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Articolo di Data Journalism

Compostaggio Rifiuti, una speranza per Licata.

 

Il team Lythium del Fermi di Licata che ha preso in esame il progetto "Compostaggio domestico per la riduzione della produzione di rifiuti urbani ATO AG3- DEDALO"  ha svolto le prime ricerche di approfondimento  e sono emerse  le seguenti informazioni: dal sito https://caronte.regione.sicilia.it/cms/operations/382, aggiornato al 10 maggio del 2019 è stato rilevato che il progetto in oggetto ha avuto un costo totale di  131.425,62 € a fronte fi un finanziamento di  344.800,00 €. I fondi sono stati spesi per l’acquisto di beni. Per quanto riguarda l’avanzamento economico realizzato, esso ammonta a 299.919,25 €.

Il finanziamento ottenuto dall’Unione Europea è di 172.400,00 €.

Il beneficiario di tali fondi è la società Dedalo Ambiente AG 3 spa.

I pagamenti monitorati, fino alla data predetta, ammontano alla cifra di 293.121,40 €.

I finanziamenti dello Stato sono stati di 120.680,00 €.

Il tema prioritario è la gestione dei rifiuti domestici e industriali .

Le trattative economiche ammontano a 213.374,38 € .

Il finanziamento da parte della Regione è di 51.720,00 €.

Si vuole far notare che  il Comune e la Provincia di Agrigento non hanno erogato alcun fondo.

Dalle tabelle analizzate abbiamo constatato che mentre le attrezzature risultano presenti e collaudate per questo progetto, non è registrato nessun beneficio per i destinatari, ossia i cittadini.

Sempre dallo stesso documento, si può notare, che l’esecuzione della fornitura, le verifiche con i rispettivi controlli e la definizione con stipula di contratto, risalgono all’anno 2009 .

Altre informazioni interessanti sono venute fuori da un articolo di Licatanet, testata giornalistica online (https://www.licatanet.it/29-03-2017/dedalo-ambiente-revocato-finanziamento-da-300mila-euro/?fbclid=IwAR0YRcCx-V5vKO4fxYjtoINbJAmd4gBiLQBxlr1Y564eGET7SGWOWQX5r40), da cui è emerso che nel 2017 il finanziamento era stato revocato alla Dedalo Ambiente. Riporta l’articolo che il dirigente generale dell’assessorato Maurizio Pirillo aveva firmato un decreto dopo un’ispezione eseguita nel settembre 2016 dall’Ufficio speciale – Autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione Europea . Da quell’ispezione erano emerse delle criticità. Si registra nel decreto che in data 20 settembre 2016 era stato richiesto alla Dedalo Ambiente di fornire un elenco dettagliato degli utenti privati a cui erano state consegnate le compostiere e un quadro completo della distribuzione di tutte le attrezzature acquistate. Tale richiesta aveva avuto un riscontro chiaro e definitivo. Ad oggi queste le notizie che abbiamo rilevato riguardo all'avanzamento del progetto.

Da un articolo trovato su una testata online risulta che  la Sicilia sia la prima Regione in Italia a dotarsi degli schemi di regolamento comunali per il compostaggio domestico, locale e di comunità destinati agli Enti locali dell’Isola. I modelli, pubblicati sul sito del dipartimento regionale Acqua e rifiuti, impartiscono le corrette indicazioni per incrementare la pratica del compostaggio, anche nei grandi condomini e nei piccoli paesi lontani dagli impianti. Tutto ciò avrebbe dovuto servire  compensare  la carenza degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti organici e per evitare i trasporti dei rifiuti. Sempre da tale articolo risulta che una famiglia di quattro persone produce al giorno oltre due chilogrammi di rifiuto organico, che potrebbe essere conferito nella propria compostiera domestica (se si ha un giardino) o in un luogo individuato dal Comune, ricavato nel proprio quartiere o condominio, per produrre concime naturale (detto anche compost). Il compostaggio costituisce un pilastro fondamentale nella gestione virtuosa e naturale dei rifiuti basata sulla riduzione degli stessi e sulla gestione in loco degli scarti organici prodotti dai singoli cittadini e dalle comunità. 

A questo punto delle nostre ricerche non sappiamo ancora come siano andate le cose. La ricerca, anzichè chiarire i nostri dubbi, accende sempre più interrogativi. Ci chiediamo in che modo siano stati spesi questi soldi, quali benefici abbia avuto la nostra comunità, se guardandoci intorno non c'è alcuna traccia di compostaggio. Adesso il nostro monitoraggio pare stia diventando più difficile, perchè oltre che ai dati ricavati da internet dovremo cercare fisicamente chi si è occupato di tale progetto e avere maggiori chiarimenti.