Noi ragazzi della classe 3 bes, abbiamo deciso assieme di intraprendere un progetto relativo al restauro del pontone-gru Ursus situato a Trieste ormai da un secolo.
Per quale motivo abbiamo deciso di sostenere questo progetto? Abbiamo scelto di collaborare al restauro poiché diventerebbe un monumento che rappresenta la nostra città. L’Ursus infatti è già un simbolo di Trieste, ma il nostro obiettivo è di valorizzarlo ulteriormente, impegnandoci a dargli una nuova “vita”, facendolo rifiorire come all'inizio dei suoi tempi.
“Manufatti di archeologia industriale di questo tipo devono essere conservati e valorizzati come eredità del glorioso passato di Trieste.” Così commenta Zeno D’Agostino, il presidente dell’Autorità Portuale. L’Ursus fa parte della nostra storia, è un simbolo di questa città ormai da un secolo, da quando Trieste era ancora sotto l’impero Austroungarico.
Quindi uno dei nostri obiettivi è di evitare dopo tutto questo non venga dimenticato.
Inoltre, come detto in precedenza, siamo convinti del fatto che il nostro progetto possa favorire il turismo della nostra meravigliosa città: qualcuno infatti l’ha già chiamato “la torre Eiffel” di Trieste, un enorme gru con le radici in mare.
Andando più nello specifico, si tratta proprio di un'enorme gru galleggiante, che ha la possibilità di essere spostata in ogni punto del mare, costruita a Trieste in uno stabilimento navale. I progetti iniziarono nel 1913 e subito l’anno successivo incominciarono i lavori che, purtroppo a causa della Prima Guerra Mondiale vennero interrotti. Appena undici anni dopo i lavori ripresero e vennero aggiunti vari componenti tra cui l’apparato di propulsione e la struttura di sollevamento. La gru venne completata definitivamente nel 1931 con l’aggiunta del pontone.
È da ricordare la grande importanza che ha avuto l’Ursus nel recupero dei relitti delle navi della Seconda Guerra Mondiale dispersi nel mare: era predisposto al sollevamento di ben 300 tonnellate, anche se con l’inserimento di una piattaforma girevole il carico venne diminuito e dimezzato. La torre è alta più di 70 metri d’altezza e il pontone galleggiante, invece, si estende per più di 53 metri in lunghezza e 24 in larghezza. La struttura è fatta in ferro, mentre il ponte galleggiante è d'acciaio. Grazie alla sua capacità di sollevare pesi davvero notevoli, venne utilizzato in passato varie volte in diversi stabilimenti, per esempio nel cantiere di San Marco.
Inizialmente questa struttura venne creata per il sollevamento delle merci, ma ormai in quest’ultimo periodo, non essendo più utilizzata, è diventata una famosa meta turistica al punto che si è parlato di realizzare un ascensore e un ristorante panoramico.
Fino agli novanta del secolo scorso, fu utilizzato, ma poi venne dismesso e nel primi anni 2000, la società Fincantieri la donò alla Guardia Costiera
Siamo arrivati quindi alla conclusione in cui crediamo che l’Ursus non solo sia un pezzo di storia triestina passata, ma un simbolo fondamentale per la Trieste attuale, la nostra città natale. E` un monumento importante con una storia affascinante e vogliamo che venga ricordato come tale. Vogliamo però conoscere in che modo verrà effettuato il restauro e quale sia stato l'iter segutio per la richiesta del finanziamento.
Cerchiamo, perciò, di far conoscere l’Ursus anche al di fuori dei confini triestini e di far intravedere dei possibili impieghi a cui possa essere adibito, perché ha segnato la storia cantieristica e navale della nostra città e potrebbe anche essere un'attrazione turistica e panoramica al giorno d'oggi.
Inoltre ora in questa situazione in cui tutta l’Italia si trova è un periodo molto difficile, tutto il mondo insieme sta unendo le forze per liberarci da questo terribile virus chiamato Covid-19 e quindi anche noi ragazzi della 3Bes vogliamo dare una mano a ritrovare un “punto di riferimento”, non per tutte le persone del mondo, ma almeno per quelle di Trieste in modo tale da sentirci l'uno vicino all'altro.