1.A catturare la nostra attenzione è stato il progetto di recupero, restauro e valorizzazione del Teatro Marrucino. Tra quelli presenti nel sito di Opencoesione, infatti, questo ci è sembrato più vicino agli interessi di molti di noi, che sono rimasti colpiti dal grande potenziale che la sua realizzazione potrebbe avere per la rivalutazione del centro storico della nostra città. Il teatro Marrucino, considerato uno dei più belli d’Abruzzo, ha da sempre ricoperto un fondamentale ruolo per l’identità storico-culturale di Chieti e nella realtà attuale, in cui la diffusione del Covid ha costretto lo Stato italiano a disporre l’interruzione dell’attività teatrale, il progetto assume per noi un ancor più importante significato. Abbiamo colto questa come un’occasione per sollecitare un riavvio della produzione artistica dei teatri drasticamente limitata, nonostante - come sottolinea un comunicato dell’AGIS dell’11/10/2020- dalla riapertura di giungo scorso fino ad ottobre si sia registrato un solo caso di contagio su 350 000 spettatori (cfr. https://www.agisweb.it/coronavirus-lo-spettacolo-dal-vivo-luogo-sicuro-dalla-riapertura-un-solo-contagio-su-350mila-spettatori/). Riavvio che vogliamo appaia altrettanto fondamentale per i nostri coetanei, giovani cittadini che ci proponiamo di sensibilizzare e avvicinare al mondo del teatro con sondaggi e ricerche su iniziative promosse dal Marrucino.
2.Inserito nel ciclo di programmazione 2014-2020, quello del teatro è uno dei progetti avviati nel nostro territorio in relazione al settore della cultura e del turismo. Ad oggi ha ricevuto solo l’1% dei fondi stabiliti, pari a € 6880,80 su un totale previsto di € 657847,00 . Il progetto, che sarebbe dovuto iniziare il 6 giugno 2020, prevede la restaurazione dell’ambiente interno del Teatro Marrucino con una scadenza triennale. L’urgenza di tale intervento è stata riconosciuta dal ministero dei Beni e delle Attività culturali, che intende utilizzare i finanziamenti ricavati dal FSC per avviare un programma di ristrutturazione delle componenti essenziali dell’edificio al fine di garantirne una più agevole accessibilità. In primo luogo, navigando il sito di Opencoesione abbiamo iniziato a ricavare i dati generali sui movimenti finanziari a favore di enti per la cultura, sia a livello nazionale che regionale, dati che ci prefiggiamo di approfondire e porre in relazione per individuare il peso dato all’ Abruzzo in questo contesto. Siamo rimasti sorpresi da come il numero dei progetti riguardanti l’ambito artistico, pari a 292, sia molto ristretto rispetto al totale di 12531 iniziative avanzate dal 2014 nel territorio. Una conferma di questi dati abbiamo trovato nel sito dell’ISTAT, a dimostrazione che le spese destinate ai consumi finali delle famiglie per intrattenimento e cultura in Abruzzo sono al di sotto della media nazionale. Ci siamo interrogati allora su quale fosse l’interesse da parte dei cittadini verso le varie forme di manifestazioni teatrali e, nel sito della SIAE, siamo venuti a conoscenza di alcuni dati statistici che evidenziano un decremento della partecipazione alle manifestazioni di cinema, sport, ma soprattutto nelle forme teatrali, ad eccezione della lirica che ha conosciuto un aumento dello 0,69% e degli spettacoli di burattini e marionette dell’8,89%. Dinamiche che meritano una lettura più attenta con la raccolta di dati ulteriori. A tale proposito ci sembra opportuno indagare anche su quanto tempo venga dedicato dagli Italiani alle varie forme di intrattenimento nel confronto con le statistiche europee, al fine di comprendere se sia quello del teatro l’ambito effettivamente più trascurato nel nostro Paese, o se la minor partecipazione sia da ricondurre ad disinteresse più generale verso la cultura. Da un’indagine dell’Eurostat ( https://ec.europa.eu/eurostat/ ), infatti, risulta che la percentuale di persone che si recano ad eventi culturali in Europa è del 66,5%, mentre l’Italia si pone al quartultimo posto con una percentuale del 50% circa.
Ci proponiamo di procedere confrontando tali dati con i risultati dei sondaggi che intendiamo proporre a livello locale e integrandoli con informazioni su numero, tipo e portata delle iniziative previste dalla programmazione del Teatro teatino, con particolare attenzione a quelle rivolte ai giovani, con interviste a professionisti e responsabili del Marrucino , qual il direttore artistico.
3.La lettura dei dati raccolti permette a noi studenti del team Teatrini, di maturare una maggiore consapevolezza su quali siano e come vengano gestite le iniziative del territorio. L’esperienza Asoc è per noi una grande opportunità di approfondimento che vorremmo condividere con molti altri nostri coetanei, impegnandoci affinché la nostra ricerca possa raggiungere l’interesse di un vasto pubblico. La consapevolezza è il primo passo se vogliamo che ci sia la partecipazione di tutti alla vita pubblica, e spronare la porzione più giovane della società significherebbe puntare a cambiamenti significativi per il futuro. Un futuro che noi speriamo possa portare ad una crescita della quantità di iniziative proposte da realtà culturali, come il teatro, che renderebbero l’ambiente formato da artisti e spettatori più coinvolgente e dinamico, ma soprattutto più seguito dai giovani. A tal proposito è importante venire a conoscenza degli interessi degli stessi spettatori, veri protagonisti, e per fare ciò vorremmo ampliare la nostra ricerca con sondaggi tra gli adolescenti, in particolare nella città di Chieti. A tale scopo ci proponiamo di verificare quale sia attualmente l’effettivo interesse verso il teatro, come questo possa essere influenzato dalle politiche di gestione, quanto i ragazzi siano informati sulle varie attività organizzate, e cosa proporrebbero di fare affinché possano sentirsi maggiormente coinvolti. Sarebbe interessante, infine, verificare e approfondire le politiche attuate per promuovere la cultura e il turismo, considerando che il nostro Paese viene ritenuto l’emblema dell’arte e che fonda sul patrimonio artistico-culturale la propria ricchezza.