1. Sono stati diversi i motivi per cui la nostra scelta è ricaduta sul Museo Archeologico di Canne: il nostro interesse verso la Storia, il desiderio di far conoscere un sito archeologico dimenticato dai nostri stessi concittadini e il recupero di una zona paesaggistica che potrebbe dare tanto al nostro territorio in termini di cultura e turismo. Nella scelta del progetto promosso dalla Regione Puglia abbiamo visto l’occasione di un monitoraggio che al tempo stesso potesse renderci ragazzi più coscienti dei problemi legati alle infrastrutture e al turismo di cui molte città del nostro territorio vivono. Ci ha incuriosito il non utilizzo di questi considerevoli fondi che potevano costituire una preziosa risorsa per tutta la nostra comunità. Ci sentiamo quindi investiti di questa importante missione.
Ciò che ci proponiamo di fare per la comunità è cercare di sensibilizzare le persone al problema del recupero dei beni culturali e delle zone paesaggistiche spesso abbandonate, facendo comprendere loro quanto la sua valorizzazione permetta di offrire più posti di lavoro a guide turistiche, vigili dei musei, personale specializzato ed esperto.
2. La “data expedition” sul portale di Open Coesione ci ha guidato alla ricerca delle informazioni da raccogliere per costruire la ricerca. Per procedere nel monitoraggio, abbiamo cercato di integrare i dati proposti dalla scheda di progetto del portale OpenCoesione, con gli open data forniti dai soggetti coinvolti. Ci siamo riferiti, pertanto, ai siti web istituzionali, Opencoesione, Sito del Museo Archeologico di Canne, Vision 2020, Sito del Comune di Barletta e altre fonti giornlistiche, trovando documentazione di vario tipo (come comunicati stampa).
Il portale di OpenCoesione ci ha fornito una serie di dati di contesto:
1. Il costo pubblico: 1.356.313, 38
2. I temi di realizzazione, con presumibile inizio il 14/9/2016 e fine prevista per il 30/04/2017,
3. Lo stato dei pagamenti (attualmente al 0%).
Navigando sul web, abbiamo individuato la Scheda di Progetto, che prevedeva 5 sezioni di intervento:
1. Intervento di potenziamento strutturale a Canne della Battaglia nel sito della stazioncina ferroviaria sulla linea Barletta-Spinazzola per la piena fruibilità come contenitore culturale polivalente.
2. Itinerari integrati di valorizzazione turistico-culturale del territorio
3. Raccolta, sistematizzazione e pubblicazione del patrimonio storico di saperi e conoscenze “dispersi” sulla tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola ed i siti storico-archeologici connessi:
4. Azioni di comunicazione e promozione del progetto:
5. Formazione della figura professionale “guida turistica-culturale per la valorizzazione dei per corsi turistici integrati della tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola”
A parte la scheda del Progetto, tuttavia non abbiamo trovato molte altre notizie sul di esso.
Per procedere nella ricerca dobbiamo approfondire e organizzare i dati reperiti facendoli interagire in aggregazioni statistiche ed integrandoli con ulteriori informazioni, a carattere sia tecnico sia amministrativo. A tal fine abbiamo anche avviato dei contatti con i soggetti coinvolti nella ricerca, con l’Archeoclub d Barletta e con la Dirigente dell’Antiquarium di Canne.
3. Il punto d’arrivo della ricerca è di ricostruire la storia amministrativa del progetto, monitorandone la realizzazione, tentandi di scoprire i motivi per i quali questi fondi non siano mai stati usati. Cercheremo a tal fine di far emergere come l’impegno dei Fondi pubblici per la Coesione agisca con una serie di interventi finalizzati al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese, individuando l’apporto dei soggetti coinvolti attraverso gli strumenti di OpenCoesione, con incontri ed interviste. Ci sentiamo fortemente investiti di questa importante missione.