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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

Allo stato dell'Arte

Scelto il progetto da monitorare, ci siamo immediatamente rimboccati le maniche e abbiamo cercato, sul web, tutto quanto potesse "illuminarci" ed aiutarci a raccontare una storia. Una storia che partisse dalle seguenti domande:

  1. Perché il progetto è stato finanziato?
  2. Quali indicatori hanno spinto ad avviarlo?
  3. Quanti fondi sono stati stanziati e da chi?
  4. Come viene sviluppato rispetto ai tempi previsti?
  5. Stanno emergendo problematiche? Se sì, quali?
  6. Quale sarà, infine, l’impatto di questo progetto sul territorio? Soprattutto, sarà misurabile?

 

 

Per prima cosa, dalla nostra ricerca di dati sul web, abbiamo appreso che l’intervento (di cui abbiamo trovato bando di gara, 26/03/2019, determina di aggiudicazione gara in via definitiva, 24/10/2019, e conseguente contratto di appalto, 29/11/2019) è suddiviso in tre parti:

-      Lavori di restauro archeologico

-      Lavori di rilevamento topografico

-      Lavori di realizzazione percorsi, sistemazione del verde e degli arredi esterni e realizzazione rete dati WIFI 

Il restauro sarà incentrato sui mosaici presenti nell’isola e sulle strutture murarie. I lavori, invece, saranno legati alla riqualificazione del paesaggio isolano, con la sistemazione dei percorsi di visita, migliorando i sentieri in terra battuta e creando un’adeguata segnaletica relativa non solo ai siti archeologici, ma anche alla fauna e alla flora. 

A queste esigenze di protezione e tutela, saranno coniugate, poi, quelle della produzione di energia da fonti rinnovabili. Si prevede, infatti, la realizzazione di nuove coperture archeologiche. Il progetto prevede, poi, la predisposizione di un archivio informatico dei dati archeologici territoriali.

Sono inoltre previsti, tra gli altri:

-      Il posizionamento, in punti strategici, di alcuni cannocchiali Focus per l’osservazione naturale assistita

-      Il rilevamento topografico della zona

-      l’implementazione di un sistema informativo territoriale

-      l’installazione di un servizio di bike-sharing, con due tipologie di mezzi, la classica bici a pedali e quella a pedalata assistita, entrambe dotate di antenna Gps ed equipaggiate con telecamera.

Abbiamo scoperto, poi, grazie ai dati forniti da OpenCoesione, che

  • il costo pubblico del progetto sarà di Euro 3.371.376,05, di cui Euro 2.697.101 stanziati dall’Unione Europea ed Euro 670.275 da altre fonte pubblica.  
  • figurano economie (non meglio specificate) pari ad Euro 1.128.623,95
  • i pagamenti già effettuati ammontano al 35% della spesa complessiva, in modo crescente dal 2019 al 2020
  • i lavori sarebbero dovuti iniziare il 01/07/2019 e concludersi il 30/08/2019 ma che, invece, sono iniziati il 27/02/2020 e non sono stati ancora portati a termine (Responsabilità di chi o di che cosa? Quale l’impatto della pandemia in corso al riguardo?)

Infine, ci siamo resi conto, grazie, in particolare, ad un articolo di TP24 Economia del 29 Marzo 2018, che il trend del movimento turistico in arrivo della Provincia di Trapani era stato in quasi costante aumento dal 2008 al 2017 (per ben dieci anni !!!) palesandosi, poi, però, una certa battuta d'arresto nel 2018 ( v. articolo su TP24 Economia del 22 Maggio 2019 ) a causa, molto probabilmente, delle subentrate criticità, ahinoi, dell'Aeroporto di Trapani Birgi. Elementi questi che ci hanno fatto apparire del tutto plausibile l'esigenza di intervenire fattivamente per dare una nuova "spinta" al turismo locale attraverso un intervento, quale quello di cui ci stiamo occupando, che puntasse al miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale del territorio.

In possesso di tutte queste informazioni, abbiamo provato, a questo punto, a contattare sia la Sovrintendenza Culturale di Trapani, stazione appaltante i lavori, sia la Fondazione Whitaker, che gestisce, nello specifico, l’Isola di Mozia, per fissare un incontro, anche da remoto, a titolo esplorativo, ma, fino ad ora, non abbiamo avuto alcuna risposta.

Le solite lungaggini burocratiche italiane, enfatizzate dalla pandemia che stiamo vivendo, ce lo stanno, forse, precludendo?

Noi, comunque, non demorderemo. Questo è poco ma sicuro.

 

Cosa desideriamo fare, quanto prima?

  • Continuare a “tampinare” la Sovrintendenza Culturale di Trapani per aver quante più informazioni utili.
  • Contattare, se possibile, tutti gli altri principali attori dell’intervento in questione e monitorare accuratamente le fasi di avanzamento dello stesso.
  • Effettuare sopralluoghi in loco, emergenza sanitaria permettendo.
  • Diffondere quanto appreso allo scopo di rendere intellegibile, a tutti, quanto è accaduto, sta accadendo ed accadrà.

Perché?

Intanto, come sfida civica.

E, poi, per verificare e valutare, a lungo termine, le enormi potenzialità di questo nostro meraviglioso territorio, da “quasi esperti” del settore quali ci apprestiamo a diventare.