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Il triste declino dello stadio di Cuneo

Il triste declino dello stadio di Cuneo

Ci sono città Quadrate, città Rotonde, città Esagonali, città dalle forme irregolari e capricciose ma ce n’è una che è Triangolare, perfettamente triangolare, talmente triangolare che si chiama Cuneo. I nomi di tutte le città hanno un significato, ma per comprenderlo bisogna ricorrere all’aiuto dell’etimologia. Cuneo invece si chiama Cuneo e basta.   

Il corso è lungo 7 km, la città ha 700 anni perciò cresce 1 km al secolo, 10 metri all’anno e 3 cm al giorno. Cuneo è una città solida ben costruita abitata da 56.000 persone circa.

Lo stadio comunale della città di Cuneo divenne immediatamente noto con il nome di Monviso, in quanto dagli spalti si gode di una vista panoramica sul relativo massiccio montuoso delle Alpi Cozie. L’odonimo Monviso venne poi associato alla strada d’accesso della tribuna maggiore. 

Il complesso dal 1966 è intitolato ai fratelli Paschiero, due calciatori cuneesi caduti in combattimento nella seconda guerra mondiale. L’impianto inizialmente era provvisto di una pista di atletica leggera, successivamente la pista lasciò spazio all’ampliamento degli spalti. Lo stadio è stato spettatore di diverse partite amichevoli nel passato, accogliendo squadre come la Juventus e il Torino. Tra maggio e giugno del 1938 l’impianto ospitò il collegiale della nazionale italiana di calcio, in procinto di partire per la vittoriosa Coppa del Mondo in Francia.

Per quanto riguarda l'impianto sportivo inaugurato nel 1935 una questione non secondaria è data dalla sicurezza. Ogni anno l’impianto è oggetto di una deroga speciale firmata dal sindaco di Cuneo, dal momento che presenta alcune irregolarità, a cui si aggiunge una collocazione urbanistica poco adeguata, a causa della vicinanza con l’ospedale civico e la mancanza di parcheggi adibiti. 

Quel che è certo è che l'attuale impianto necessita di adeguamenti strutturali, alcuni visibili agli occhi di tutti come la mancanza di servizi igienici adeguati e l'accesso ai disabili. Altra problematica è data dal blocco del traffico in corso Monviso ogni volta che si disputa una partita casalinga. 

Sul sito di OpenCoesione, il nostro team “Progetto in campo” ha scoperto che  furono stanziati 339.729 euro per l’adeguamento dell’impianto necessario al campionato Lega Pro 1 per la stagione 2012/2013, di cui 34.527 derivanti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, 103.571 dalla Regione e 201.631 da altra fonte pubblica. I pagamenti realmente effettuati furono 138.099 (il 40%), realizzando un’economia di 91.271 euro, senza che questo risolvesse gli annosi problemi dello stadio.

Si legge in un articolo del 20 giugno 2019 <<Da anni si parla di un nuovo stadio, ma allo stato attuale, il progetto del nuovo stadio di Cuneo è solo un disegno sulla carta. Non ci sono ipotesi sui finanziamenti o sulla durata dei cantieri, non ci sono dati come capienza, localizzazione, funzionalità, metri quadri necessari. L’hanno scoperto il 9 gennaio 2019 tre commissioni comunali riunite in municipio, ma c’erano anche alcune decine di persone tra il pubblico, tra cui una rappresentanza di tifosi (che ha subito mostrato lo striscione “Anni e anni di parole è ora dei fatti: sì allo stadio”) e creditori dell’Ac Cuneo 1905.>> 

A questo proposito il team di Open Coesione ha creato un sondaggio, pubblicato sul sito del Liceo De Amicis di Cuneo, per indagare l’interesse della cittadinanza riguardante lo stadio. 

E’ stato riscontrato che la maggior parte delle persone è interessata allo sport (38,7% abbastanza, 24% molto, per un totale di 62,7%), e il 30,7% dei soggetti ha partecipato ad almeno un evento sportivo organizzato nello stadio “F.lli Paschiero”. La maggioranza delle persone che ha risposto al sondaggio (63,4%) è inoltre favorevole all’utilizzo di fondi pubblici per migliorarlo.

Con la nostra inchiesta vorremmo quindi capire quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale affinchè i fondi pubblici vengano ben utilizzati e far sì che lo stadio torni allo splendore di una volta.