inaugurale del Campo; proseguiremo il nostro percorso indagando quali saranno le modalità di gestione, l’eventuale costo del servizio, la modalità di prenotazione e quali saranno le attività previste per favorire l’integrazione dei migranti.
L'integrazione è un’operazione che si fa in due. Non ci si integra da soli. Integrarsi non significa rinunciare alle componenti della propria identità di origine ma adattarle a una nuova vita in cui si dà e si riceve.