La parola ai rappresentanti dell’Ente Parchi Astigiani

I Fondi Europei sono stati utili, nella loro complessità, al Museo? - Intervista al Presidente Gianfranco Miroglio

Si, lo sono stati. I soldi provenienti dall’Europa non solo hanno permesso la riqualificazione del III Lotto, quella che avete monitorato, ma anche le due precedenti ristrutturazioni, del I e del II. Dobbiamo ricordarci che il Palazzo Michelerio, fino a pochi anni fa, era in stato di degrado ed abbandono sebbene costituisse un edificio importante dal punto di vista storico, essendo stato Orfanatrofio nel 1500. Anche la Chiesa, quella del Gesù, non era più agibile. Attraverso il bando europeo è stato possibile ottenere i fondi per cominciare lo smantellamento delle macerie e la conseguente modernizzazione. Si tratta di un’area importante per la città di Asti, tant’è che il comune nella prima ristrutturazione partecipò finanziariamente: fu chiaro quindi l’interesse culturale e sociale che la cittadinanza aveva per questo edificio. Per quanto riguarda nello specifico il Museo, i fondi sono sicuramente stati molto utili: oggi abbiamo reperti unici ospitati nel seminterrato, nonchè delle sale per esposizioni temporanee e nuovi uffici, sedi dell’Ente Parchi astigiani. Ovviamente la riqualificazione ha attratto maggiormente visitatori, grazie anche ai nuovi spazi visitabili, come la ex Chiesa del Gesù.

Quali sono i prossimi obiettivi che attraverso nuovi fondi l’Ente si è posto? - Intervista al Presidente Gianfranco Miroglio

Prossimo obiettivo è quello di avviare la ristrutturazione della ex Chiesa del Gesù, che rappresenta l’ultimo edificio, appartenente al complesso, che oggi è visitabile ma non concluso nella sua riqualificazione. Essa, non appena terminata, ospiterà i fossili dei cetacei, già presenti al Museo, assieme a nuovi reperti provenienti da altri musei.

Ritiene che il progetto ASOC sia importante per aumentare la consapevolezza dei cittadini? - Intervista al Paleontologo Piero Damarco

Assolutamente si. E’ un ottimo strumento per diffondere la conoscenza legata al territorio tanto tra studenti quanto, più in generale, tra cittadini. Il fatto che siamo stati scelti come soggetto da monitorare implica un interesse nei nostri confronti che sarà sicuramente riversato all’esterno della scuola o del museo, dando maggiore visibilità alle nostre attività.