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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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Report Lezione 4

Titolo del Report di Lezione 4

IL FILO DELL'ARTE

Blog Post di racconto

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Domanda 1

Quali motivazioni hanno spinto l'amministrazione comunale alla realizzazione del progetto del Museo San Pietro e se c'è stata una preventiva analisi dei bisogni culturali e sociali del territorio?

Risposta 1

Premesso che il progetto parte all'inizio degli anni '90, e che le amministrazioni comunali all'epoca non disponevano dei moderni strumenti di rilevazione dei bisogni del proprio territorio, di cui usufruiscono oggi, non fu fatta un'indagine di questo tipo, in quanto l'approccio metodologico ai progetti era diverso. Le esigenze di cui l'amministrazione tenne conto per la progettazione di questo intervento furono essenzialmente due. In primo luogo era necessario trovare uno spazio adeguato per un numero rilevante di opere, che il vecchio museo non era più in grado di accogliere e valorizzare, e di altre opere che si trovavano presso depositi e uffici comunali. C'era bisogno quindi di nuovi spazi espositivi che rispondessero anche ai requisiti imposti dalle nuove normative in materia entrate in vigore a partire dal 2001. In secondo luogo l'edificio, che ha un ruolo importante per la storia della città di Colle e per tutta la Val d'Elsa, era necessario evitare che, nei vari passaggi di proprietà, non fosse garantita la giusta tutela e la manutenzione dell'immobile. Per questi motivi l’amministrazione ritenne importante fare un investimento su questa struttura che rappresenta un tassello importante per la vita della nostra comunità.

Domanda 2

Qual è la tipologia dei visitatori del museo?

Risposta 2

La tipologia dei visitatori è molto variegata. In parte si tratta di anziani che abitano in Val d'Elsa che sono mossi dalla curiosità di vedere come è stato ristrutturato l'edificio che loro hanno conosciuto e frequentato come scuola, infatti il loro interesse è rivolto più alla riutilizzazione dello spazio che alle opere esposte. Il museo accoglie spesso gruppi di disabili accompagnati dai loro operatori, conseguenza del fatto che il museo è dotato di strutture e attrezzature che consentono ai portatori di handicap di potersi muovere all'interno dello spazio museale in modo autonomo. Poi vi sono studenti di tutte le età che visitano individualmente e in gruppo la nostra struttura, perché siamo in grado di offrire percorsi didattici differenziati, non solo per le scuole ma anche per gruppi familiari. Infine, non bisogna dimenticare la presenza di visitatori stranieri, favorita sia dalla posizione geografica di Colle Val d'Elsa, che si trova a metà strada tra Siena e Firenze sul tracciato urbano della via Francigena, sia dalla presenza di fronte al museo di un resort e di numerosi ristoranti. Per quanto riguarda le nazionalità delle presenze straniere possiamo affermare che la maggior parte sono inglesi, francesi (in aumento), americani e sudamericani, in particolare brasiliani. Questi visitatori arrivano al museo non casualmente, ma con la certezza e il desiderio di vedere ed apprezzare anche una sola opera esposta.

Domanda 3

Parliamo delle collezioni private: lei conosceva personalmente Walter Fusi e come siete arrivati alla donazione della collezione?

Risposta 3

Io mi sento onorata di aver avuto Walter Fusi come amico, persona di grande sensibilità artistica e umana, con il quale ho collaborato alla realizzazione di una sua prima mostra antologica a fine anni '90. Anzi è proprio grazie a questa collaborazione che è nata la nostra amicizia. Anche nei suoi ultimi anni di vita ha sempre mantenuto quella vitalità ed energia che caratterizzano le sue opere pittoriche, una grande voglia di vivere. Spero che gli venga dedicata una mostra retrospettiva. La collezione Fusi nel museo è rappresentata da opere che attraversano temporalmente tutta la seconda metà del Novecento, cambiando progressivamente stile e aderendo alla corrente dell'astrattismo, in quanto non si identificava nella corrente figurativa. Walter Fusi ha donato la sua collezione per lasciare una traccia nella sua città, per arricchire il patrimonio culturale della comunità.

Edizione ASOC: 1718

Scuola di appartenenza:

LICEO ECONOMICO SOCIALE SAN GIOVANNI BOSCO

COLLE DI VAL D'ELSA (SI)

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