Il punto di partenza della nostra ricerca è stato quello di esaminare i dati presenti sulla piattaforma di OpenCoesione e e al tempo stesso quello di ricercare sul web ulteriori informazioni relative al progetto selezionato. Ciò ci ha permesso di avere una migliore conoscenza del progetto e di iniziare a comprenderne il valore anche per il nostro territorio. Riteniamo importante che i beni marini siciliani vengano valorizzati e possano divenire mezzo di informazione e di diffusione della storia e cultura marina. L’obiettivo del progetto è quello di fare della struttura un punto di riferimento internazionale per la ricerca archeologica subacquea. La struttura sarà anche un punto di riferimento per gli studiosi, le università, gli istituti di ricerca e si doterà di un nuovo Sistema informativo territoriale per la gestione e lo studio dei beni sommersi. Le attività saranno rivolte anche alla formazione esterna, con l’organizzazione di corsi specialistici. È previsto anche lo sviluppo delle ricerche subacquee in alto fondale con l’acquisto di strumentazioni tecnologiche per le indagini profonde.
I dati e le informazioni che abbiamo ricavato sul progetto sono:
- si tratta di un intervento di tutela del patrimonio culturale dal costo pubblico di 2.200.000 euro e per il quale non è stato ancora effettuato alcun pagamento;
- la fine prevista è per il 30/06/2021;
- la sua utilità consiste nel monitorare costantemente i relitti sommersi e i materiali di varia natura, conoscere la composizione dei reperti recuperati e il loro valore storico e artistico;
- l’interesse nella sua realizzazione da parte dell’archeologo e assessore palermitano Sebastiano Tusa, scomparso nel marzo 2019 e della moglie Valeria Li Vigni, attuale soprintendente del mare della Regione Siciliana. Ad occuparsi delle questioni finanziarie è il dirigente dei Beni Culturali Sergio Alessandro mentre l’architetto Stefano Zangara è colui che si occupa del centro;
- la sede del progetto posizionata all’interno del Comune di Palermo;
- la storia del complesso Roosevelt.
I dati sono stati trovati ed elaborati dagli analisti e successivamente inseriti all’interno del Google Drive della nostra piattaforma in modo tale da essere accessibili a tutti i partecipanti del team. Queste informazioni ci saranno utili per apprendere meglio quello che sarà il punto di arrivo della nostra ricerca: le motivazioni che hanno portato alla nascita di questo progetto, il suo ideatore e i risvolti positivi che esso avrà per la nostra Sicilia. Le ulteriori informazioni di cui avremo bisogno sono delle testimonianze di chi ha appoggiato la realizzazione del progetto e di chi gestisce i lavori di questo centro oltre a qualche indagine sulla distribuzione di centri di questo tipo sul territorio siciliano o nazionale.
Attraverso questa ricerca noi, gruppo MyTreasure, vogliamo analizzare la storia del progetto “CENTRO DI ECCELLENZA PER LA DOCUMENTAZIONE, INFORMATIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI BENI CULTURALI MARINI SICILIANI“, il suo momento di inizio, e in che modo risulterà utile alla nostra città.