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Raccontare la ricerca

Decadenza e rinascita del Teatro Massimo
Riflettiamo-ci a teatro

La scelta del progetto nasce dalla curiosità che ha destato in noi studenti questa frase:

"Chi entrava nel rinnovato Teatro Massimo poteva tirare un sospiro di sollievo: uno dei più bei teatri del mondo è stato finalmente restituito alla sua funzione. Il colpo d’occhio della sala, confortata di calle a mazzi a ogni palco e a festoni sui davanzali, è straordinario; e l’orecchio, elemento fondamentale per un teatro lirico, percepisce il suono con pulizia assoluta“.

Quindi da una ricerca fatta sulle opere di restauro del Teatro Massimo di Palermo abbiamo trovato quello che segue: 

Con la ricorrenza del 120esimo anniversario dell’apertura del Teatro Massimo e il 20esimo della sua riapertura, è stato presentato un progetto dal Sovraintendente Francesco Giambrone, che prevede il restauro di sette aree differenti del Teatro.

L’intervento più consistente, per oltre 5 milioni e 847 mila euro, è quello tecnologico. Bisogna rimuovere i vecchi impianti obsoleti, realizzare la nuova centrale tecnologica ipogea con cabina di trasformazione, il gruppo di continuità, il data center, la centrale termica. Il cronoprogramma prevede che la progettazione inizi ai primi del prossimo anno e i lavori si concludano a marzo del 2023.

Abbiamo ritenuto interessante questo progetto, e quindi ci concentreremo su questo, riguarda gli ambiti 1,2,6 e 7, prevedendo il restauro del cassettonato del pronao, degli stucchi, delle decorazioni del foyer principale della sala degli specchi, e delle decorazioni lignee della sala degli spettacoli. 

Il nostro team è formato da giovani ragazzi frequentanti il “Liceo Scientifico Ernesto Basile” di Palermo del quarto anno del percorso PCTO "giornalismo"; abbiamo scelto la restaurazione, nelle sue diverse parti, del Teatro Massimo. Una difficoltà è stata conciliare il lavoro di un intero team con le modalità di sicurezza previste per la prevenzione della diffusione dell’epidemia mondiale da covid-19. Scelto il progetto ci siamo divisi ruoli e compiti e abbiamo iniziato subito a lavorare, mettendo immediatamente in moto i nostri blogger nella creazione dei vari profili social: instagram, twitter, facebook e youtube, intanto tutto il resto del gruppo si è concentrato alla ricerca dei vari ambiti di interesse dal progetto. Abbiamo pensato di farci conoscere attraverso i social utilizzando parole chiave e logo che catturasse l'attenzione sia dei curiosi che degli esperti nel settore.

La scelta del nome del nostro team "RIFLETTIAMO-CI" richiama l’oggetto del nostro lavoro, infatti è un chiaro invito ad interessarsi alla nostra causa e aiutarci a portarla avanti, cosicchè possiamo realizzare tutti gli obiettivi prefissati. Gli specchi hanno un ruolo fondamentale nel logo, infatti la scelta è stata quella di un’immagine "simbolo" che rappresentasse al meglio il nostro progetto; ma volendo raffigurare al meglio l'intero progetto, non ci siamo limitati ad una semplice rappresentazione del teatro Massimo ma quella dello stesso riflessa allo specchio, come se lo stesso Teatro volesse cambiare immagine e vedersi restaurato e soggetto/oggetto di attrazione e interesse storico, artistico e culturale di una città che si riflette nella sua stessa storia. Con questo semplice stratagemma abbiamo racchiuso in un’immagine il nostro obiettivo di seguire passo per passo la restaurazione della bellissima e caratteristica "sala degli specchi", "sala degli Stemmi", del Cassettonato del Pronao, quindi incuriosire chiunque abbia a cuore la nostra città e l’arte in generale  invitandolo a riflettere e “riflettersi” nel nostro progetto. Restaurare le sale del teatro Massimo significherebbe accrescere il valore e la bellezza di un luogo da generazioni ormai nel cuore dei palermitani.

Riscoprire il patrimonio artistico di Palermo e del suo centro storico, per noi giovani è quasi una scommessa perchè spesso passeggiamo per le strade tra i diversi monumenti ma la nostra attenzione purtroppo è centrata su selfie e pose dal profilo migliore; lo sfondo spesso è proprio uno dei nostri monumenti e soprattutto per i turisti proprio il Teatro Massimo, la cui scalinata affascina tutti e scatena la più fervida inventiva nelle decorazioni. Il nostro intentoè proprio quello di far entrare tutti dentro il Teatro, curiosando tra le stanze, suscitando interesse e avvicinando sia gli autoctoni che i turisti all'arte e alla storia monumentale e musicale che si è avvicendata tra quelle mura. La storia narra che il Teatro Massimo è il teatro più grande d'Italia e il terzo in Europa, quindi merita la giusta attenzione e un restauro di qualità che ne mantenga l'originale progetto e bellezza artistica.