Il progetto è stato avviato con una fase di discussione mirata ad identificare le problematiche giovanili e quelle legate al territorio. Il team si è diviso in gruppi, ciascun gruppo ha navigato alla ricerca di progetti interessanti sui temi riguardanti le tossicodipendenze, in particolare la ludopatia, la cura dell’ambiente e la sostenibilità, il recupero del patrimonio artistico, concentrando l'attenzione su quelli realizzati sul territorio cittadino.
Dopo un'attenta valutazione, è stato scelto un progetto che ha la finalità di recupero di un bene confiscato alla mafia e la sua trasformazione in un centro antiviolenza. Questa scelta è stata guidata dalla convinzione che il progetto selezionato abbia un impatto significativo sulla promozione dell'inclusione sociale nella comunità. La scelta del nome del team ,"Sentinelle di Franca Viola", è scaturita dall'idea di rappresentare l' impegno verso una causa nobile e simbolizza il coraggio, la determinazione e la resistenza contro l'ingiustizia e la violenza di genere.. "Sentinelle di Franca Viola" è un omaggio a Franca Viola, una donna coraggiosa che nel 1966 rifiutò di conformarsi alle aspettative sociali e culturali, sfidando apertamente il sistema patriarcale. Franca, a soli 17 anni, rifiutò di sposare il suo rapitore, sfidando così le convenzioni dell'epoca e aprendo la strada per cambiamenti significativi nei diritti delle donne in Italia.
Chiamandoci "Sentinelle di Franca Viola", ci identifichiamo come guardiani del cambiamento. Come Franca Viola ha infranto le catene dell'oppressione, noi intendiamo contribuire a rompere le catene della violenza di genere.
Il team ha, infine, ragionato su quali potrebbero essere gli effetti positivi che scaturiscono dall'attuazione del progetto scelto :
- Il processo di recupero della struttura può innescare un processo di rigenerazione urbana. L'investimento non solo restituirà vita a un edificio precedentemente inutilizzato, ma potrebbe anche influenzare positivamente lo sviluppo di altre aree circostanti, incoraggiando un maggior interesse e investimenti in progetti simili.
- La trasformazione di una struttura precedentemente associata a situazioni negative (come il controllo mafioso) in un centro antiviolenza trasmette un forte messaggio di cambiamento e speranza. Questo può contribuire a migliorare la percezione del territorio, sia da parte dei residenti locali che degli esterni.
- La presenza di un centro antiviolenza può contribuire a ridurre i tassi di violenza nella zona. Offrendo un luogo sicuro e risorse per le vittime di violenza, il centro può fungere da deterrente e promuovere una maggiore consapevolezza sulla prevenzione della violenza.
- La fase di recupero della struttura e la gestione del centro richiederanno manodopera locale. Ciò può creare opportunità di lavoro per la comunità, contribuendo all'occupazione e al miglioramento delle condizioni economiche dei residenti.
- La presenza di un centro antiviolenza può aumentare la consapevolezza della problematica della violenza domestica e delle risorse disponibili per le vittime. Ciò può portare a una maggiore educazione sulla prevenzione della violenza all'interno della comunità.
In sintesi, il monitoraggio dell'investimento nel recupero di una struttura per creare un centro antiviolenza può avere impatti positivi su diversi livelli, contribuendo a trasformare il territorio in un luogo più sicuro, resiliente e socialmente coinvolto.