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Raccontare la ricerca di dati e informazioni

LA GIUSTIZIA IN RITARDO

<1>.La Cittadella Giudiziaria è per Salerno una delle più importanti opere che permette un corretto svolgimento della giustizia in una città che negli ultimi anni è in grande sviluppo sia dal punto di vista sociale che giudiziario. Il nostro scopo è quello di riuscire a capire quali sono stati gli impedimenti per i quali la Cittadella dopo ben 19 anni non è ancora stata ultimata e questo causa anche gravi ritardi nell'ambito giudiziario Salernitano. Con questo progetto cercheremo di mettere in evidenza il fatto che la Cittadella Giudiziaria è un organo molto importante per il corretto funzionamento della città di Salerno che è stanca di aspettare. 
<2>. Nel settembre 2002 l'impresa Romagnoli sull'area dello scalo ferroviario cittadino apre il cantiere della Cittadella Giudiziaria. La Romagnoli, una azienda di livello internazionale, per l'occasione costituisce un'associazione temporanea con le ditte Galli e Benvenuti, con le quali si aggiudica la gara d'appalto di 140 miliardi di lire offrendo un ribasso del 40 per cento. Nel rispetto della normativa europea il bando prevedeva per la consegna dell'opera finita la data tassativa del novembre 2004. Si era nel 1999 e la giuria del concorso intenzionale, qualificata dalla presenza di Oriol Bohigas e Fulvio Irace, scelse tra i numerosi concorrenti il progetto dell'architetto inglese David Chipperfield. Decisivo allora fu l'orientamento del celebre urbanista catalano che aveva già definito nella bozza del nuovo piano regolatore lo sviluppo urbanistico della zona che si estende lungo la riva destra dell'Irno. Per comprendere la sistemazione della cittadella in quella parte della città, è necessario premettere che nello stesso anno veniva aperto, in presenza dell'allora Presidente del consiglio Massimo D'Alema, il cantiere del nuovo asse viario della Lungoirno. Progettata da Oriol Bohigas, la nuova strada che costeggia per sette chilometri il corso del fiume, nasceva per creare un nuovo collegamento sulla direttiva nord sud della città rendendo infine il palazzo di giustizia raggiungibile da tutti i paesi della Valle Dell'Irno. Per un gran disegno urbanistico si rendeva necessario dunque un architetto dotato di originali capacità progettuali. A Via Dalmazia si trova l'ingresso centrale della Cittadella: una grande scala semicircolare, realizzata con robuste lastre in granito scuro si sviluppa in perfetta armonia con i pilastri in cemento dell'atrio, ricoperti da un accattivante colore nero brillante. Su Via Cacciatori dell'Irno, invece, si affaccia l'altro prospetto dell'edificio, qui Chipperfield inventa nuove forme e colori: il primo fabbricato, disegnato a forma di un poliedro regolare, è ricoperto da lunghi pannelli di colore ocra che dominano la grande piazza. E tuttavia ora si registra un ritardo nella consegna della Cittadella Giudiziaria al ministero di quasi tre anni, mentre nel vecchio Palazzo di giustizia i fascicoli dei processi si accumulano fin nei corridoi. Tra le cause di questo lungo ritardo ci sono motivi strutturali che hanno determinato questa lentezza: il forte ribasso per aggiudicarsi il lavoro, il continuo ricorso da parte dell'impresa ai subappalti esterni che spesso si sono conclusi con il ritiro delle ditte che avrebbero dovuto lavorare in perdita. Ultimamente è stato completato anche il grande parcheggio della Cittadella Giudiziaria con 130 posti auto ricavti nella parte terminale del Palazzo di Giustizia.Con questi dati cercheremo di capire cosa è stato effettivamente realizzato finora e cosa manca ancora da fare.
<3>.Noi ragazzi del Liceo Classico “T.Tasso”di Salerno ci stiamo impegnando e ci impegneremo ancor di più ad indagare su come vengono utilizzati i fondi europei e se questi ultimi vengono adoperati nel modo giusto. In particolare ci stiamo occupando, come si è già potuto constatare, del progetto di sviluppo e programmazione avente ad oggetto la “Cittadella Giudiziaria di Salerno”; il nostro obiettivo principale è quello di verificare, attraverso interviste agli enti comunali interessati, sopralluoghi e ricerche mirate, se i fondi messi a disposizione dell’UE sono stati utilizzati nel modo corretto, senza riserva alcuna e soprattutto se sono stati rispettati gli indirizzi esposti nei disciplinari e circolari esplicative emanate, al fine di evitare inutili e dispendiosi aggravi di costo, generati da eventuali revoche dei suddetti fondi, per difformità legali. Inoltre, altro obiettivo della nostra ricerca è constatare se la progettazione iniziale della Cittadella è stata rispettata o se sono intervenute successive variazione in fase istruttoria. Il lavoro proseguirà procedendo a relazionare, soprattutto con l’aiuto degli stessi cittadini di Salerno, il marcato e reale funzionamento di quest’importante e costosa opera di importante interesse pubblico. Ci siamo avvalsi, infine, dell’aiuto di ASOC, attraverso il quale vogliamo far emergere, all’opinione pubblica se il lavoro dei nostri politici (in primis il nostro Primo Cittadino) stiano svolgendo al meglio il loro lavoro e le loro funzioni istituzionali. La Comunità Europea è molto attenta a queste dinamiche politiche, è molto spesso sono notizie di quotidiani di settore (tipo il sole24ore), dove si legge che spesso parte dei fondi destinati in Italia (meglio ancora nella Regione Campania, POR, FERS etc.), tornano nelle casse Europee per incapacità proprio dei nostri politici ad utilizzarli correttamente.