Hanno vissuto anni e anni, visto guerre e molte altre cose da tempo dimenticate, che inevitabilmente le hanno segnate, diroccate ed in parte distrutte. Le mura sono l'elemento più iconico di una città medievale, e meriterebbero di essere “rammendate” con più attenzione, invece di essere pian piano sempre più trascurate e lasciate ad invecchiare in solitudine. Questo è l’oggetto della nostra storia.
Nelle ore di Diritto abbiamo parlato del progetto ASOC (a Scuola di OpenCoesione) e del suo scopo: verificare come le pubbliche amministrazioni progettano e finanziano i loro interventi. Abbiamo capito che gli amministratori, a volte, non riescano a mettere in campo azioni efficaci e non raggiungano gli obiettivi prefissati. Il cittadino sente distante il problema di come viene speso il pubblico denaro, e lascia prendere le decisioni a chi lo amministra, senza esercitare alcun controllo sul suo operato. Ma il suo contributo è fondamentale! Il monitoraggio civico non solo é un diritto del cittadino, ma è anche un suo dovere, perchè gli permette di prestare attenzione a ciò che gli accade intorno. “Fare pressione” sulle pubbliche amministrazioni, affinchè si comportino responsabilmente e con trasparenza sull’utilizzo delle risorse comuni, è la piu’ alta forma di cittadinanza attiva.
Navigando sui siti istituzionali, abbiamo scoperto che ci sono molti progetti finanziati con fondi pubblici rimasti incompiuti: nella nostra Provincia, ad esempio, ci sono “aree interne” a cui non viene data la giusta attenzione, che offrono quindi, una qualità di vita scadente, per non parlare di certe realtà cittadine... La riflessione cui siamo stati invitati, ha fatto nascere in noi la curiosità di sapere di piu’ di quanto accade in città. Dopo aver consultato il sito di OpenCoesione, siamo rimasti attratti dal Progetto “La grande cornice verde: ricucire le antiche mura della città di Ferrara” che “prevede di riattivare i punti inaccessibili della cinta muraria ferrarese, innescando un circolo virtuoso sul fronte economico e sociale” Il nostro team ha deciso di chiamarsi Moenia Green, da Moenia, per indicare le mura cittadine, che versano in stato di degrado, ma che nello stesso tempo hanno un grande valore ambientale, da cui Green, essendo uno dei polmoni verdi della città, ricco di specie vegetali e animali autoctone. Le due parole Moenia e Green inoltre, appartengono a lingue lontane nel tempo, e insieme vogliono rappresentare la continuità tra passato, presente e futuro, raffigurata nei tre livelli di mura del logo. Spesso ci capita di percorrere le mura della città a piedi o in bicicletta e di trovare parti non accessibili, perché pericolanti. La “Grande Cornice Verde” prevede di riattivare questi punti. Sul sito di OpenCoesione viene riportata una stima di impatto positivo su circa 100.000 persone, considerando residenti e turisti. Il recupero dei baluardi della cinta muraria e la loro riscoperta, tra i due nodi di Porta Paola e di Piazza Verdi, consentiranno l’apertura di nuovi itinerari turistici e museali, di percorsi ciclopedonali e di nuovi nessi culturali in connessione con altre iniziative cittadine. La “ricucitura” di un ambiente maestoso, galattico, pemetterà una maggiore tutela e conservazione del patrimonio culturale e naturale e migliori condizioni di vita per i residenti, preoccupati dal degrado, spesso fonte di criminalità. Il nostro Team Moenia Green ha verificato sul sito OpenCoesione che l’inizio del progetto era previsto per il 30 giugno 2017, ma in realtà è iniziato l’11 settembre 2018 e, non è ancora ultimato, nonostante la scadenza fosse il 29 giugno 2018: è proprio questo che ci interessa scoprire, perchè il progetto non è stato concluso? Cos’è accaduto? Perchè è così difficile mantenere il riconoscimento Unesco di Città patrimonio dell’umanità? Ci piacerebbe proporci come custodi di questo pezzo della città che ha ancora tanto da raccontare e proporci per una nuova chiave di lettura, da progettare a scuola.
Il Team Moenia Green, ha cercato informazioni sulla “Grande cornice verde” attraverso la ricerca di dati contenuti all’interno di vari portali ufficiali, come il sito di OpenCoesione, i siti istituzionali della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ferrara. Non siamo soddisfatti degli esiti della ricerca, perchè non vi è traccia alcuna del modulo progettuale, ne’ della sua sintesi. Nella pagina web relativa ai POR FESR Asse 5 “Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali", del sito della regione E-R, le informazioni sono del tutto generiche. Anche il sito ufficiale del Comune di Ferrara e quello sui Progetti europei destinati alla città, riportano poche informazioni sintetiche e frammentarie, talvolta confuse nella descrizione del progetto e nella sua estensione. Comprende Piazza Verdi oppure no? Si estende alla Darsena? Soltanto le Tavole di sintesi ci possono essere di aiuto per avere un quadro di insieme e comprendere il suo impatto sul centro storico. Anche i dati sui finanziamenti destinati al Progetto sono molto sintetici. Per la nostra ricerca abbiamo utilizzato anche altri fonti secondarie come articoli di giornali, comunicati stampa, ma purtroppo anche questi non hanno chiarito i nostri dubbi.
Quindi abbiamo capito che la strada da percorrere è ascoltare direttamente dalla voce delle persone che si sono occupate della sua progettazione ed esecuzione, per comprendere di quale disegno piu’ ampio di urbanizzazione e di riqualificazione urbana “La grande cornice Verde” fa parte. Prima di chiedere appuntamenti agli “esperti” del Progetto, abbiamo pianificato una nostra strategia di azione. Innanzitutto una ricognizione sul campo è importantissima per conoscere, con l’aiuto della Prof.ssa Garbellini, la nostra docente di Arte, la storia delle Mura e verificare, anche con l’aiuto delle tavole di sintesi, il suo stato attuale, quanto è stato fino ad ora realizzato del Progetto e le sue criticità. Una lezione del Prof.Ronconi, architetto esperto di Storia di Ferrara ci farà conoscere il grande progetto urbanistico in cui sono collocate le Mura rossettiane. L’Archivio storico del Comune di Ferrara potrà inoltre fornirci mappe, carte e documenti. L’assessore all’Urbanistica promotore del Progetto ci aiuterà a comprenderne la sua genesi politica. Il Prof.Bruzzo, professore di Economia urbana ci racconterà dei finanziamenti europei. Un incontro con Istat ci aprirà gli occhi sull’utilizzo di open data e Antenna Europe ci aiuterà a capire le politiche di coesione. Concluderemo la nostra indagine contattando i nostri amministratori per comprendere il disegno politico del Progetto e quali tecnologie sono previste per il miglioramento del patrimonio naturale, come previsto dall’ Asse 5 POR- FESR.
E’ nostra intenzione comunicare alla città ogni passo della nostra ricerca attraverso post, timeline, video clip, infografiche, da pubblicare sui nostri social (twitter e instagram). Sul sito della scuola un widget rimanderà ai nostri social e il “Carduccino” ospiterà i nostri comunicati stampa. Il CDS, nostro partner, diffonderà sul proprio sito il nostro materiale. Il nostro toolkit di comunicazione sarà arricchito da un fumetto, disegnato da un grande cartoonist, da una mostra da offrire alla città, da una caccia al tesoro per i bambini, da messaggi in QR code disseminati lungo il percorso murario e dalle nostre visite guidate.
Moenia Green desidera affiancare “La grande cornice Verde” e risvegliare nella città il piacere di scoprire in un vecchio ammasso di pietre, un'estensione vera e propria della comunità. Le parti fino ad ora dimenticate delle mura “ricucite”, daranno vita a nuovi paesaggi e nuove emozioni. Le mura di Ferrara sono uno spazio che permette alla città di correre, andare in bici, fare passeggiate in famiglia, romantiche e di riflessione personale: dalle Mura lo sguardo si allarga dal centro storico alla modernità del 21º secolo. Ci auguriamo che una viverna non si risvegli dal suo lungo sonno!