Quale sarà il futuro della, cosiddetta, terra dei fuochi?
Una domanda che molti si sono già posti ma pochi hanno forse trovato una risposta. Il futuro della Nostra terra dipende dal nostro comportamento e, nello specifico, dal nostro impegno per maturare una consapevolezza e attitudine green ed eco-friendly: ma da dove partiamo? Noi dobbiamo ripartire dai rifiuti perché solo i rifiuti possono fare la differenza.
La Campania, la celeberrima terra Felix, oggi assume il triste quanto veritiero appellativo di “Terra dei fuochi”, vittima indiscussa di una violenza inaudita che ha visto invadere le sue materne terre con rifiuti tossici, discariche illegali e roghi incontrollati. Quali sono le conseguenze di tanta aberrazione? Le conseguenze si palesano quotidianamente sulla pelle di chi vive in questi territori, sulla salute di tutti perché il fuoco arde e brucia, allo stesso tempo, la vita di tanti giovani.
Nel 2019 ad Aversa, circa 12.010.590 kg di rifiuti sono stati differenziati, mentre circa 16.167.520 sono stati sferrati nelle periferie dove si ha la sensazione che quelle terre non appartengano più a nessuno. Nel solo comune di Aversa, il totale di rifiuti prodotti ammonta a 28.190.429 kg, con un tasso di riciclaggio totale del 33,2% (un tasso medio rispetto a tutte le altre città/paesi della provincia di Caserta).
Analizzando i dati raccolti, scopriamo purtroppo che il sud ha delle modalità di smaltimento dei rifiuti ancora molto lacunose; tutto ciò va a discapito della nostra Terra e soprattutto della nostra popolazione, difatti, negli ultimi anni il tasso di mortalità è notevolmente aumentato essendo diretta conseguenza dell'alta incidenza di tumori in questi territori. È stato dimostrato dall'Istituto Superiore di Sanità che tutto ciò è dovuto ad una maggiore esposizione ad agenti inquinanti, poiché nel sangue delle persone ammalate è stata rilevata la presenza di metalli tossici che provengono chiaramente dai rifiuti.
A tal proposito, noi monitoriamo il progetto che concerne il “Finanziamento a sostegno dell’attuazione del piano comunale per la raccolta differenziata del comune di Aversa”; Il perché della scelta di questo progetto è semplice: ci chiediamo come mai dei €757.176,87 milioni di euro stanziati per questo progetto, solo €223.510,56 siano stati versati per effettuare i pagamenti, ovvero, solo il 29% della cifra totale. Perché non si riesce a raggiungere nemmeno il 50%? Cosa frena un progetto così importante per il nostro territorio?
Il compito del Green Team sarà quello di capire come mai dal 2017 non siano stati più distribuiti questi fondi, quale sia l’incidenza della raccolta differenziata nella città di Aversa e come questi finanziamenti siano stati utilizzati per incrementare la raccolta differenziata. Abbiamo già diffuso un sondaggio tra i cittadini della città di Aversa per capire quanto il singolo sia sensibile a queste tematiche e in che modo contribuisca al suo impegno civico. Dai risultati di seguito elencati abbiamo dedotto che:
- Nel comune di Aversa la raccolta differenziata viene svolta da più di 5 anni, ma è ancora considerata piuttosto complicata. Molti trovano difficoltà soprattutto nella separazione di oggetti ingombranti e di elettronica.
- Il 97% delle persone che ha partecipato al sondaggio crede che sia un dovere civico fare bene la raccolta differenziata e circa la metà crede che l’informazione ricevuta in merito alla corretta procedura per differenziare i rifiuti non sia ancora del tutto chiara. Ragion per cui credono che un'informazione più dettagliata aumenterebbe sicuramente l’impegno dei cittadini.
- Il 41% della popolazione intervistata sostiene che la raccolta differenziata sia notevolmente aumentata nel comune di Aversa tuttavia, il 62% risulta totalmente all'oscuro dell'esistenza di progetti finanziati con i fondi europei per l'attuazione del piano comunale per la raccolta differenziata nel comune di Aversa.
Purtroppo i dati fornitici e quelli trovati nel web non sono sufficienti, sarà nostro compito continuare ad indagare: ci attiveremo quindi nelle prossime settimane per contattare i vari enti comunali che si occupano del progetto e chiederemo più informazioni dettagliate che potranno essere d'aiuto: proveremo anche noi a "fare la differenza".