RACCONTARE LA RICERCA DI DATI ED INFORMAZIONI
1. Il punto di partenza della ricerca: motivazioni e obiettivi
Abbiamo deciso di occuparci del progetto che riguarda il Complesso Monumentale di Santa Croce proprio perché nonostante tutti noi abitiamo a pochi chilometri da questa struttura nessuno ne era a conoscenza. Facendo qualche ricerca e indagine, siamo venuti a sapere che si tratta di un edificio piuttosto importante, sia dal punto di vista artistico ma anche storico. Infatti questo complesso è stato realizzato per volontà di papa Pio V, l’unico papa alessandrino e originario proprio di Bosco Marengo. Alla realizzazione di questa struttura parteciparono architetti e artisti della corte papale del tempo; si ha quindi proprio l’impressione che un’importante architettura romana sia stata trasferita in un paesino come Bosco Marengo. Perciò il nostro obiettivo è quello di promuovere e valorizzare delle risorse culturali locali, che purtroppo sono poco conosciute anche a livello territoriale, e aumentare l’attrattività anche turistica.
2. Dati e informazioni trovate
Il complesso fu progettato da Ignazio Danti affiancato da Giacomo della Porta e fu realizzato fuori dalle mura del paese tra Bosco Marengo e Frugarolo con il fine di creare una sorta di centro comune per i due piccoli paesi. Il massiccio intervento di Vasari in questo complesso è riassunto nel museo a lui dedicato. Inaugurato nel 2011, il nucleo principale è costituito dalle opere rimosse dalla macchina dell’altare. Nel 2021 il museo sarà ampliato con 30 ulteriori opere. Per quanto riguarda la struttura architettonica, Santa Croce è una chiesa a croce latina a navata unica e con una cupola posta all’incrocio dei bracci, sull’esempio dei modelli romani classicheggianti. All’interno vi sono dieci cappelle corrispondenti ad altrettanti altari e si possono ammirare alcune tavole del Vasari, tra le quali assume particolare rilievo il Giudizio Universale. Quest’opera era contenuta nella macchina progettata per l’altare, purtroppo smembrata per lasciare il posto ad un altare marmoreo realizzato da Gaetano Quadri. Si trattava di un’opera altamente innovativa composta da due opere maggiori e più di 30 opere minori. Facendo qualche ricerca e indagine, siamo venuti a conoscenza che questo complesso è stato molto importante anche per quanto riguarda l’ambiente politico. Ha infatti ospitato nel 2009 e nel 2013 le conferenze del World Political Forum con personaggi molto importanti come Mikhail Gorbaciov, Helmut Kohl, Wojciech Jaruzelski, Giulio Andreotti, Bono Vox, Francesco Cossiga, Jacques Delors, Ralf Dahrendorf.Le sale convegni furono ricavate nei locali del complesso ristrutturati proprio in occasione dei congressi del World Political Forum. Quest'ultima è un’istituzione nata da un’idea di Gorbaciov che nel 2003 lo fonda con Andrei Grachev, ex capo di gabinetto del presidente dell’Unione Sovietica, il giornalista Giulietto Chiesa e con l’allora presidente di Alessandria Fabrizio Palenzona. Lo scopo della fondazione è lo studio dei rapidi cambiamenti determinati dal processo di globalizzazione riservando una particolare attenzione alla situazione geopolitica, economica e sociale. Il complesso di Santa Croce ne è stata appunto la sede ufficiale e ha quindi ospitato esponenti di spicco della politica. Nel 2014 il World Political Forum è stato sciolto ed ha lasciato nel complesso di Santa Croce numerosi locali restaurati e attrezzati per convegni. Nel 2015 sono stati effettuati ulteriori lavori di ristrutturazione (utilizzando effettivamente 1.044 mln rispetto all’importo previsto di 24 mln) per creare uffici.I lavori sono stati eseguiti da una cooperativa di Ravenna attraverso un’impresa piemontese e in tempi strettissimi, quindi senza nessuna variazione nel progetto e nonostante alcuni inconvenienti. Alla fine la struttura è rimasta inutilizzata rispetto alla destinazione progettuale, anche se non vi è mai stato un abbandono definitivo del progetto. Da allora non ci sono stati significativi sviluppi.
3. Qual è il punto d’arrivo della vostra ricerca?
L’obiettivo primario del nostro progetto è proprio quello di promuovere il più possibile questo bene essendo una struttura di grande rilevanza sia a livello artistico e architettonico ma anche a livello culturale. Infatti quello che ci ha inizialmente colpiti è proprio il fatto che un complesso del genere sia molto poco conosciuto anche a coloro che vivono nel territorio circostante. Vogliamo condividere, anche solamente a livello provinciale, l’importanza di un complesso del genere. Secondo noi infatti, potrebbe davvero dare un grande valore aggiunto alla nostra provincia e chissà, magari anche diventare un’importante attrattiva turistica. Vogliamo quindi che questo edificio, dall’importante valore culturale, architettonico e artistico, non rimanga inutilizzato ma che gli venga affidata una funzione degna del suo potenziale, soprattutto a livello territoriale.