Siamo 25 studenti frequentanti la 4^ A SIA dell'Istituto Tecnico " G. B. Ferrigno " di Castelvetrano. Quest'anno i nostri tutor di PCTO ci hanno proposto un percorso didattico innovativo teso alla ricerca e al monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali. Navigando sul portale www.opencoesione.gov siamo venuti a conoscenza delle decine di migliaia di progetti cofinanziati dall'Unione Europea al fine di promuoverne lo sviluppo armonioso,rafforzando la sua coesione economica, sociale e territoriale. Il primo step che il percorso Asoc ci richiedeva era quello di scegliere il progetto da monitorare. Tra i tanti finanziamenti cui il nostro territorio è stato beneficiario la nostra attenzione è ricaduta su 2 progetti: " Il restauro e completamento del Cretto di Burri nel vecchio centro urbano di Gibellina" e " l'adeguamento dell'elisuperficie del Presidio Ospedaliero di Castelvetrano". Molti di noi ritenevano quest'ultimo il progetto più gettonato poichè più attinente all'attuale pandemia sanitaria. Il nostro desiderio di sognare e di evadere da una realtà che non ci piace, la nostra volontà di riconciliarci con la natura circostante e il territorio a cui apparteniamo, hanno fatto alla fine ricadere la nostra scelta sul Cretto di Burri.
Conseguenziale e per certi versi naturale è stata la scelta del nome del nostro team e del logo che ci rappresenta. I concret(t)i ricalcano sia la nostra prerogativa di studenti concreti e pragmatici sia quella di voler creare un binomio inscindibile, veritiero e fedele con il Cretto , immergendoci con esso nel mondo della "Land Art".
Il logo rappresenta il Cretto, un gigantesco monumento in cemento di circa 80000 metri quadrati che sorge nello stesso luogo dove vi erano le macerie delle città di Gibellina, città rasa al suolo dal sisma che colpì la Valle del Belìce nel gennaio del 1968.
Come tutti i team che si rispettano anche noi CONCRET(T)I abbiamo ruoli, compiti e responsabilità specifiche. La nostra project manager Ilenia Catalano, la quale ha stabilito un piano di lavoro con scadenze per la consegna dei contenuti e che compilerà i report di lezione con gli elaborati realizzati dal resto del team; gli storyteller ( Veronica Cusumano, Vito Corona, Davide Ferri, Federica Mirabile, Francesco Maniscalco, Michelle Tilotta) i quali hanno scritto il racconto della lezione in classe, le tappe seguite, le parole chiave e significative della ricerca scelta; i social media ( Fortunato Catalanotto, Agata Li Volsi, Isidoro Passanante , Emanuele Pompei, Vincenzo Sgaraglino, Salvatore Stallone) che hanno creato i vari account e i profili social , gli analisti ( Anita Ardizzone, Vanessa Bongiorno , Gino Marcomini , Francesco Pantaleo, Pietro Puccio) i quali hanno raccolto, selezionato e rielaborato i dati e le informazioni utili ai fini della ricerca; i designer ( Giulio Bonanno , Valentina Bongiorno , Claudia Cognata, Flavia Indelicato , Mary Passanante, Federica Piraino ) che hanno creato il logo rappresentativo del tema e del progetto scelto per la ricerca.
Scelto il progetto da monitorare e stabiliti i ruoli all'interno della squadra, gli analisti hanno raccolto i primi dati numerici sul finanziamento teso al "restauro e completamento del Cretto di Burri nel vecchio centro urbano di Gibellina distrutto dal sisma". Il soggetto programmatore è stato individuato nella Regione Sicilia mentre quello attuatore e beneficiario coincidono con il Comune di Gibellina. Il finanziamento richiesto è stato di euro 1.556.691,70 di cui il 99% dell'importo complessivo è stato concesso e utilizzato. I lavori sono iniziati nel Giugno 2014 e conclusi nello stesso mese dell'anno successivo. Non si sono registrati ritardi e/o rallentamenti nel restauro dell'opera conclusosi nei termini programmati. Attraverso il suddetto finanziamento ci si proponeva il raggiungimento di obiettivi generali, specifici ed operativi riassumibili nella valorizzazione delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche del Comune di Gibellina, trasformandole in vantaggio competitivo per aumentare l'attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile.
Da questi primi dati abbiamo compreso che il progetto era destinato a restauro e al completamento dell'opera di land art contemporanea iniziata tra il 1984 e il 1989 da Alberto Burri e non completata per mancanza di fondi.
Sarà nostro compito verificare, attraverso il monitoraggio, quello che è stato realizzato e comprendere perché il Cretto è in stato di abbandono e come mai non rientri in un circuito turistico. Il nostro obiettivo è che i giovani , i nostri pari, acquisiscano consapevolezza di tutto ciò che accade intorno a loro e che ne comprendano il valore al fine di custodirne la memoria.