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Articolo di Data Journalism

LA VITTORIA DI ENTHALPOS

Lo diciamo subito: più che un eroe greco si tratta della svolta ambientale favorita dall’impianto geotermico elio assistito della sede dell’ente Parco Nazionale del Gargano, in provincia di Foggia. Dati che “parlano”, contesti da analizzare e prospettive da suggerire, insieme a enthalpos (entalpia) che ci aiuta aportare calore dentro” al nostro monitoraggio civico. In qualche modo ci mettiamo alla ricerca delle tracce del nostro “eroe”. Con opencoesione, infatti, raccontiamo, in numeri e grafici, la fattibilità della scelta dell’ente Parco che promuove e tutela uno dei territorio più belli d’Italia, inserito in 18 comuni. Ciò è stato possibile mediante il finanziamento pubblico di euro 336.663. L’impianto nel 2018 ha registrato un consumo totale di energia rinnovabile su valori che superano l’80%, con la riduzione notevole di CO2. La conferma è data dalle 5 centraline di controllo della qualità dell’aria poste nella provincia di Foggia dall’ARPA.

La geotermia a bassa entalpia si ottiene captando il calore sotto terra e portandolo in superficie. La temperatura media del terreno, infatti, a circa 100 m. di profondità si aggira intorno ai 12° C. Tutto ciò attrae l’attenzione del nostro Green Team anche perché nel progetto scelto con ASOC troviamo le premesse della lotta globale al cambiamento climatico.

Come a dire: dal locale all’universale! Le “piccole” scelte possono incidere sui grandi cambiamenti. In altre parole, interessandoci ai dati primari e secondari reperiti nel nostro monitoraggio civico dai coder e enalisti, possiamo rintracciare anche i nodi su cui si articolano le priorità dell’Europa. Il riferimento è all’auspicata e drastica diminuzione delle emissioni atmosferiche con la promozione delle fonti energetiche rinnovabili (progetti FER) per almeno il 27% del totale dell'energia consumata nell'UE entro il 2030. Dati che ritroviamo nell’efficienza della sede del Parco. In altre parole, accostando le informazioni relative al funzionamento del nuovo impianto ecologico, raccogliendo i dati desunti dalle centraline ARPA/PUGLIA e dagli indicatori ISTAT inerenti il Benessere equo e sostenibile dei territori (BES), raccogliamo altri elementi su cui costruire la nostra storia con efficacia e incisività.

Nel dettaglio. In Puglia ci sono 6 piccoli impianti di climatizzazione geotermica. Significativo è il sistema scelto per la sede dall’ente Regione, molto simile a quello monitorato sul Gargano. L’idea perseguita è la stessa: ridurre l’impatto ambientale e essere da modello per il territorio. In tal senso, i dati forniti dell’ente Parco Nazionale, relativi al “consumo nella sede climatizzata”, evidenziano la radicale diminuzione dell’uso del GAS: si passa dal 4.88% del 2017 allo 0.25% del 2018, con un risparmio di emissioni in atmosfera di CO2 pari a 137,89 tonn. (dati ISPRA 2018). Tutto ciò grazie all’utilizzo delle fonti alternative geotermiche il cui consumo nel 2019 si assesta intorno all’87%. I dati dell’ente Parco sono in linea con le misurazioni effettuate per la sua sede dalla Regione Puglia: il nuovo impianto di condizionamento dell’edificio ha permesso un risparmio del 70% rispetto al vecchio sistema e un taglio del 65% delle emissioni di anidrite carbonica. In quest’ottica la geotermia a bassa entalpia rappresenta una grande risorsa energetica per la Puglia. Lo ha confermato una ricerca condotta dal Politecnico di Bari, focalizzata sulle condizioni geologiche e sulle caratteristiche geotermiche specifiche dei terreni pugliesi, arrivando a realizzare una mappa della resa termica nel territorio. D’altro canto, i rapporti annuali sulla qualità dell’aria sul Gargano e provincia di Foggia evidenziano valori di CO2 molto al di sotto del valore limite (10 mg/metro cubo). La situazione poi relativa agli impianti per la produzione di energia nel vasto territorio dell’ente Parco del Gargano indica una forte presenza di fonti a basso impatto ambientale. In tutta la Puglia gli impianti eolici e fotovoltaici sono circa 50 mila. Significativo anche che nel 2018 la produzione di energia abbia superato l’effettiva richiesta (+55,8%).

Ma Enthalpos ha davvero vinto sul Gargano? La nostra caccia ai dati ci porta ad alcune valutazioni conclusive. Istat e le centraline dell’ARPA ci fanno sapere che sul nostro territorio monitorato l’aria è pulita. Il merito, però, va elle sane politiche ambientali che hanno favorito la diffusione di tanti impianti fotovoltaici e eolici. Non ci sono grandi impianti geotermici, ma piuttosto piccoli sistemi di climatizzazione ecologica attivati da enti e privati cittadini. Il nostro team ha scoperto che i motivi sono: nel costo elevato della progettazione, realizzazione e manutenzione degli impianti; nel numero ridotto di professionisti idonei all’istallazione; nella burocratizzazione delle concessioni; nella scarsa informazione sociale e nella sindrome di Nimby. Al nostro “eroe” forse servono anche incentivi europei alla portata di tutti!