1 Nelle ore di Diritto abbiamo parlato del progetto ASOC (a Scuola di OpenCoesione) e del monitoraggio civico : esso non solo é un diritto del cittadino, ma è anche un suo dovere, perchè gli permette di “fare pressione” sulle pubbliche amministrazioni, affinchè si comportino responsabilmente sull’utilizzo delle risorse comuni. Dopo aver consultato il sito di OpenCoesione, siamo rimasti attratti dal Progetto “La grande cornice verde: ricucire le antiche mura della città di Ferrara” che “prevede di riattivare i punti inaccessibili della cinta muraria ferrarese, innescando un circolo virtuoso sul fronte economico e sociale”. Sul sito di OpenCoesione viene riportata una stima di impatto positivo su circa 100.000 persone, considerando residenti e turisti. Il recupero dei baluardi della cinta muraria e la loro riscoperta, consentiranno l’apertura di nuovi itinerari turistici e museali, di percorsi ciclopedonali e di nuovi nessi culturali in connessione con altre iniziative cittadine. La “ricucitura” di un ambiente maestoso, permetterà una maggiore tutela e conservazione del patrimonio culturale e naturale, migliori condizioni di vita per i residenti, preoccupati dal degrado, spesso fonte di criminalità e occasioni di socialità. Ci piacerebbe proporci come custodi di questo pezzo della città che ha ancora tanto da raccontare e proporci per una nuova chiave di lettura, da progettare a scuola.
2 Il nostro Team Moenia Green ha verificato sul sito OpenCoesione che l’inizio del progetto era previsto per il 30 giugno 2017, ma in realtà è iniziato l’11 settembre 2018 e, non è ancora ultimato, nonostante la scadenza fosse il 29 giugno 2018: è proprio questo che ci interessa scoprire, perchè il progetto non è stato concluso? Cos’è accaduto? Perchè è così difficile mantenere il riconoscimento Unesco di Città patrimonio dell’umanità? Il progetto, intitolato “La grande cornice verde”, dedicato al miglioramento della cinta muraria ferrarese, è stato analizzato dal Team Moenia Green, attraverso la ricerca di dati contenuti all’interno di vari portali ufficiali, come il sito di Open Coesione, i siti istituzionali della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ferrara. All’interno del primo, abbiamo trovato la sua data di inizio (30.06.2017) e quella di conclusione prevista (26.06.2018). Abbiamo individuato l’importo dei finanziamenti impegnati (€ 1.900.000,00) di cui solo una parte è stata corrisposta (€927.279,28), pari al 48%. Essi sono di provenienza mista: dall’Unione Europea €427.500 (23%), dal Fondo di rotazione €299.250 (16%), dalla Regione €128.250 (7%), dal Comune €.1.045.000 (55%), la parte piu’ consistente dell’investimento. Tuttavia non siamo soddisfatti di quanto abbiamo trovato perchè non vi è traccia alcuna del modulo progettuale, ne’ della sua sintesi. Nel sito della Regione E-R, pur essendo finanziato con Fondi POR FESR Asse 5 - “Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali", le informazioni sono del tutto generiche. Nel sito ufficiale del Comune di Ferrara. abbiamo trovato in ordine cronologico:
-una relazione da un Laboratorio di urbanistica da cui il progetto sembra prendere forma del 2011;
-una pagina Altri cantieri con relazione generale e Tavole di sintesi del Progetto del 30/08/2018;
-due articoli di Cronaca comune, l’organo di informazione istituzionale, con una spiegazione piu’ dettagliata del progetto, come i benefici e i risultati fino ad ora ottenuti, e le parti coinvolte come architetti, assessori, tecnici e presidenti dei vari comitati che hanno partecipato agli incontri destinati ad informare la cittadinanza sull’iniziativa.12/10/2018 e 13/02/2019.
Abbiamo riscontrato poca chiarezza nella descrizione del progetto: abbiamo scoperto che non si estende soltanto alla cinta muraria, ma interessa un territorio più ampio, da Piazza Verdi, a Piazza Travaglio, fino a Porta Paola e al Baluardo San Lorenzo. Non è chiara l’estensione del progetto. Tuttavia dalle Tavole di sintesi possiamo avere un quadro di insieme e comprendere il suo impatto sul centro storico. Il Comune dispone di un sito che riporta i Progetti europei destinati alla città: riteniamo sia povero di informazioni. Per la nostra ricerca abbiamo utilizzato anche altri fonti secondarie come articoli di giornali, comunicati stampa, ma anche questi non ci sono stati di aiuto.
3 Prima di chiedere appuntamenti agli “esperti” del Progetto, abbiamo pianificato una nostra strategia di azione. Innanzitutto una ricognizione sul campo è importantissima per conoscere, con l’aiuto della Prof.ssa Garbellini, la nostra docente di Arte, la storia delle Mura e verificare, anche con l’aiuto delle tavole di sintesi, il suo stato attuale, quanto è stato fino ad ora realizzato del Progetto e le sue criticità. Una lezione del Prof.Ronconi, architetto esperto di Storia di Ferrara ci farà conoscere il grande progetto urbanistico in cui sono collocate le Mura rossettiane. L’Archivio storico del Comune di Ferrara potrà inoltre fornirci mappe, carte e documenti. L’assessore all’Urbanistica promotore del Progetto ci aiuterà a comprenderne la sua genesi politica. Il Prof.Bruzzo, professore di Economia urbana ci racconterà dei finanziamenti europei. Un incontro con Istat ci aprirà gli occhi sull’utilizzo di open data e Antenna Europe ci aiuterà a capire le politiche di coesione. Concluderemo la nostra indagine contattando i nostri amministratori Vorremmo chiedere loro informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori previsti per il Baluardo dell'Amore, il Baluardo di San Lorenzo, Porta Paola, l'ex Teatro Verdi e Piazza Verdi, come parti di un disegno urbano che guarda al futuro. Siamo interessati a conoscere come gli amministratori intendano promuovere la nuova immagine di Ferrara di città verde e sostenibile. Infine vorremmo conoscere quali materiali sono stati impiegati nella ristrutturazione monumentale e quali tecnologie per il miglioramento del patrimonio naturale saranno messe in campo, come previsto dall’ Asse 5 POR- FESR.