Il “ Progetto dell’importo di 900.000€ per interventi volti alla salvaguardia della superficie, della struttura e della salute del patrimonio forestale regionale e interventi di decespugliamento, tagli fitosanitari, diradamenti, piantagione ed opere accessorie da effettuarsi nel comune” ci darà la possibilità di rispondere ad alcune domande che poi sono quelle che si pongono i comuni cittadini che ogni anno, puntualmente, si ritrovano ad assistere al drammatico infernale spettacolo durante il quale bruciano i nostri boschi , le campagne a ridosso della nostra bellissima Palermo e le meravigliose riserve, attrazione per migliaia di turisti. Ogni giorno è un bollettino di guerra che serve a riempire la cronaca e i media. La polemica si infiamma in un rimbalzo di responsabilità.
In questi giorni, il nostro Team si è occupato di ricercare dati ed informazioni specifiche e fondamentali che riguardano gli interventi volti alla salute ed allo sviluppo del patrimonio forestale a partire dal nostro progetto.
Di fatto nel nostro caso emerge che il progetto è finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e Coesione per un importo €900.000,00. I pagamenti effettuati sono pari a € 596.494,37 euro. Il progetto è ancora in corso. Relativo alla programmazione 2007-2013, l’inizio previsto era 26/11/2015 mentre l’inizio effettivo è al 26/11/2016. La fine prevista è al 30/10/2020 ma la fine effettiva non è disponibile.
Viste le informazioni la nostra attività è stata incentrata sulla consultazione di siti istituzionali, abbiamo navigato nei siti ufficiali della “Regione Siciliana”.
In particolare sul nostro progetto siamo riusciti a trovare la DELIBERA CIPE 93/2015 - Difesa del patrimonio boschivo Roma, 6 novembre 2015 e la DELIBERA N.20 DEL 29 GENNAIO 2016. Queste due sono molto importanti perché ci aiutano a comprendere la programmazione e la successiva riprogrammazione delle risorse con decurtazione per l’importo destinato al finanziamento di interventi per la continuita' delle attivita' di difesa del patrimonio boschivo. Tuttavia al momento non siamo ancora riusciti a risalire ai pagamenti specifici. Sarà nostra cura cercare di comprendere la tipologia dei pagamenti.
Per ricostruire la ricerca e contestualizzare il progetto c’è sembrato necessario ricercare la programmazione 2014-2020 dello sviluppo rurale, la Direttiva 2020 sulle attività volte alla prevenzione ed al contrasto del rischio incendi boschivi, le campagne AIB 2018-2020. Questi dati di contesto ci daranno l’idea di come viene organizzata l’azione antincendio, quante risorse vengono destinate alla prevenzione e quante vengono invece destinate all’emergenza.
Dal sito datiallefiamme.it abbiamo ricavato una raccolta dati relativi agli INCENDI BOSCHIVI DAL 2009 A MAGGIO 2016 IN ITALIA E IL CASO SICILIA.
Dal sito https://www.italiaafuoco.info/2020-01-03-mappa-incendi-2020/ è stato possibile ricavare la mappa degli incendi nel 2020- 2019 e 2018 che ci mostrano quanto sia cresciuto il fenomeno degli incendi nella nostra regione.
Con questi dati potremo comprendere se gli incendi sono aumentati o diminuiti nel corso degli ultimi tre anni e parallelamente potremo confrontare i costi dei servizi aerei e la loro procedura di appalto.
I dati secondari relativi agli articoli di giornali li abbiamo raccolti perché aiutano a dare la percezione del fenomeno, la sua diffusione, la documentazione fotografica. In breve riportano il sentimento della collettività di fronte al fenomeno.
Non cerchiamo colpevoli o responsabili di incendi ma vogliamo cercare di capire ad esempio come viene gestito il problema degli incendi nella nostra regione, chi se ne occupa, se esiste un piano per salvaguardare i boschi e prevenire gli incendi e quanti fondi vengono destinati alla causa. Siamo principalmente interessati a capire perché non investiamo di più in prevenzione piuttosto che pagare i servizi aerei a delle cifre esorbitanti. Sono 15.000 mila gli euro che paghiamo all’ora per far spegnere un fuoco ad un Canadair e 5000 euro sempre all’ora spendiamo per un elicottero. A queste domande ci siamo dati delle prime risposte che comunque meritano una ricerca più approfondita e soprattutto un incontro con i nostri interlocutori come la Guardia Forestale, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile che comanda e controlla tutti i mezzi aerei resi disponibili per lo spegnimento degli incendi e anche con CFC (Centro Funzionale Centrale) ,ma non trascureremo la voce degli operatori forestali e delle autorità regionali. Daremo nomi e volti a questi uffici, ci faremo raccontare e vi terremo informati.
La conservazione e la difesa della vegetazione e più specificatamente del patrimonio boschivo costituisce un impegno complesso che, in termini di gestione e controllo di qualunque sistema, non può essere affidata al caso.
Siamo convinti che il problema degli incendi boschivi può essere, infatti, contrastato efficacemente soltanto attraverso una strategia pianificata e programmata a livello territoriale che tenga conto delle quattro fasi della filiera: Pianificazione – Previsione – Prevenzione – Lotta Attiva. Un'attenta pianificazione regionale, intesa come documento di studio e di programmazione, che venga considerata ordinaria attività per tenere conto dell’evoluzione dinamica del rischio degli incendi, è necessaria per il raggiungimento di migliori risultati.
Vogliamo comprendere se quanto detto viene rispettato nella nostra regione o se investiamo principalmente in emergenza e con i costosissimi mezzi aerei che seppur importanti e fondamentali per raggiungere alcune località impossibili all’uomo, non possono rappresentare la routine.
La Sicilia brucia ancora, brucia nonostante i 22.000 operatori forestali che vengono assunti ogni stagione, nonostante gli appalti milionari per i servizi aerei delle compagnie private, e questo avviene con intensità crescente e ormai intollerabile. I siciliani e tutti coloro che conoscono ed amano questa terra ricca di bellezze naturali e paesaggistiche, sono stanchi di assistere allo scempio costante del suo patrimonio boschivo e della sua preziosa biodiversità. Negli ultimi anni l’isola detiene il triste primato nazionale del maggior numero d’incendi e della più estesa superficie totale percorsa dal fuoco. Noi di “TERRE BRUCIATE” siamo a fianco di quei cittadini che dicono BASTA agli incendi, CURIAMO i nostri boschi.
Seguiteci!