Le persone che ogni giorno attraversano il percorso pedonale che collega il terminal bus di Campobasso al centro cittadino non possono fare a meno di notare il logo che campeggia ovunque nella segnaletica.
È il logo del team Walking People del Liceo Economico Sociale “Giuseppe Maria Galanti”, che nell’edizione 2017-2018 del progetto A Scuola di OpenCoesione ha monitorato il progetto del completamento del sovrappasso pedonale, opera finanziata dalle politiche di coesione con un importo pari a 1 milione e 800 mila euro.
“È stata l’amministrazione cittadina – raccontano le professoresse Antonella Pasquale e Silvana Chiovitti, che hanno coordinato il team – a decidere di utilizzare il logo come elemento identificativo dell’intera opera. Una testimonianza indelebile dell’azione di monitoraggio civico compiuta dai nostri studenti”.
Un’azione che parte nel 2017, quando i Walking People scelgono di indirizzare la propria ricerca su quella che gli abitanti del capoluogo molisano hanno sempre ritenuto un’opera di grande importanza per il miglioramento della qualità della vita in città.
Marianna Rubino oggi ha 23 anni, una laurea in Scienze Politiche e la stessa grinta con la quale ha tenuto le fila della ricerca di monitoraggio nel ruolo di Project Manager del team.“Decidemmo di occuparci di questo intervento – spiega – perché molti di noi vivevano in paesi limitrofi e utilizzavano i mezzi pubblici per raggiungere il centro cittadino. Il cavalcavia pedonale, infatti, è stato pensato non solo per rendere più agevoli gli spostamenti di noi studenti, ma anche per ridurre i rischi connessi all’attraversamento di un sistema complesso di rotatorie sottostanti e al contempo per salvaguardare l’ambiente, prevedendo un incremento dell’uso dei mezzi di trasporto pubblico”.
Gli studenti conducono così un’accurata ricerca a partire dall’analisi dell’iter travagliato della costruzione dell’infrastruttura, avviata nel lontano 1993 con un investimento iniziale di 3 miliardi di vecchie lire. Dal report di monitoraggio civico realizzato dal team nel 2017-2018 si evince che, poco dopo l’inizio dei lavori, i cantieri sono stati sospesi per una lievitazione dei costi che ha reso necessaria la richiesta di un nuovo finanziamento, per poi subire un nuovo arresto nel 1998, causato dalla necessità di ottenere dalle Ferrovie dello Stato l’autorizzazione a passare sotto i binari. I lavori riprendono con l’approvazione e il finanziamento del progetto di completamento dell’opera: 600 mila euro destinati alla pavimentazione e alla copertura dei rami A e B per collegare il terminal alla centralissima via Mazzini (attraverso un sottopasso nei pressi della stazione ferroviaria) e 1 milione 200 mila euro per la realizzazione dell’intero ramo C, destinato a diventare la nuova direttrice di collegamento tra il terminal e la zona universitaria.
Sara Ruggiero, 22 anni, laureanda in Medicina, ricorda bene l’azione di monitoraggio civico portata avanti nel suo ruolo di Storyteller del team:“Siamo andati sul cantiere, abbiamo intervistato i responsabili dell’impresa appaltatrice, i funzionari della Regione Molise (ente programmatore), il Sindaco e i tecnici del Comune di Campobasso (ente attuatore). Abbiamo coinvolto i cittadini somministrando questionari e stimolando la loro partecipazione, abbiamo partecipato a eventi pubblici dove abbiamo presentato la nostra ricerca e soprattutto le nostre proposte, come per esempio la riqualificazione dell’area del terminal con l’apertura di attività commerciali, zone ristoro, bagni pubblici e sale d’attesa, in modo da incentivare l’utilizzo del sovrappasso pedonale una volta inaugurato”.
Gli studenti si cimentano anche nella raccolta di dati di contesto sul trasporto pubblico e sulla mobilità urbana in Molise e in Italia, mettendo in evidenza il peso finanziario delle opere incompiute sui cittadini molisani (400 euro di spesa pro capite) e il deficit di servizi di trasporto pubblico nella regione dovuto all’esiguità degli investimenti.
La tanto agognata inaugurazione dell’opera, però, sembra ancora lontana. Gli studenti non demordono, e l’anno successivo, nel 2019, partecipano all’iniziativa ASOC Experience che li porta a incalzare nuovamente gli amministratori locali, dai quali ricevono rassicurazioni sull’imminente apertura del sovrappasso pedonale. Non solo. I ragazzi scoprono che il Comune di Campobasso ha attivato una procedura di project financing per riqualificare l’intera struttura del terminal bus con l’installazione di sale d’attesa, bagni pubblici e aree ristoro, proprio come avevano proposto durante il loro monitoraggio precedente.
Anche grazie all’attività di monitoraggio civico portata avanti con tenacia dagli studenti, cresce l’attenzione della cittadinanza e dei media locali verso l’intervento. I lavori procedono, e il 23 dicembre 2020 il Comune di Campobasso inaugura finalmente il primo tratto del sovrappasso pedonale, quello composto dai rami A e B, che serve a collegare il terminal bus a via Mazzini.
È in questa occasione che viene apposto il “sigillo” dei Walking Team sull’opera, sotto forma del logo disegnato dai ragazzi nell’edizione 2017-2018 di ASOC.
“È stata una grandissima soddisfazione per tutti noi – dicono le professoresse Pasquale e Chiovitti – perché abbiamo potuto toccare con mano ciò che A Scuola di OpenCoesione ha portato in dote ai nostri studenti e alla cittadinanza intera: siamo convinte, infatti, che il dibattito pubblico innescato e alimentato grazie anche al monitoraggio compiuto nell’ambito di ASOC abbia contribuito fortemente all’accelerazione dei lavori, i cui risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti… così come anche il marchio del nostro team!”.
Nel marzo 2023 viene infine inaugurato il terzo ramo del percorso pedonale sopraelevato, quello che arriva fino a via Giambattista Vico, nei pressi dell’Università: fin da subito viene utilizzato dai pedoni per attraversare in sicurezza una serie di incroci stradali sottostanti, ritenuti dai campobassani tra i più pericolosi della città.
Ancora oggi Marianna ricorda con entusiasmo l’esperienza di monitoraggio civico fatta in ASOC. “Monitorare un progetto riguardante il tema dei trasporti – dice – è stato per me molto significativo, anche perché si tratta della mia più grande passione fin da piccola. Non è un caso che oggi mi occupi dell’organizzazione dei movimenti dei bus per un’importante azienda di trasporti molisana! ASOC continua ad accompagnarmi anche nella mia vita professionale”.