In data 12 settembre 2011 viene sottoscritta, tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare (MATTM) e la Sogesid S.p.A. soggetto attuatore la Convenzione che dà avvio all’intervento di bonifica del sito di stoccaggio provvisorio di S. Veneranda in Marcianise. L’importo contrattuale pari a Euro 888.925,08 ha portato alla bonifica del sito con un avanzo di spesa. Dal quadro economico rimodulato risultano economie pari a 358.994,54. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente , tali somme non possono essere impiegate per finanziare, ulteriori attività di rimozione di rifiuti nel sito di stoccaggio di S. Veneranda. Quindi , con nota prot. n. 7141 del 30/03/2016 il comune di Marcianise ha espresso la volontà di utilizzare le economie sopracitate per realizzare un intervento di rimozione rifiuti di varia natura abbandonati su diverse aree del territorio comunale. In data 27/05/2016 la Sorgesid , supportata dai tecnici del Comune , ha effettuato opportuno sopralluogo delle aree oggetto di abbandono di rifiuti, acquisendo l’elenco aggiornato dei luoghi su cui intervenire, sono stati individuali 18 siti oggetto di sversamento abusivo ed incontrollato di rifiuti. Nel 2017, il sindaco di Marcianise ha fatto bonificare una località chiamata “Masseria La Pigna” , presso la sede della Metano Sud. L'intervento è stato molto apprezzato dai proprietari dell'azienda, tant'è che liberamente hanno deciso, di donare al Comune un sistema di telecamere di videosorveglianza collegate ai monitor della Polizia Municipale . Il gesto è di grande valore collettivo al fine di contribuire alla lotta contro l'inquinamento, ma soprattutto dimostra come ognuno può aiutare al miglioramento del territorio, partecipando come cittadini attivi e responsabili. Recentemente, il 3 dicembre 2020, il comune di Marcianise ha attuato un controllo straordinario contro lo smaltimento illecito e i roghi di rifiuti, proseguendo dunque lo sforzo di repressione e prevenzione dell’abbandono illecito dei rifiuti, al passo con l’ideologia che è importante rispettare l’ambiente in cui si vive. Porre l’accento sull’azione della rimozione dei rifiuti in aree residenziali all’interno di una cittadina come Marcianise significa sperare che altri territori non si trovino nella stessa situazione perchè spinti ad impegnarsi nel rendere migliore il luogo in cui vivono, e si adoperino collaborando a una minor produzione di rifiuti attraverso un concreto riuso e riciclo , in modo tale da non dover sprecare tempo e risorse per rimuovere gli errori di una cattiva educazione civica e sociale.
Uno degli obiettivi infatti sarà confrontare i dati della nostra ricerca con quelli delle città limitrofe in modo da poter comprendere le condizioni ambientali del territorio Campano. Inoltre, partendo dal nostro piccolo, speriamo di aumentare nei giovani e negli adulti una maggiore sensibilità ecologica, in difesa dell’ambiente, adottando comportamenti consapevoli finalizzati ad uno stile di vita all’insegna della sostenibilità e del cambiamento, a partire dalle abitudini ormai standardizzate che appartengono al nostro modo di vivere quotidiano, nel tentativo di realizzare un nuovo modo di abitare questo nostro pianeta. In genere, siamo abituati a pensare che il problema non ci riguardi in prima persona dato che, molte persone vivono in piccole comunità o hanno la convinzione che con miliardi di persone sulla Terra non sia importante l'azione del singolo, invece, è proprio dalle singole persone che bisogna partire per determinare un reale cambiamento e scongiurare cosí le catastrofi ambientali. E’ l'insieme dei singoli a costituire la comunità poichè l'unione fa la forza.
Dei 391155,65 fondi di finanziamento totale pubblico previsti per la rimozione dei rifiuti in aree residenziali del comune di Marcianise 377.408,74 € sono Fondi per lo Sviluppo e la Coesione Regione Campania, i pagamenti effettuati sono 280.231,91€ , per cui restano a disposizione circa 97.176,83 €; ció che ci interessa sapere è perchè non sono stati impiegati tutti i fondi previsti per l’attuazione del progetto e cosa ancora resta da fare? Esistono comuni che hanno ridotto al massimo la produzione di rifiuti in modo da evitare di giungere alla semplice rimozione di questi ultimi? E’ opportuno e necessario educare la società al fine di non produrre ulteriori rifiuti ed incrementare la politica del riuso, del riciclo e della rigenerazione? Bisognerebbe promuovere percorsi educativi di salvaguardia dell’ambiente, programmare e attuare, non solo nella scuola, ma anche nelle famiglie, dei percorsi di salvaguardia e recupero delle risorse, che oltre a essere un ottimo esercizio di beneficio ambientale, rappresentano un’educazione alla solidarietà, in quanto quello che non è più utile per noi, per l’altro può essere di grande utilità e non di rado una vera necessità.
Ben vengano luoghi di scambio nei mercatini o nelle scuole o in qualsiasi altra struttura , dove il baratto e il riuso possa non essere solamente una fonte di risparmio pecuniario, ma l’espressione di una ideologia che trova la sua applicazione nel rifiuto dello spreco. Speriamo che, alla fine del progetto ASOC, chi abbia letto le nostre considerazioni e le nostre ricerche, sia propenso, tanto quanto noi, al non considerare subito un oggetto come un rifiuto, ma a consideralo come un’opportunità per creare qualcosa di nuovo o come un bene che possa essere condiviso con altri.