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La Sicilia ha approvato un Piano Regionale dei Rifiuti ogni 3-4 anni, con proclami di impiantistica e soluzioni progettuali diversificati e diffusi su tutto il territorio! Purtroppo, la rete di impianti è stata realizzata parzialmente e con forte ritardo rispetto alle previsioni, ottenendo alla fine impianti sottodimensionati, perché progettati con parametri di popolazione e produzione dei rifiuti ormai superati.
Nel 2019 sono stati prodotti in Sicilia 2.233.278 tonnellate di rifiuti, di cui 860.325 tonnellate raccolti in modo differenziato; la frazione organica raccolta nel 2019 è pari a 389.576 tonnellate.
Nella sola provincia di Agrigento i dati relativi al 2019 sono i seguenti:
Rifiuti organici: 41.562,05 tonn
Raccolta differenziata : 93.618,92 tonn
Totale rifiuti prodotti: 190.678,47 tonn
La Sicilia presenta valori di raccolta differenziata ancora troppo bassi rispetto agli obiettivi fissati dall’Unione Europea e ripresi dai vari decreti nazionali nel tempo (Ronchi nel 1997, Codice ambientale nel 2006); ad esempio l’obiettivo prefissato per il 2009 (ben dieci anni fa!), era del 50%!!!!
Rispetto alla media regionale (38% nel 2019), tuttavia la provincia di Agrigento registra un valore più alto pari al 49% di raccolta differenziata.
Si sottolinea quindi quanto bisogno ci sia di impianti che trattino le varie frazioni merceologiche, a partire da quella organica, senza trascurare tutte le altre, come legno, ingombranti e RAEE, al fine di eliminarli dal deleterio destino dello smaltimento in discarica; del resto nel 2018 è stato dato il via al pacchetto dell’Economia Circolare, il quale senza la realizzazione degli impianti servirà a poco o a nulla.
Sul sito del catasto dei rifiuti (https://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/index.php?pg= ) si possono trovare tutti i dati aggiornati sulla raccolta dei rifiuti in Italia, scendendo nei vari dettagli regionali, provinciali e comunali. In Sicilia, ad esempio, si scopre che sono attivi 16 impianti di compostaggio, che attualmente non sono sufficienti a gestire i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, né gli aumenti della produzione attesi anno dopo anno.
La provincia di Agrigento, con una popolazione di 438.276 abitanti, ha visto un forte incremento percentuale della raccolta differenziata passando dal 24,5% del 2017 al 49% del 2019, con una produzione pro-capite di rifiuto urbano (RU) di 435 Kg*ab/anno pari a 196.591 tonnellate, di cui 41.562,05 di frazione organica.
Dal dossier di Legambiente edizione 2019, si evidenzia che “In provincia di Agrigento sono presenti n. 2 impianti per il trattamento della frazione organica la cui capacità attuale è di 17.600 t/a a fronte di una produzione di 22.399 t nel 2017, dunque attualmente incapaci di assorbire tutta la produzione: si tratta dell’impianto di compostaggio di Sciacca, di proprietà pubblica, che può trattare 14.000 t/a e per cui è previsto un aumento della capacità al 2019 di ulteriori 10.000 t/a e di quello di Canicattì (privato) della capacità di 3.600 t/a.”
Questo aumento della capacità ancora non è stato realizzato. Gli effetti di questi ritardi sulla realizzazione degli impianti sono visibili tutte le settimane sugli articoli della stampa locale, che riportano salti di turno della raccolta dell’umido, problemi tecnici dell’impianto e spesso conferimenti ad altri impianti, con un aumento dei costi di gestione molto significativo.
Il progetto per l'ampliamento e il potenziamento dell'impianto di compostaggio di Sciacca fino a 24.000 ton/a è stato presentato il 28 ottobre 2019. In data 11/01/2020 è stata richiesta la verifica di assoggettabilità ambientale, la quale non è ancora stata rilasciata.
Il turno di raccolta è saltato anche lunedì 8 febbraio 2021.
Questi sono i numeri, questi sono i fatti che raccontano che in Sicilia parliamo di economia circolare, ma poi quelle che circolano sono ancora solo chiacchere!
The Composters
