Il nome del progetto che il team “ALI: Ariosto Liberi Insieme” è interessato a monitorare è "Interventi per l'inclusione sociale e lavorativa di persone in esecuzione penale nella Casa Circondariale di Ferrara", realizzato da IRECOOP Emilia Romagna.
L’obiettivo della nostra ricerca è di verificare l’efficacia dell’iniziativa del terzo settore all’interno di una complicata realtà come quella della casa circondariale, analizzandone l’incisività sulla vita presente e futura delle persone in esecuzione penale. Il percorso di documentazione e analisi intende verificare l’utilizzo dei finanziamenti e la capacità delle diverse associazioni del terzo settore di collaborare nella realizzazione delle attività formative, lavorative e ricreativo-culturali all’interno del carcere. Pertanto, partendo dai risultati ottenuti da questo specifico progetto, vorremmo raccogliere dati anche di eventuali altri interventi successivi e delle attività realizzate attualmente da associazioni e cooperative nella casa circondariale.
Nella ricerca del progetto da monitorare ci siamo lasciati condurre dal tema dell’inclusione sociale, che è fondamentale nel nostro indirizzo di studi economico-sociale ed anche nel PCTO di classe. La scelta è caduta nello specifico su questo progetto perché il soggetto beneficiario è IRECOOP che ci ha seguiti nel nostro percorso di formazione del PCTO lo scorso anno e che ci ha fornito sollecitamente informazioni e dati utili alla nostra ricerca.
IRECOOP ci ha fornito alcuni documenti relativi al progetto oggetto del nostro monitoraggio:
- analisi dei fabbisogni formativi elaborata dalla Direzione della casa circondariale, fondata sui piani di sviluppo per potenziare le attività lavorative che le singole realtà cooperative e associative sociali hanno attivato ed implementato all’interno della struttura carceraria
- dati quantitativi relativi alla popolazione detenuta della regione Emilia Romagna e dei potenziali destinatari per ciascun ufficio di esecuzione penale
- scheda riassuntiva del progetto stesso con le indicazioni relative agli obiettivi, ambiti di intervento formativo, utenti coinvolti, enti e associazioni che hanno operativamente realizzato le attività di orientamento (colloqui) ed i tirocini. In particolare: interventi relativi all’ambito Riuso/Riciclo, valorizzando le attività in essere svolte con il contributo della cooperativa il Germoglio, che opera all’intero del carcere con progetti collegati allo smontaggio e al trattamento dei RAEE attraverso la presenza di un laboratorio permanente dedicato; interventi relativi all’ambito Manutenzione del Verde e gestione dell’orto, in collaborazione con l’Associazione Viale K; interventi relativi all’ambito Pasticceria/prodotti da forno, in previsione sia della produzione ad uso interno, che per la commercializzazione anche in un’ottica di acquisizione di professionalità spendibili in termini lavorativi, direttamente all’interno del carcere stesso che sul mercato.
Inoltre abbiamo raccolto, attraverso la visita al sito istituzionale della Casa Circondariale di Ferrara, dati relativi a diverse attività realizzate all’interno del carcere, anche successivamente al progetto monitorato, o che ancora adesso si stanno attuando e che hanno come obiettivo una formazione professionale e personale, che generi inclusione sociale e avvicinamento al mondo del lavoro per persone in esecuzione penale.
Per proseguire la nostra ricerca continueremo a raccogliere informazioni e dati attraverso questionari aperti ed interviste ai soggetti coinvolti nel progetto o in attività afferenti, attuate in seguito o ancora realizzate, oltre all’analisi degli open data. Per reperire questi dati avremmo necessità di consultare la banca dati di ISTAT, il sito del Comune, della Provincia e della Regione Emilia-Romagna per verificare se esistono bandi aperti o che sono stati chiusi con assegnazione di progetti, metterci in contatto con la Direzione della Casa Circondariale per ricevere informazioni sui progetti in essere e soprattutto su quelli futuri, per verificare la continuità nel tempo, incontrare gli operatori di associazioni e cooperative. Intendiamo mettere a confronto l’utilizzo dei finanziamenti impiegati dai differenti progetti, ma ancora non è stato possibile reperire il resoconto di quello monitorato, che cercheremo di ottenere da IRECOOP.
Al termine della nostra indagine vorremmo capire quali sono le ricadute di questo progetto, e delle altre attività di formazione, sui destinatari sia all’interno del carcere, sia nel momento della loro uscita. Per questo vorremmo ricostruire il percorso dei diversi progetti di intervento per l'inclusione sociale e lavorativa di persone in esecuzione penale nella Casa Circondariale di Ferrara, che si sono susseguiti negli anni in una specie di staffetta tra le differenti associazioni di formazione e del terzo settore, al fine di vedere se enti pubblici e soggetti privato sociale sanno fare rete per ottimizzare i risultati.
L’utilizzo diverso degli spazi del carcere e la continuità dei progetti ci hanno fatto riflettere sulla valenza positiva di questi progetti, ma dall'altra parte ci siamo posti domande circa la possibilità che possano avere un seguito nel futuro.
Pensiamo di realizzare infografiche e un dossier relativo agli interventi attuati dai soggetti del terzo settore presso la Casa Circondariale di Ferrara, riflettendo anche sull’apporto che potremmo dare noi, in termini di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.