L'impatto della nostra ricerca
- Abbiamo scelto il progetto “Ostello della Ripa” perchè, essendo molto vicino alla nostra scuola, vogliamo verificare se ci sia stata un’influenza positiva che, quindi, ha portato dei benefici, di qualsiasi tipo, sul nostro territorio, ovvero quello della Valle Seriana. La cooperativa sociale La Fenice ha acquistato il monastero nel 2007, dopo 500 anni di abbandono. Come afferma Fabrizio Persico, presidente della cooperativa, la loro ambizione è riportare questo luogo al suo antico ruolo di centro motore della vita culturale sul territorio. La ristrutturazione è costata circa 1,8 milioni di euro e, grazie a un un finanziamento della Regione Lombardia e a un contributo della Fondazione Cariplo, è stato possibile recuperare due terzi del complesso. Hanno proceduto i lavori sotto la diretta sorveglianza della Soprintendenza con l’archeologo che ha governato la prima parte degli scavi. Sono state fatte scoperte interessanti come tombe e pavimentazioni di secoli precedenti. L'Associazione La Fenice è finalizzata a promuovere iniziative con particolare interesse per le arti e ha collaborato con l'Associazione Diaforà che ha come obiettivo la promozione e organizzazione di attività del centro di studio, ricerca e formazione sulla differenza. Inoltre l’ostello dispone di diversi spazi dai volumi modulabili e personalizzabili dotati di tecnologia all’avanguardia e hi-tech ed è una location ideale per i meeting di lavoro, le riunioni e le conferenze aziendali. Gli obiettivi della nostra ricerca sono di capire quanto questo finanziamento sia stato utile per migliorare l’impatto sul turismo e altri fattori locali.
- La nostra idea è quella di raccogliere più dati possibili attraverso varie fonti, come interviste, documenti ufficiali, diari e reportistica, facilmente reperibili, grazie all’utilizzo di internet. Inoltre vogliamo analizzare delle recensioni per verificare come viene valutato il rilancio dell’ostello e quale impatto questi commenti potrebbero avere su possibili clienti successivi. Le fonti dei dati che abbiamo raccolto fino ad ora sono fonti dirette, successivamente riportate, che provengono da persone che sono strettamente legate alla ristrutturazione o che fanno parte direttamente della struttura. Stiamo consultando anche dei dati statistici che ci permettono di avere una visione più chiara e realistica della situazione. Per capire quali erano gli obiettivi generali e analizzare se il progetto si è sviluppato in maniera armonica con essi, abbiamo utilizzato il Programma Attuativo Regionale FSC 2007-2013 e il Rapporto annuale di esecuzione. Per riuscire ad ottenere maggiori informazioni e dati sul progetto e sul suo impatto ci piacerebbe confrontarci con degli esperti che hanno seguito le varie fasi dei lavori, come architetti, critici d’arte, volontari, assessori comunali e giornalisti, in modo da ottenere informazioni che non siamo riusciti a reperire o che non sono state riportate. Inoltre avremo bisogno di dati sui livelli di avanzamento del progetto, da reperire in Comune e dai bilanci della Cooperativa.
- Attraverso la nostra ricerca, andremo ad indagare quali conseguenze ha avuto la ristrutturazione dell’ostello sul territorio locale. In particolare ci vorremmo focalizzare sul settore del turismo e su quello dell’economia. Con l’esaminazione dei dati, andremo a verificare su quale range di persone ha maggiormente influito la ristrutturazione; in quanto ragazzi, abbiamo deciso che, ci soffermeremo sull’osservare quali impatti ha avuto la ristrutturazione sui giovani e se ha incentivato il turismo giovanile nella zona dell’ostello e della Valle Seriana. Vorremmo anche capire se, la creazione dell’ostello, abbia stimolato l’arrivo di turisti europei e, quindi, se la nostra zona sia stata maggiormente conosciuta da persone non italiane. Inoltre, cercheremo di verificare se i commercianti della zona abbiano beneficiato della ristrutturazione e se, quindi, ci sia stato un cambiamento. Per analizzare l’impatto sul turismo vorremmo contattare il Comune di Albino, la Comunità Montana e Promoserio. Per l’impatto sul piano culturale invece ci piacerebbe contattare l’associazione Diaforà.
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