Cos’è la Cittadella di Alessandria ? La Cittadella Militare di Alessandria costituisce uno dei più grandiosi monumenti europei nell'ambito della fortificazione, uno dei pochi ancora esistenti e sicuramente uno dei meglio conservati in Europa. La Cittadella sorge a circa due chilometri da quello che oggi è il Municipio della città; la sua costruzione venne stabilita dai Savoia (trovandoci, allora, nel territorio del Regno di Sardegna), affinché la stessa potesse fungere da fortificazione difensiva nei confronti di possibili attacchi esterni. Per via della sua particolare collocazione urbanistica, la città di Alessandria è sempre stata soggetta ad irruzioni da parte di popoli provenienti sia dal nord (Milano) che da ovest, con gli eserciti spagnoli che dominarono lungo tutta la penisola italiana dal XVI secolo in poi. La posizione strategica del paese convinse quindi i Savoia a stanziare i fondi per la costruzione, la quale ebbe inizio nel 1732 su progetto dell’architetto Ignazio Bertola.Caratterizzata da una pianta stellare, la Cittadella venne eretta con mattoni, pietra e terrapieni rispettando il tipico procedimento costruttivo delle fortificazioni alla moderna, ovvero una particolare tipologia di fortezza in grado di difendere dagli attacchi sempre più strategici dell’artiglieria nemica.Nello specifico, la Cittadella di Alessandria vanta sei fronti con bastioni collegati tra loro da cortine rettilinee, con tanto di gallerie facilmente percorribili.
Abbiamo scelto il nome : “I detective della Cittadella” per dare un senso di continuità con quello che era il progetto passato,ma abbiamo deciso di cambiare il Logo.Riteniamo che questo logo ci rappresenti di più, illustrando meglio il concetto di squadra,che per noi è la parte centrale di questo progetto.Per noi è molto importante riuscire a creare una forte armonia tra il gruppo,che è formato sia da studenti che avevano già fatto parte del primo progetto nel 2018/19, sia da nuovi ragazzi si sono uniti quest’anno.L'obiettivo è riuscire ad andare a fondo in questa ricerca,capire i motivi delle varie dinamiche del progetto e riuscire a valorizzare questo meraviglioso bene che fa parte del nostro patrimonio provinciale; ancora più importante è farlo insieme,imparando a lavorare in gruppo e a condividere le nostre opinioni.A distanza di due anni ci siamo riuniti di nuovo come gruppo e abbiamo deciso di continuare le indagini sulla Cittadella di Alessandria.
In classe,insieme alle nostre docenti,abbiamo ripreso i dati che erano stati raccolti nel vecchio progetto,abbiamo esaminato i documenti custoditi dai “vecchi” partecipanti ,guardato i loro video di presentazione; inoltre ci siamo fatti raccontare le visite fatte “sul campo” all’inizio del progetto.I ragazzi del 2018 erano riusciti ad andare a visitare la Cittadella e a parlare persone che erano in stretto rapporto con la Cittadella per motivi lavorativi, cosa che ora, in tempo di Covid, a noi è inibita.
Il progetto iniziato in precedenza dai nostri compagni era un’analisi incentrata sui fondi economici, stanziati per un progetto di conservazione e valorizzazione della Cittadella, ai tempi non ancora avviato.
Il nostro obiettivo ora è tornare ad indagare sulla questione fondi, per vedere se il progetto è partito, come vengono o verranno utilizzate le risorse economiche e le tempistiche dei lavori.
Come due anni fa, siamo pronti a contattare le Autorità amministrative locali e la Soprintendenza per ottenere ulteriori informazioni e per capire come riusciranno a riportare il complesso militare allo splendore che gli ha permesso di entrare nella lista dei candidati al Patrimonio dell’Unesco nel 2006.
La superficie oggetto d'intervento è pari a 190.000 mq, mentre il costo pubblico corrisponde a 24.687.500 di euro. I pagamenti effettuati sono stati 203.058,92 euro, 92.438,94 nel 2018, 154.358,92 nel 2019 e 203.058,92 nel 2020. Se si parla dell’avanzamento del progetto, esso dovrebbe iniziare il 01/01/2022 e finire il 30/06/2025. I finanziamenti della Cittadella si dividono in due parti: la prima corrisponde a 9 milioni di euro divisi in due erogazioni, la seconda equivale a 25 milioni di euro, non ancora usati nell’ambito di opere strutturali e di recupero. Per quanto riguarda i soggetti, il programmatore è il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, mentre l’autore, nonché il beneficiario, è il MIBACT Segretariato Regionale per il Piemonte.